roBOt Paths #1 – Ben Frost

Informazioni Evento

Luogo
TPO - TEATRO POLIVALENTE OCCUPATO
Via Camillo Casarini 17/5, Bologna, Italia
Date
Il
Vernissage
05/11/2014

ore 21

Contatti
Email: press@robotfestival.it
Sito web: http://www.robotfestival.it
Biglietti

10 € + d.p. (early bird); 15 € + d.p. (intero)

Generi
performance - happening, serata - evento
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Live di Ben Frost, considerato uno dei più incredibili talenti emersi nella musica elettronica nell’ultimo decennio. La serata sarà introdotta da Nicola Ratti, artista milanese focalizzato sulla sperimentazione analogica e le installazioni sonore.

Comunicato stampa

Ad un mese esatto dalla fine della VII edizione di roBOt Festival, mercoledì 5 novembre presso il TPO (via Casarini 17/5 - Bologna), si svolge roBOt Paths #1 con il live di Ben Frost, considerato uno dei più incredibili talenti emersi nella musica elettronica nell'ultimo decennio. La serata sarà introdotta da Nicola Ratti, artista milanese focalizzato sulla sperimentazione analogica e le installazioni sonore.

Quella del 5 novembre è la prima data italiana del nuovo tour autunnale che porterà Ben Frost in giro per tutta l’Europa, sbarcando oltreoceano. Attivo dal 2001, il musicista australiano da anni trapiantato in Islanda, ha lavorato per molte etichette discografiche come Room40, Bedroom Community e Mute Records, con la quale ha pubblicato A U R O R A, ultimo lavoro che verrà presentato a Bologna con uno spettacolo che promette di essere dirompente. Eseguito senza usare chitarra, pianoforte e strumenti a corda, A U R O R A è un progetto da ascoltare con la testa e con il cuore. Sul palco sarà possibile assistere ad un live show che si preannuncia interessante, anche grazie alla presenza di due batteristi che daranno ancora più forza alla struttura ritmica dei brani.

Nicola Ratti presenta il suo nuovo album Ossario: dieci brani suddivisi in due volumi distinti e autonomi, caratterizzati da scelte compositive radicali. Suoni generati da sintetizzatori modulari, nastri e campionamenti, scheletri musicali dove si riduce al minimo ciò che non è ossatura. Questa doppia uscita rappresenta la fine di un percorso iniziato con 220 Tones e proseguito con Streengs attraverso una ricerca strutturata attorno all’utilizzo di suoni prima come elemento ritmico, poi come impulso elettronico.