Rӓ di Martino
Una conversazione con l’artista Rӓ di Martino. L’intervista, condotta dal Direttore artistico del Ciac, Italo Tomassoni, sarà preceduta dalla proiezione del video “La Camera”* girato a Roma nel 2006 dalla stessa di Martino con dialoghi in italiano.
Comunicato stampa
Nell'ambito del progetto “Incontri con l'autore” promosso dal Centro italiano arte contemporanea di Foligno, sabato, 31 marzo 2012, alle ore 17.30, presso il secondo polo museale del Centro italiano arte contemporanea, ex chiesa dell’Annunziata, è in programma una conversazione con l'artista Rӓ di Martino. L’intervista, condotta dal Direttore artistico del Ciac, Italo Tomassoni, sarà preceduta dalla proiezione del video “La Camera”* girato a Roma nel 2006 dalla stessa di Martino con dialoghi in italiano.
L’intervista si articolerà tra proiezione e dibattito successivo; nell'occasione la Rӓ di Martino presenterà inoltre degli spezzoni del suo ultimissimo video che è ancora in fase di ultimazione.
Il video rimarrà in visione presso l’ex chiesa dell’Annunziata fino al 30 aprile 2012 nei giorni di apertura (ven-sab-dom 10-13 /15,30-19).
Con questa ulteriore iniziativa, prosegue l'azione del Ciac di Foligno nel creare momenti di conoscenza dell'arte contemporanea, offrendo la possibilità al pubblico di osservare, di intendere, di ‘sentire’ attraverso molteplici modalità espressive derivate anche dalla moderna tecnologia.
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Rӓ di Martino, nata a Roma nel 1975,dal 1999 si è trasferita a Londra dove ha compiuto i suoi studi artistici. In seguito dal 2006 al 2010 ha approfondito le sue ricerche in America a New York. Ora risiede per lo più a Torino, quando le esigenze lavorative non la costringono a partire per luoghi più esotici.
Vincitrice di diversi premi, ovvero:2002 Development Award Film London,2003 Videoart Award MART (trento e Rovereto)2004, Premio New York Followship Columbia University NY,2005 Premio Furla Finalist Venezia ,2008 il Talent Prize Fondazione Roma e nel 2010 il Premio Fondazione Ettore Fico per la città di Torino, Rӓ di Martino è sicuramente una delle artiste che meglio può rappresentare la giovane arte italiana, fortemente legata alle reminiscenze del nostro passato glorioso, ma assolutamente proiettata in una visione globale del mondo attuale e futuro che non vuole più conoscere confini. Estremamente attenta e curiosa, Rà ha specializzato il suo operato artistico nei video e nelle foto. La ricerca è tutta dedicata alla grande influenza che il cinema e la televisione esercitano nelle nostre vite e soprattutto nelle nostre menti. Un indagine condotta in maniera quasi certosina analizzando in modo psicanalitico la realtà e nel contempo la finzione cinematografica. Virtuale-reale , mito –realtà. Nella mostra tenuta alla Galleria Monitor di Roma nel 2011, l’artista proponeva foto (No more Stars)e proiezioni (La controfigura) di immagini riguardanti i set cinematografici delle grandi produzioni holliwoodiane, ora abbandonati nel deserto del Marocco. Relitti di mondi virtuali che hanno affascinato la collettività abbandonati nella realtà di luoghi divenuti non luoghi.
“È chiaro che bisogna trovare la propria via in mezzo alle
cose vere e quelle non vere anche se in realtà
sono tutte vere. Sono come le rovine che sono finte
però sono lì e sono più ammirate a volte dai turisti
dei monumenti veri…”
Rӓ di Martino in dialogo con Chiara Bertola
Un altro lavoro estremamente interessante e a mio avviso esplicativo della ricerca di Rӓ è “Untitled (Marilyn)” . Un diario fotografico tenuto dal 2004 al 2011 al Westwood Memorial Park a Los Angeles ,che ha per soggetto la tomba dell’attrice, mito dell’immaginario collettivo, Marilyn Monroe.
Cosa rimane del mito Marilyn? Una lapide su un muro in mezzo ad altre lapidi. I resti mortali di Marilyn che si riappropriano della loro mortalità. I vasi di fiori che cambiano ogni volta, baci stampati con il rossetto dono di ignoti ammiratori o ammiratrici, la vita che si svolge nel luogo della morte, operai che sistemano le tombe, giardinieri, visitatori distratti e non..
Rӓ ci mostra la realtà della finzione, la realtà del mito ,facendoci riflettere sulle infinite possibilità che la nostra mente, stimolata dai media, adopera per creare mondi paralleli che finiscono per intersecare la realtà, si confondono e a volte si perdono. Un gioco di specchi dove noi entriamo e ne usciamo come un affascinante rituale liberatorio. Ma fino a che punto le nostre menti sapranno gestire questa dilatazione della realtà? E fino a quando riusciremo ad uscire dal virtuale per riappropiarsi del reale?
Laura Lionetti
*La camera utilizza come location la collina dell’EUR.
Su un cielo plumbeo e inedito per Roma l’artista ritaglia
la silhouette di una stanza, una cornice, una sorta di palcoscenico
entro cui recitano due attori. In realtà sono due
interpreti che devono ripetere parola per parola – verbatim
play – quello che stanno ascoltando in cuffia, cioè i racconti
e le memorie televisive che confidano loro dei ragazzi
(delle persone) della stessa generazione dell’artista.
I due attori riportano le frasi riproducendo esattamente
gli accenti, i toni, le cantilene, le emozioni che passano
attraverso la voce. Sono appunto dei “ventriloqui” – come
dice Rä – o dei semplici strumenti posseduti e attraversati
da un’altra voce.
Ma qual è il senso di raccontare una storia già raccontata?
Forse significa ancora una volta lavorare sui resti,
rimasticarli per risalire alla coscienza di un’identità individuale
perduta e amalgamata in una memoria collettiva. La
camera mette al centro questo problema identitario sottolineando
come la televisione abbia cambiato il nostro
modo di percepire e vivere il quotidiano.
Da un punto di vista linguistico in La camera emerge
l’idea di performance e d’improvvisazione e quindi la
lezione ricevuta dal teatro, che diventa cifra distintiva nel
linguaggio creativo dell’artista. In questo video, nonostante
tutti gli elementi siano ridotti all’osso – scene, storie,
recitazione – e l’attore sia addirittura trasformato in uno
strumento che ripete parti di altri, di fatto è proprio la
dimensione performativa a dare vita e forza, costringendo
i personaggi a recitare in diretta, reagendo agli eventuali
errori. In questo modo Rä non fa che mettere in scena il
meccanismo stesso dell’esistenza con il suo complicato e
difficile miscuglio di ruoli e di identità, ancora più confusi
dall’entrata in scena dei mass media. Il mescolamento dei
ruoli e dei personaggi, per cui non si sa mai “chi sia chi” e
“chi stia parlando”, alla fine dà risalto alle voci di esseri vulnerabili,
sperduti, che però innegabilmente, come sottolinea
bene Stefano Chiodi, “esistono”, lottano per trattenere
il loro passato mentre attendono incerti il futuro”
C.Bertola “Inseguire il reale attraverso i resti dell’immaginario”
R A DI MARTINO
born in rome in 1975, moved to london in 1997 and in new york in 2005.
currently lives in turin , italy and brooklyn, ny
solo shows
2011 La controfigura - The Stand-In, Monitor Gallery, Roma
2010 Artscape, Vilnius Cultural Capital of Europe, Vartaj Gallery
Rä di Martino, Artissima, Turin
2009 The Night Walker and Other Works, CAV Coimbra Portugal
August 2008, Monitor Gallery, Roma
Rä di Martino, Espace Doll - Les Urbaines Festival, Lousanne
2008 The Night Walker, Maze Gallery, Turin, Italy
2007 The Red Shoes - Present Future, Artissima, Turin
2006 La camera, Presentation (New Acquisition) MACRO, Rome
2005 The Dancing Kid, Monitor Gallery, Rome
2003 Rä di Martino, Monitor Gallery, Rome
group shows
2011 When in Rome, IIC/Laxart (Billboard), Los Angeles
Terre vulnerabili, Hangar Bicocca, Milano
UN’ITA’, New York
2010 SI Sindrome Italiana, Magasin, Grenoble
Art|Film, Art Basel 41
VideoZone 5°, Intern.l VideoArt Biennal, Tel Aviv, Israel
Cinephémère, FIAC, Paris
VideoReport, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone
Rambo in Love, Theatre Roxy, Basel
Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione contemporanea, MART, Rovereto
Visions in the Nunnery, Bow Arts Trust, London
Person in Less, Fond. Sandretto, Alba Guarene/Pal. Ducale, Genoa
Mal d’archive, Friche la belle de Mai, Marseille/Careof, Milan
Clueless, Manifattura Tabacchi, Turin
2009 Italics, MCA, Chicago
Fuori Centro, also co-curated, Hangar Bicocca, Milan
Work.in.Space, Connaught House, Ballsbridge, Dublin
Lumen, Centro Pecci, Prato
Eppur si muove, Fondazione Sandretto, Alba Guarene
Flower Power, Villa Giulia, Verbania
Solo al buio, Mercati di Traiano, Rome
The Buffer Zone, American Academy in Rome
Financial District, ISCP Studios, Brookyn NY
2008 Manifesta7, Rovereto, Italy
Italics, Palazzo Grassi, Venice
Worlds on Video, Palazzo Strozzi, Florence
How Soon Is Now?, AIM program, Bronx Museum, NY
Tarantula, open air exhiition., Piazza Duomo,
Fondazione Trussardi, Milan
Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni
Here Once Again, Loop Gallery & MOA, Seul
Hot Season, Italian Art Now, Stenersen Museum, Oslo
Here, Seaport Swing Space LMCC New York
2007 Senso Unico, PS1, Long Island NY
Art Summer University, Tate Modern
Off Screen, Montevideo - Netherlands Media Art Institute,
Film Program in the Slovenian Pavillion, Tobias Putrih’s Venetian, Atmospheric,
The 52nd La Biennale di Venezia
Carte Blanche, Elizabeth Dee Gallery, NYC
Dwelling Among the Elsewheres, Botkyrka Kohnstahlle, Stokholm
The World Is Yours, Oliver Kamm5BE Gallery, NY
TV Dinners, LMAK PROJECTS, New York
2006 Altered, Stitched and Gathered, PS1 Art Center, Long Island City, New York
Busan Biennale – CAFE2, Busan, South Korea
Setting The Scene, commission and exhibition, MACRO & Discoteca di Stato, Rome
FRAME, Gertrude Contemporary Art Spaces, Melbourne
The Mind/Body Problem, Artists Space, NY
Girato a Palermo, KALS’ART, Palermo
2005 T1 TriennaleTorinoTreMusei, Fondazione Sandretto
Follow Your Shadow, Galleria d’Arte Moderna, GAM (Villa delle Rose), Bologna, Furla Award
Tracce di un seminario, Corso superiore di Arte visiva, 2004, Via Farini,
Milano (visiting professor Jimmie Durham)
2004 All Tomorrow’a Parties, The Yugoslav Biennal of Young Artists,Vrsac, Serbia & Montenegro;
Galerijia Zvono
Surely We Will Be Confused, Fondazione Ratti, Como
ll Tomorrow’s Déjà Vu, Video Mundi Festival, Chicago
VideoZone 2°, Intern.l VideoArt Biennal, Tel Aviv, Israel
Our Personal Vision, Futura Gallery, Prague
2002 Beck’s Futures Student Film Award, ICA, London
film & video art
festivals Stuttgart Filmwinter23, 2011; International Rotterdam Film Festival 2011; Festival Videomedeja,
Novi Sadi, Serbia 2011; Festival Premio Amidei 2010, Gorizia; 4th Video Festival, Cairo; Signal &
Noise Media Art Festival 2010, Portland; Stuttgart Filmwinter23, 2010; Rotterdam Int. Film Festival,
2010; Antimatter Film Festival, 2010 Victoria Canada; Fundada Artists Film Festival 2010, Halifax
UK; Go Short Festival, Nijmegen; Festival Premio Amidei, Gorizia; 4th Video Fest. Cairo; Signal &
Noise Media Art fest 2010, Portland; Stuttgart Filmwinter23, 2010; Rotterdam Int. Film Festival,
2010; Go Short Festival, Nijmegen; KunstFilmBiennale, Cologne & Bonn 09; Impakt Video Art
Festival, Utrecht 09; EMAF, Osnabrueck European Video Art Festival, Germany 09; Kassel
Documentary Film&Video Fest 08; Turin Gay&Lesbian Film Festival 08; Media Art Festival Friesland
07; Dallas Video Festival 07; Unclassifiable @ Malmö Film Festival 07; Pesaro Film Festival 07; Trieste
Film Festival 07; Locarno Film Festival, 06; Viper Basel, International Competition 06; Kassel
Video & Doc Festival 05; DUMBO film & video festival, Brooklyn, 06; Media Art Friesland, Holland
05; Rio De Janeiro Film Festival; New York Underground Film Festival, 05; Impakt Video Art Festival,
Utrecht 05 & 04; Transmediale04, Berlin; Sarajevo Film Festival, 04; Saint Petersburg Film Festival
of Experimental Cinema, 04; Vila Do Conde Festival, Portugal, 04; Montreal Festival of New Cinema,
04; Aarhus Film Festival, Denmark, 04; Island Film&Video Festival, Prenelle Gallery, London 04;
EMAF, Osnabruck European Video Art Festival, Germany 04; Turin Film Festival, 03 & 02;
Alternativa, Barcelona Independent Film Festival 03.
screenings
Open Video Project, De Vleeshal, Middelburg, ND
Finzioni, The Intern. Museum of puppetry A. Pasqualino, Palermo