Renzo Sbolci – Dialoghi con l’Anima

Informazioni Evento

Luogo
CENTROARTEMODERNA
Lungarno Mediceo 26, Pisa, Italia
Date
Dal al

10-12,30/16,30-19,00 (feriali); Domenica 18 Maggio 2014 17,00-19,00 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì mattina.

Vernissage
17/05/2014

ore 18

Artisti
Renzo Sbolci
Curatori
Massimiliano Sbrana
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra “Dialoghi con l’Anima” presenterà per la prima volta a Pisa le opere dell’artista toscano Renzo Sbolci .

Comunicato stampa

Si inaugurerà Sabato 17 Maggio 2014 alle ore 18,00 ( con ingresso libero) presso la GAMeC CentroArteModerna di Pisa (su Lungarno Mediceo,26) a cura di Massimiliano Sbrana, la mostra "Dialoghi con l'Anima" che presenterà per la prima volta a Pisa le opere dell'artista toscano Renzo Sbolci .

Nato a Montenero (Livorno) nel 1947, fin da piccolo per diletto seguiva il padre dipingere, provando meraviglia nel veder apparire, dove prima c'era solo tela bianca, prati, cieli, campagne e mare e tanti, tanti fiori. Nel corso dell'adolescenza l'incontro con tre artisti livornesi , ognuno a modo suo, ispirarono la ricerca: Marcello Sardelli, Voltolino Fontani ma soprattutto Gianfranco Ferroni attraverso cui capì il valore dell'indagine profonda e di non cedere mai alle lusinghe del facile risultato.
Abbandonato ben presto il figurativo per l'astrazione, la pittura polimaterica e gestuale per poi, negli anni novanta abbandonare la tela per lavorare con il legno compensato che glii permetteva di creare forme più complesse e di maggior spessore. Molte sono le partecipazioni a mostre collettive e personali a Livorno, Pisa, Lucca e Firenze e Torino.
Di lui si sono occupati Nicola Micieli, Massimo Carboni e ultimamente lo storico e critico d'arte Giampaolo Trotta .

Come ha scritto infatti Trotta nel testo di accompagnamento delle mostra " ... Composizioni su tavola quelle di Sbolci che richiamano alla mente la vibrazione del disegno Liberty, ma soprattutto la vorticosità della dinamica futurista di un giacomo Balla (anche per la stratificazione su più livelli delle sagome dipinte ed assemblate in una sorta di "pitto-sculture" come in certe realizzazioni di Balla stesso) che talora si stempera in forme più geometricamente composte e dai colori accentuati come nel graficismo del secondo futurismo di un Fortunato Depero. Ma le opere di Sbolci non sottendono ad una cieca ed ottimistica fede nel progresso umano e nel futuro foriero di innovazioni, bensì sono metafore esistenziali dove l'elemento dominante e protagonista assoluto è il pesce, non nella accettazione banale ed accademica di natura morta od elemento naturalistico di incontaminati mari esotici (cioè da mero arredo) ma di simbolo dell'uomo. Uomo inteso come universo interiore, spirito, anima pulsante dell'universo ... Una profonda parabola metaforica nelle opere di Renzo Sbolci cui fanno talora da contrappunto frammenti poetici, un viaggio interiore ed interiorizzante alla ricerca delle sorgenti della vita, alle porte ancestrali dell'Anima, del Mondo, della Storia, fatta di tante singole anonime storie ..."