Raoul Iacometti – Ai Confini del Mare
“…Ai confini del mare è il mio girovagare senza fine ai margini di mari calmi
o di mareggiate impetuose, accanto alle orme lasciate da qualcun altro nella
sabbia… è passeggiare tranquillo nell’atmosfera solitaria di spiagge deserte o
poco popolate, alle prime luci di un mattino invernale, oppure in quelle tiepide
e leggere di un tardo pomeriggio primaverile.” Raoul Iacometti, settembre 2004
Comunicato stampa
“Ai confini del mare”
“…Ai confini del mare è il mio girovagare senza fine ai margini di mari calmi
o di mareggiate impetuose, accanto alle orme lasciate da qualcun altro nella
sabbia... è passeggiare tranquillo nell’atmosfera solitaria di spiagge deserte o
poco popolate, alle prime luci di un mattino invernale, oppure in quelle tiepide
e leggere di un tardo pomeriggio primaverile. È respirare l’aria densa di salsedine,
o ascoltare il secco battito d’ali dei gabbiani, osservare le corse a tutto fiato
dei cani, o l’impaziente attesa per la stagione nuova... è scivolare in silenzio
tra file di ombrelloni chiusi, dove l’unico rumore che interrompe i pensieri è il
tonfo sordo delle onde che s’infrangono, eternamente e meravigliosamente diverse
tra loro... è il veloce mutare della luce, il lento accendersi e spegnersi delle
ombre, è burrasca e pace, nuvole e cieli tersi...
O forse, e più semplicemente, è solo un mezzo visivo, un banale tramite con il
quale spero di riuscire a comunicare agli altri le intense emozioni che provo -
da sempre - ogni volta che vedo mare…”
Raoul Iacometti, settembre 2004