Ri-vestire

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO ARTI VISIVE - PESCHERIA
Corso XI Settembre 184, Pesaro, Italia
Date
Dal al

venerdì, sabato, domenica e festivi 16-19

Vernissage
10/03/2018

ore 18,30

Biglietti

Ingresso con card Pesaro Cult (costo 3 euro, validità annuale); libero fino a 18 anni

Curatori
Cristiano Toraldo di Francia, Manuel Orazi
Generi
moda
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Ricerche sulla moda tra riciclo, sostenibilità e identità.

Comunicato stampa

Prosegue il programma espositivo promosso dalla Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive di Pesaro, nata con la mission di parlare ad un pubblico eterogeneo e di aprirsi alle eccellenze artistiche nazionali e internazionali, attraverso il dialogo interdisciplinare.
La Fondazione propone un affascinante percorso dedicato al lavoro di ricerca del noto rifondatore del linguaggio architettonico Cristiano Toraldo di Francia (Superstudio 1966-78) e in particolare alle sue strategie rivoluzionarie intorno alla ri-costruzione dell’abito.
In concomitanza all’uscita del suo nuovo libro ‘Ri-vestire’, fresco di stampa ed edito da Quodlibet Studio Design, sabato 10 marzo alle 18.30 al Centro Arti Visive Pescheria si inaugura la mostra ‘RI – VESTIRE Ricerche sulla moda tra riciclo, sostenibilità e identità’, a cura di Cristiano Toraldo di Francia e Manuel Orazi, che sarà visitabile fino all’8 aprile.
Attraverso le pagine illustrate del libro, esposte singolarmente in sequenza, il pubblico potrà conoscere e ripercorrere la sperimentazione che Toraldo di Francia porta avanti dal 2011, insieme ai suoi allievi dell’Università di Camerino, sui temi del riciclo e della reinvenzione dei materiali, ordinari o di scarto, nell’ambito della moda. Argomenti di grande importanza e attualità che riguardano tutti e di sicuro interesse per i giovani rivolti al futuro.
Una ricerca in continua evoluzione che affonda le radici nel lungo e coerente lavoro sul dialogo tra architettura e altre discipline, sviluppato tra la fine degli anni '60 e la metà degli anni '70 dal Superstudio, fondato da Toraldo di Francia con Adolfo Natalini a Firenze. Non a caso nel 1972 Coco Chanel ha scritto che "la moda è architettura: è una questione di proporzioni" e Roland Barthes parlava del vestito come di “ciò attraverso cui il corpo diviene portatore di segni”.
I risultati più recenti di questo percorso che indaga l‘abito da abitare come ‘micro-architettura’ leggera e sostenibile, vengono presentati negli spazi riconvertiti - quindi anch’essi riciclati - del loggiato, ex pescheria, e della ex chiesa del Suffragio; sono i progetti che gli studenti del corso-laboratorio ‘Ri-vestire’ hanno eseguito nell’ultimo quadrimestre, da ottobre 2017 a febbraio 2018, del Corso di Laurea in Disegno Industriale e Ambientale a Camerino.
Bozzetti, prototipi sorprendenti e abiti veri e propri, accanto ai materiali preparatori (schizzi, fotografie, video), rivelano le relazioni spesso occulte fra l'architettura e le arti applicate come la moda, tenendo presente l’importanza del ‘fare bene’ manuale, anche nell’era del ‘virtuale’, favorito in questo caso dal tipico know-how marchigiano, ricco di una tradizione che dall’attività delle filande arriva fino all’artigianato dell’abito.