San Rossore …. Naturale bellezza

Informazioni Evento

Luogo
CENTROARTEMODERNA
Lungarno Mediceo 26, Pisa, Italia
Date
Dal al

10-12,30/16,30-19,00 (feriali); Domenica 23 Marzo 2014 17,00-19,00 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì mattina.

Vernissage
22/03/2014

ore 18

Patrocini

Provincia di Pisa, Comune di Pisa, Ass.ne Tosco Sarda di Arte e Artigianato

Curatori
Massimiliano Sbrana
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La mostra raccoglierà opere di noti artisti pisani della seconda metà del ‘900 ispirate dalla bellezza dei boschi e degli ambienti dunali del parco di San Rossore.

Comunicato stampa

Si inaugurerà Sabato 22 Marzo 2014 alle ore 18,00 (visitabile fino al 2 Aprile con ingresso libero) a cura Massimiliano Sbrana, presso la GAMeC CentroArteModerna di Pisa (Lungarno Mediceo,26) patrocinata da Provincia e Comune di Pisa (inserita nelle Manifestazioni del Capodanno Pisano 2015 e promossa dal "Progetto Itinerari Artistici Pisani") la mostra "San Rossore .... Naturale bellezza" che raccoglierà opere di noti artisti pisani della seconda metà del '900 ispirate dalla bellezza dei boschi e degli ambienti dunali del parco di San Rossore.

Ecco gli artisti in esposizione: Franco Banti, Fidio Bartalini, Giancarlo Carmignani, Giuseppe Biondi, Curzio Marchi, Mario Meucci, Aspreno Simonelli.

Franco Banti
Nato a Pisa nel 1945 si diploma all'Istituto d'Arte "Passaglia" di Lucca, conseguendo l'abilitazione all'insegnamento di disegno e storia dell'arte. Passione, pazienza e profonda competenza: così Franco Banti rivisita e attualizza artisti dagli stili disparati, ogni volta tuffandosi in un mondo nuovo per aprirlo anche a noi.

Fidio Bartalini (Pisa 1921 / 2012)
Comparso nel 2012, nelle sue immagini egli non ha mai smentito il suo modo abituale di fissare senza preamboli una situazione, di inchiodate le cose all'evidenza della figura fisica, alla concretezza dei significati che derivano loro dalla corrente nozione d'uso. Appena però si travalica l'impressione pellicolare dell'immagine dichiarata, si avverte una peculiare intenzione espressiva nella scelta delle inquadrature, nel gusto per il parziale enfatizzato, nella tipologia dei soggetti tendenzialmente drammatici su cui si concentra ed insiste lo sguardo del viaggiatore

Giancarlo Carmignani
Nato a Rio della Plata in Argentina ma pisano di adozione è attivo da diversi anni ma, essendo un personaggio schivo e riservato, non si è mai affacciato al mondo dell’arte ufficiale, rimanendo sempre nascosto pur maturando nel frattempo una tecnica pittorica di tutto rispetto. Le sue opere, in particolare le vedute pisane colpiscono subito per la loro freschezza e precisione nel raffigurare il vero.

Giuseppe Biondi
La passione per la pittura e i primi lavori di Giuseppe Biondi risalgono agli anni della gioventù, Attraverso la sua produzione pittorica legata principalmente al tema dei paesaggi e dei dintorni di Pisa si dipana un percorso artistico e poetico nei luoghi della storia, della memoria e del presente di Pisa.

Curzio Marchi
Nato a Pisa dopo qualche esperienza con altri noti artisti locali (tra cui Piero Semeraro) inizia un percorso di ricerca personale. È evidente infatti la ripresa dal vero, quella che al tempo dei paesaggisti di primo e secondo Ottocento era detta pittura en plein air, pittura all'aria aperta e per questo vera perché recupero diretto della natura.

Mario Meucci
Nella sua pittura, la fluidità nello stendere sulla tela tonalità preziose con tocchi sapienti, fanno rivivere scorci del nostro territorio con una forza impressionante e dolcissima. Le ammirevoli prospettive non solo cittadine, ottenute con delicate tonalità, fanno di questo pittore un valido seguace di una scuola da sempre apprezzata ed intramontabile.

Aspreno Simonelli
Pittore romantico, ossia un pittore che predilige la pittura dal vero, la pittura realizzata sul luogo, non disperde certo le sue energie a creare immagini che si perdano in semplice, all’apparenza, accademismi, anzi il suo interesse e fine è quello di trasmettere e restituire la realtà non come essa"è" ma come è sentita e "vissuta" dal suo inconscio, dalla sua sensibilità, di rivelare integralmente le impressioni che egli ha ricevuto pensando e "vedendo" realmente ciò che la sua mano dipinge.