Roberto Fontana – This is the dead land

Informazioni Evento

Luogo
FABBRICA 102
via Monteleone 32/34/36 , Palermo, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 19.00 alle 24.00, escluso il martedì.

Vernissage
10/02/2016

ore 19

Artisti
Roberto Fontana
Curatori
Valeria Sara Lo Bue
Generi
arte contemporanea, personale
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Questa serie di lavori di Roberto Fontana, che trae ispirazione da The hollow men di Thomas Stearns Eliot, presenta un’acuta e attenta riflessione sulla condizione esistenziale umana, attraverso la contestuale esplorazione delle potenzialità rappresentative ed espressive insite nella corporeità.

Comunicato stampa

Questa serie di lavori di Roberto Fontana, che trae ispirazione da The hollow men di Thomas Stearns Eliot, presenta un'acuta e attenta riflessione sulla condizione esistenziale umana, attraverso la contestuale esplorazione delle potenzialità rappresentative ed espressive insite nella corporeità.
L'angosciosa condizione e l'alienazione cui è soggetto l'uomo contemporaneo per effetto di quelle ottundenti e pressanti meccaniche del sistema produttivo, l'incomunicabilità (paradossale in una società che della velocità di comunicazione fa il suo maggior vanto) e l'isolamento personale in un mondo dominato dai fenomeni di massa, e quella difficoltà a reperire il senso profondo del proprio essere ed esistere, hanno ridotto l'uomo ad un manichino di paglia, un uomo vuoto senza identità e personalità...

Siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Addossati l'un l'altro
Con la testa piena di paglia. Ahimè!
Le nostre aride voci, quando insieme mormoriamo
Sono quiete e senza senso
Come vento nell'erba secca
O come zampe di topo sopra vetri infranti
Nelle nostra arida cantina
Figura senza forma, ombra senza colore,
Forza paralizzata, gesto privo di moto;

Questa è la terra morta
Questa è la terra dei cactus
Qui le immagini di pietra
Sorgono, e qui ricevono
La supplica della mano di un morto
Sotto lo scintillio di una stella che si va spegnendo;

Eliot ritrae la vita contemporanea come un inferno sulla Terra, nel quale l’essere umano vive una vita priva di relazioni autentiche. L’ “uomo vuoto” è descritto come un essere interiormente vano, privo di qualsivoglia valore. Eliot cioè, paragona l’uomo moderno ad una bambola di pezza, imbottita di “cultura-segatura”, preconfezionata, inserita a forza dalla società moderna e capitalista.
“The Hollow Men” descrive l’aridità, la sterilità emotiva e spirituale della vita contemporanea, una vita priva di colore, di forma, di forza. Come ratti ci limitiamo a fare quel tanto che basta alla nostra sopravvivenza: l’azione condotta nel nome di un ideale non è più concepita, non esiste più volontà.