Racconti per immagini
Il vero demiurgo di tutte le finzioni diventa qui la macchina fotografica: filtro e soglia “sensibile” che sospende e prolunga il cosiddetto reale tra un prima e un dopo, tra un dentro (l’inquadrato, il composto) e un fuori da immaginare.
Comunicato stampa
(come schegge notturne)
Il segreto dell’arte, di ogni forma d’arte, sta nel pensare l’opera come luogo di combattimento per la ricerca di una verità, intima e assoluta. Ma questa verità, o nostalgia di un senso, si lascia conquistare solo attraverso le meraviglie della finzione.
Il vero demiurgo di tutte le finzioni diventa qui la macchina fotografica: filtro e soglia “sensibile” che sospende e prolunga il cosiddetto reale tra un prima e un dopo, tra un dentro (l’inquadrato, il composto) e un fuori da immaginare.
In questi racconti per immagini proposti dal gallerista Alberto Weber succedono cose impreviste.
Un dettaglio si evidenzia, un esterno si disloca, un sogno si compie e ci viene a turbare. Visioni sul punto di rivelazione.
Per guardare davvero occorre guardare più a lungo del dovuto, fuori e dentro di sé. Guardare le cose radicalmente le sfinisce, le porta via dal senso immediato e consunto. E poi, insistere con questo sguardo fino in fondo significa anche disarmare ogni discorso, ogni retorica del discorso. A un livello profondo, è proprio questo che l’artista si propone di fare. Riparare le lesioni, le ferite dell’apparenza.
Detto in altri termini, qui, tra queste opere aleggia la figura possente del Perturbante.
Come una scheggia notturna.
Dario Capello
SILVIA AMODIO . PIERRE ANTOINE . ANTONIO BIASIUCCI
PILAR COSSIO . ADRIANO ECCEL . GIOVANNI FALCONE
LUCA GILLI . ROBERTO KUSTERLE . URS LÜTHI
NICO MINGOZZI . MATTEO NEPPI-MODONA
ENZO OBISO . FABIO PALEARI . JEAN REVILLARD
GIOVANNI RIZZOLI . SYLVIE ROMIEU . FAUSTA SQUATRITI
STEFANO STRANGES . MATTHIAS WAGNER K . SILVIO WOLF