Reveries

Informazioni Evento

Luogo
FABRICA FLUXUS
Via Marcello Celentano 39, Bari, Italia
Date
Dal al

Lunedì 17.30/20.30
da Martedì a Sabato 11.30/13.30 – 17.30/20.30 ArtCore Gallery
orari: Lunedì dalle 17.00 alle 20.30
Dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.30
Domenica su appuntamento.

Vernissage
15/06/2012

ore 19

Curatori
Roberta Fiorito, Nico Murri
Generi
arte contemporanea, collettiva
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In occasione della tappa barese di Reveries, l’artista svedese Wallenberg apre il vernissage con la performance “Splash Mob”, svolgendo il ruolo di Caronte tra i due spazi che ospitano il progetto stART HUB.

Comunicato stampa

Arriva a Bari “stART HUB”

REVERIES

Opening Venerdì 15 Giugno
h: 19:00 – Performance di Wallenberg
presso Fabrica Fluxus Art Gallery

h: 20:00 – Vernissage
presso ArtCore Contemporary Art Project

In mostra dal 15 al 23 Giugno 2012

In occasione della tappa barese di Reveries, l’artista svedese Wallenberg apre il vernissage con la performance “Splash Mob”, svolgendo il ruolo di Caronte tra i due spazi che ospitano il progetto stART HUB. L’appuntamento è alle ore 19.00 presso la Fabrica Fluxus ArtGallery. Nel tragitto Wallenberg riflette, con spirito ludico e raffinato, sul contenuto del lavoro proposto nelle tappe precedenti. Ergendosi a messia pop-up interagirà con luoghi e pubblico occasionale, in un misto di atmosfere naive e surreali. La performance si concluderà presso ArtCore Contemporary Art Project, intorno alle 20.00 con l’inaugurazione della mostra.

La Puglia terra d’arte guarda al futuro, dimostrando una forte vocazione alla valorizzazione della creatività giovanile e dei linguaggi del contemporaneo: ad affermare con forza questo messaggio e a promuoverlo con un ciclo di iniziative a livello nazionale è l’associazione Fabrica Fluxus Lab, promotrice del progetto stART HUB, vincitore del concorso Principi Attivi 2010 – Giovani Idee per una Puglia Migliore promosso dalla Regione Puglia.

IL PROGETTO.
Il progetto stART HUB vuole attivare un’ innovativa pratica di promozione e diffusione dinamica dell’arte contemporanea che si ispira alle possibilità virtuose della rete. Una rete di spazi reali e virtuali, una rete tessuta fra diverse professionalità che, partendo da una riflessione sulle trasformazioni nell’ambito di produzione, distribuzione e consumo dell’arte contemporanea in un mondo globale e connesso, condividono, lavorano e sperimentano metodi nuovi di collaborazione e cooperazione. L’intento è quello di creare occasioni per scambi di opinioni e prospettive fra artisti, curatori, operatori culturali e pubblico, di incrementare le opportunità di visibilità per gli artisti emergenti e di favorire la contaminazione culturale e creativa a livello nazionale e internazionale.
stART HUB, che è entrato nel vivo nella primavera del 2012, si articola in tre fasi. La prima fase è consistita in una sorta di mappatura del territorio e di ricerca delle sue eccellenze in ambito artistico. Il 20 febbraio scorso si è concluso l’open call finalizzato alla selezione di sei giovani artisti residenti e operanti nel territorio pugliese, scelti da una giuria qualificata di esperti e operatori culturali (Luca Beolchi – direttore del portale Lobodilattice, Giovanni Cervi – curatore indipendente, Mara Nitti – direttrice di Art Core Contemporary Art Project, Francesca Pergreffi – curatrice e responsabile per le arti visive dell Spazio Meme, Squp – artista della Strychnin Gallery di Berlino, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna). La seconda fase del progetto ha sviluppato l’intervento curatoriale, con la progettazione di una mostra collettiva a partire da un tema con il quale gli artisti sono stati chiamati a confrontarsi. Con l’intento di fare incontrare la creatività pugliese con le analoghe esperienze di ricerca provenienti da altri contesti territoriali, altri quattro artisti sono stati invitati direttamente dai curatori a contribuire al progetto. La terza fase dell’iniziativa, entrata nel vivo nella primavera del 2012, ha previsto infine un ricco calendario di eventi, esposizioni itineranti, workshop e incontri che si concluderanno a Bari, in una sorta di ideale ritorno a casa, il 15 Giugno presso due diverse location: Fabrica Fluxus Art Gallery e Art Core Contemporary Art Project.

IL CONTEST E GLI ARTISTI SELEZIONATI.
I sei artisti pugliesi vincitori del contest stART HUB sono Mariantonietta Bagliato, Raffaele Fiorella, Claudia Giannuli, Pierpaolo Miccolis, Dario Molinaro e Giuseppe Paolillo. A questi si affiancano i quattro artisti invitati dai curatori: Christina Calbari (Grecia), Alessia Cocca (Italia/Germania), Fernanda Veron (Argentina/Italia) e Wallenberg (Svezia). I due gruppi non sono da considerare come compartimenti stagni, ma anzi in osmosi e continuo dialogo fra loro.

LE MOSTRE ITINERANTI.
I dieci artisti di stART HUB sono stati invitati a operare in una piena libertà di tecniche espressive, scelte linguistiche e supporti, con l’unico vincolo di dover contenere il loro intervento in una valigia. Le dieci valigie d’artista costituiscono il cuore della mostra itinerante “Reveries”, che ha percorso in lungo e in largo la Penisola, a cura di Fabrica Fluxus Lab, Roberta Fiorito e Nico Murri. La prima tappa dell’ideale viaggio di “Reveries” è stata in Emilia Romagna: dal 24 marzo all’8 aprile 2012 la collettiva è stata ospitata dallo Spazio Meme di Carpi (MO). Dopo Carpi, la mostra “Reveries” è stata allestita a Milano in occasione di Arte Accessibile presso la sede del Sole 24Ore, e a Roma a fine Maggio presso la galleria Il Bracolo, approdando quindi nel capoluogo pugliese dal 15 Giugno al 23 Giugno 2012.

IL CONCEPT.
“Reveries” è un termine inglese arcaico che indica uno stato di sogno in dormiveglia ed é metafora del sognare a occhi aperti con suggestioni premonitrici. In quanto termine non più in uso di una lingua viva, si fa testimonianza di una realtà passata che parla come eco del tempo che ha conosciuto: è, in un certo qual modo, il fantasma della parola sogno. Partendo da questa suggestione, sono state affidate dieci valigie a dieci artisti, affidando a ciascuno di loro il compito di farsi portavoce di quello che sarebbe il sentimento “umano” dinnanzi a una ipotetica minaccia di estinzione, fantasticando su cosa si potrebbe riporre in una valigia – simbolo della migrazione verso un destino più favorevole- da lasciare in eredità ad un’altra civiltà. La fantasticheria dell’artista diventa prezioso lascito che potrebbe consentire a un’umanità futura di conoscere i nostri sogni, le nostre paure, le nostre ambizioni e i nostri fallimenti.
Il 2012 è, nella vulgata pop di antiche e catastrofiche profezie, l’anno della fine del mondo. Ma lungi dal voler speculare su alcuna delle svariate -e spesso strambe- teorie apocalittiche sulla scomparsa imminente del nostro pianeta, ne abbiamo piuttosto considerato il fascino ed il significato simbolico quanto mai attuale. Sembra piuttosto evidente che il mondo stia affrontando una rivoluzione, che parecchi degli schemi sui quali sembrava poggiarsi stiano drasticamente crollando, e si avverte ora più che mai l’urgenza di un cambiamento su più fronti, da quello politico a quello economico, dalla salvaguardia ambientale a quella “sociale”. L’arte -ora come sempre- è la cartina di tornasole di questi momenti critici. L’artista ha spesso fornito una testimonianza del suo tempo prima degli altri, anticipando con l’occhio e la mano il racconto della sua epoca.