Raffaele Castiglioni – Ritagli d’arte
L’opera di Castiglioni è astratta: la consistenza poetica vince con la convinzione lirica, l’apparente leggerezza del collage e del pastello si sublima – come lui dice – per necessità “sinfonica”. (Gustavo Bonora)
Comunicato stampa
Raffaele Castiglioni si presenta da solo: “Sono nato nel febbraio del 1938. Il mio papà, che di mestiere faceva il tipografo, mi fa conoscere presto quel mondo odorante di inchiostro da stampa dove le immagini, colore sopra colore, prendono corpo.
L’interesse e una scatola di matite colorate mi spingono a fare le prime esperienze di disegno, sviluppate da autodidatta fino a diciott’anni, quando mi iscrivo alla scuola d’Arte del Castello Sforzesco di Milano. Ora, dopo oltre sessantanni, partecipo un po’ emozionato a questa mostra (la mia prima personale), e sento che le opere che espongo mi permettono di stabilire un rapporto più diretto con il mondo degli artisti milanesi che frequento da oltre trent’anni.”
Per nostra fortuna la modestia di Raffaele è pari alla sua bravura, ed è vero, Raffaele è stato il compagno di strada mio, di Lello Castellaneta, Alik Cavaliere, Mino Ceretti, Attilio Forgioli, Gianfranco Pardi, Emilio Tadini, ecc. coi quali partecipò anche all’iniziativa
di Riva Valdobbia Valsesia “I PITTORI DEL GIUDIZIO” - (1597 – 1997 Omaggio al Giudizio Universale di Melchiorre D’Errico).
L’opera di Castiglioni è astratta: la consistenza poetica vince con la convinzione lirica, l’apparente leggerezza del collage e del pastello si sublima – come lui dice - per necessità “sinfonica”. (Gustavo Bonora)