Relazione Annuale Osservatorio Culturale del Piemonte
Presentazione Relazione Annuale Osservatorio Culturale del Piemonte.
Comunicato stampa
L'Osservatorio Culturale del Piemonte presenta a Toolbox Coworking la Relazione Annuale, il rapporto che fa il punto della situazione su consumi, risorse economiche e produzione in ambito culturale in Piemonte nel 2011 e nel 2012.
In questo incontro verrà tratteggiato il quadro della cultura in regione anche in riferimento al contesto nazionale - delineato dall’ISTAT - Istituto Nazionale di Statistica - e al contesto socio-economico del Piemonte – attraverso la fotografia della società piemontese scattata di recente dall’IRES Piemonte nel Rapporto Economico Sociale. Sarà, inoltre, l’occasione per presentare alcuni elementi che descrivono il rapporto dei piemontesi con la cultura, in relazione all’importanza e al ruolo che le attribuiscono.
L’Osservatorio Culturale del Piemonte proporrà all’attenzione degli operatori, delle istituzioni piemontesi e del pubblico presente alcune proposte di cambiamento, strategiche per ridare slancio e valore alla cultura in Piemonte, in un contesto economico e sociale in forte evoluzione.
Proprio per sottolineare la necessità di rinnovare e rendere più trasversale lo sguardo con cui leggere la cultura, la presentazione della relazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte sarà ospitata da TOOLBOX, uno spazio vivace di collaborazione tra cultura, creatività e imprenditorialità.
La partecipazione è libera e gratuita. Sono benvenuti tutti coloro che lavorano o sono interessati all’ambito culturale e della creatività: organizzatori culturali, start-upper innovative e creative, rappresentanti di istituzioni, imprese attente ai valori dell’innovazione culturale e sociale, cittadini che hanno a cuore il futuro culturale di Torino e del Piemonte.
Si prega di confermare la presenza (t. 0115806027) www.culturainpiemonte.eventbrite.com
SCALETTA DELLA GIORNATA
ore 9.30
Apertura:
Introduce Marcello La Rosa - Direttore IRES Piemonte
Saluti di Aurelio Balestra - TOOLBOX
Il Piemonte non è un’isola
Come si colloca la cultura il Piemonte rispetto al contesto nazionale?
a cura di Annalisa Cicerchia - ISTAT
La cultura non è un’isola
Come si vedono i piemontesi oggi? Indicatori socio-economici di contesto regionale e clima d’opinione
a cura dell’ IRES Piemonte
I piemontesi e la cultura
Che percezione hanno i piemontesi della cultura? Quale ruolo le attribuiscono per l’economia del futuro?
a cura dell’Osservatorio Culturale del Piemonte
La cultura in Piemonte.
Quadro d’insieme sulla cultura in Piemonte nel 2011 e nel 2012 e proposte per rilanciarne la funzione rispetto al contesto economico e sociale in cambiamento.
A cura di Luca Dal Pozzolo – Direttore dell’ Osservatorio Culturale del Piemonte
Proponiamo domande / Cerchiamo risposte
Le istituzioni pubbliche e private – soci dell’Osservatorio – si esprimono su proposte / prospettive / riflessioni lanciate dall’Osservatorio
SOCI SOTTOSCRITTORI OCP: Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Camera di Commercio di Torino, AGIS Piemonte e Valle d’Aosta.
Per non concludere…
Spazio al dibattito con il pubblico per raccogliere indicazioni e riflessioni
APERTO
Ore 12.30
La chiusura dell’incontro è prevista per le ore 12.30.
SINTESI DELLO STUDIO
La relazione 2011 – 2012 dell’Osservatorio Culturale del Piemonte traccia un quadro della cultura in Piemonte tra il 2011 e il 2012. Un quadro a forti contrasti e in cui chiaramente si rilevano sintomi eclatanti di crisi e allarmi sulla tenuta del sistema così come concepito sinora.
Per questa ragione, e alla luce dei dati del passato prossimo, l’Osservatorio propone un’analisi approfondita anche sulla base delle serie storiche raccolte in 14 anni di attività e avanza alcune proposte per uscire dall’empasse e per rilanciare la cultura in Piemonte.
L’assunto di questa relazione è che la cultura non è e non può essere un’isola! Non può esserlo nel contesto economico, né può esserlo in quello sociale. Si tratta in primis di una questione di significato attribuito alla cultura nella società, oltre che a un discorso di sostenibilità.
La cultura deve assumere una forma trasversale e intersettoriale, capace di arricchire in forme diverse la vita sociale ed economica di un territorio e di contribuire significativamente allo sviluppo dell'innovazione e della coesione sociale, grazie alla sua capacità di cambiare i sistemi mentali, di scatenare immaginari e di costruire visioni di futuro.
Per questa ragione nella Relazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte si auspica di colmare lo iato di percezione e de facto tra cultura ed economia e di favorire “incontri sempre più strutturali e meno fortuiti tra il mondo della cultura e quello delle imprese innovative” o che dell'innovazione fanno il loro cardine, invitando gli operatori culturali a uscire dal loro recinto e le istituzioni pubbliche che li hanno finanziati sinora – e che ora si trovano nella difficoltà di riconfermare quella forma di sostegno – ad assumere un ruolo di regia per favorire incontri e sinergie.
Anche il binomio tra cultura “alta” e cultura “bassa” è da rivedere in un momento, come quello attuale, in cui sono cambiate radicalmente le forme di produzione e di consumo e in cui si sono diffusi nuovi attori: i prosumer.
Si ipotizza anche un ruolo attivo della cultura nel trovare nuove forme di organizzazione e di gestione che possano contribuire ad una nuova etica di sviluppo sostenibile.
Partendo da queste riflessioni, l’Osservatorio suggerisce agli interlocutori istituzionali e agli operatori di sperimentare alcuni strumenti e approcci volti a: 1. mirare le risorse a interventi di sistema che favoriscano cambiamento e sinergie; 2. puntare sulle partnership intersettoriali; 3. adottare strumenti innovativi di sostegno; 4. dare centralità alla costruzione di reti territoriali di collaborazione.
COS'È L’OSSERVATORIO CULTURALE DEL PIEMONTE
L'Osservatorio Culturale del Piemonte dal 1998 opera per restituire un quadro sistematico ed aggiornato delle principali variabili del settore culturale.
La sua finalità primaria è quella di essere un "servizio per" gli operatori, gli attori e i programmatori del settore culturale. Non si tratta di un centro studi sull'economia della cultura a livello regionale, bensì di una struttura che fornisce un servizio conoscitivo per chi deve operare.
La sua attività si articola in quattro funzioni di servizio: produzione di un quadro conoscitivo regionale, confronto con le dinamiche nazionali ed internazionali, realizzazione di ricerche sul campo e servizio di documentazione.
Nasce con un Protocollo d'intesa che vede attualmente la partecipazione di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, AGIS, IRES Piemonte, Fondazione Fitzcarraldo, Camera di Commercio Industria e Artigianato di Torino.