Roma 1960. The dealer’s choice
L’esposizione, dedicata a quel particolare e felicissimo periodo dell’arte a Roma tra la metà degli anni ’50 e la fine degli anni ’60, vedrà la partecipazione di otto fra le più note gallerie romane: Bosi Artes, Galleria d’arte Consorti, Giovanna Foresio , Fidia Arte Moderna, Galleria del Cortile-Archivio Sante Monachesi, Galleria Marino, Galleria d’Arte Marchetti, Galleria Russo.
Comunicato stampa
Si inaugura venerdì 18 maggio alle ore 18.00 negli spazi espositivi della Biblioteca Angelica la mostra Roma 1960. The dealer's choice, organizzata dalla Delegazione romana dell’ANGAMC-Associazione Nazionale Gallerie Arte Moderna e Contemporanea.
L’esposizione, dedicata a quel particolare e felicissimo periodo dell’arte a Roma tra la metà degli anni ’50 e la fine degli anni ’60, vedrà la partecipazione di otto fra le più note gallerie romane: Bosi Artes, Galleria d’arte Consorti, Giovanna Foresio , Fidia Arte Moderna, Galleria del Cortile-Archivio Sante Monachesi, Galleria Marino, Galleria d’Arte Marchetti, Galleria Russo. Ogni gallerista proporrà al pubblico alcuni pezzi particolarmente significativi della propria collezione a ricostruire il ricco panorama artistico di quel periodo. In mostra opere di Carla Accardi, Franco Angeli, Fausto Pirandello, Mario Schifano, Sergio Pucci, Tano Festa, Renato Guttuso, Sergio Lombardo, Sante Monachesi, Jannis Kounellis, Mimmo Rotella, Pino Pascali, Luigi Boille, Giulio Turcato, Piero Sadun, Antonio Sanfilippo.
L’esposizione segna una nuova importante tappa del sempre più stretto rapporto che ormai unisce pubblico e privato ed è la naturale prosecuzione di altre importanti iniziative già promosse dalla Delegazione romana dell’ANGAMC in spazi museali pubblici: le esclusive serate realizzate presso la GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna (2008), il MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma (2009) e l’esposizione Il Circuito dell’Arte. Artisti, gallerie, musei, collezionisti presso il Museo Pietro Canonica (2010).
La collaborazione con la prestigiosa Biblioteca Angelica vuole dunque essere un ulteriore segnale della strada da percorrere in futuro, ma anche lo spaccato di uno momenti che più hanno caratterizzato l’ambiente artistico romano; non una semplice vetrina espositiva, ma un piccolo frammento di storia che trova spazio nella prima biblioteca aperta al pubblico in Europa.
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