Roma Tearne / Paul Whitty – The Swimmer: A true story

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO ZENOBIO - COLLEGIO ARMENO
Fondamenta del Soccorso 2596 - Dorsoduro , Venezia, Italia
Date
Dal al

da martedì a domenica 10 - 18

Vernissage

ore 18

Artisti
Paul Whitty, Roma Tearne
Curatori
Agnes Kohlmeyer
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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L’installazione veneziana mira a introdurre una forma d’arte del tutto nuova ispirata a The Swimmer (ultimo romanzo di Roma Tearne), quindi non è un semplice adattamento al romanzo, piuttosto la sua continuazione. Traendo spunto dagli eventi che giacciono all’interno, come nel libro, il film muove da un crescendo di immagini create attraverso la parola

Comunicato stampa

The river made a rushing noise as the breeze lifted the fine particles out of my hands….
Overhead, a flock of birds moved steadily across the wide expanse of Suffolk sky;
witness to all we did.

L’artista originaria dello Sri Lanka Roma Tearne, oggi residente ad Oxford in Inghilterra,
assieme al compositore e artista del suono inglese Paul Whitty presentano, in occasione
della 54. Biennale d’Arte di Venezia, The Swimmer: A true story; un pezzo da camera
condensato, girato interamente con un iPhone.

Il film nasce nel bel paesaggio del Suffolk, con la sua fragile costiera, il suo cielo “di un
tenue antracite che fa eco al mare stesso” (R. Tearne) e gli uccelli che ogni anno migrano
verso le paludi...

Ma il vero punto di partenza per questo mockumentary -letteralmente finto documentario-
è il quarto romanzo di Roma Tearne, The Swimmer, candidato all’Orange Prize, che narra
la storia di Ben, un giovane medico Tamil in fuga dal terrorismo nel distretto di Jaffna in Sri
Lanka.
Un romanzo mozzafiato d’amore e di vita che affronta il misconosciuto supplizio
perpetrato dalla guerra civile in Sri Lanka, la conseguente piaga dei rifugiati e il male fisico
e morale del razzismo crescente.

L’installazione veneziana (arricchita di altre opere dell’artista) mira a introdurre una forma
d’arte del tutto nuova ispirata a The Swimmer, quindi non è un semplice adattamento al
romanzo, piuttosto la sua continuazione. Traendo spunto dagli eventi che giacciono
all’interno, come nel libro, il film muove da un crescendo di immagini create attraverso la
parola.
Roma Tearne ridisegna quello che affiora dalla lontana esperienza vissuta sviluppando una
narrazione parallela e indipendente, sapendo, al pari del testo, intrecciare con
straordinaria abilità la storia personale alle vicende politiche del suo paese d’origine.
Come nel romanzo, anche attraverso il film Roma Tearne porta al cuore ogni momento di
emozione interiore e di raccolta intimità, e attraverso il ricordo ricerca -nella condizione
di ibrido e nella naturalezza di appartenere a due mondi- le sue origini e la nutrita
speranza per il futuro.

L’azione è stata affidata interamente a interpreti inesperti che hanno formato un piccolo
cast straordinario. La danza in riva al mare del Suffolk della danzatrice Tamil -che farà la
sua performance di grande coinvolgimento anche a Venezia- regalerà ai nostri occhi uno
dei momenti più intensi del racconto visivo. Attraverso la danza, troverà parola il grido
soffocato del desiderio ardente e la fatale attrazione per il suo paese natio.

Fa da accompagnamento la colonna sonora creata dall’artista del suono Paul Whitty, che ha
integrato delle sensazioni acustiche registrate lungo la costa di Suffolk con opere di Franz
Schubert e con musica cerimoniale dello Sri Lanka.

In collaborazione con Agnes Kohlmeyer, assistita da Mauro Perosin, la mostra The
Swimmer: A true story viene presentata in concomitanza alla 54. Biennale d'Arte di
Venezia. Il film sarà proiettato di seguito, fra gli altri al South Asian Festival di Londra ad
ottobre e al Delhi Festival in India nel 2012.

Al catalogo hanno contribuito, con i loro scritti, gli artisti stessi, il professor John Tollach
della University of New South Wales e Agnes Kohlmeyer, curatrice indipendente e docente
allo IUAV di Venezia.

Per la realizzazione della mostra si ringrazia in modo particolare la Brookes University di
Oxford, inoltre, Adnams of Suffolk, Andrea Hill del Suffolk County Council e Jane Bash, CEO
dell’Ipswich and Suffolk Council for Racial Equality.