Quirico Filopanti nel Museo della Storia di Bologna

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO PEPOLI - MUSEO DELLA STORIA DI BOLOGNA
Via Castiglione 8, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
24/04/2012

ore 17.30

Contatti
Email: annalisa.bellocchi@fondazionecarisbo.it
Generi
incontro - conferenza

Conferenza Quirico Filopanti nel Museo della Storia di Bologna
di Giovanni Paltrinieri nell’ambito delle celebrazioni L’infinito di tutti 1812-2012 Duecento anni dalla nascita di Quirico Filopanti.

Comunicato stampa

Quirico Filopanti e i fusi orari
Quirico Filopanti, con il nome vero di Giuseppe Barilli, nel 1858 fu il primo a proporre al mondo i fusi orari. Fu garibaldino, repubblicano, segretario dell’Assemblea che a Roma nel 1849 aveva dichiarato decaduto il potere dei papi e proclamato la Repubblica. Professore di meccanica e idraulica all’università di Bologna, perse la cattedra perché rifiutò il giuramento di fedeltà al re Vittorio Emanuele II. Aveva pensato di suddividere idealmente la Terra in corrispondenza dei meridiani in 24 zone ad ognuna delle quali avrebbe dovuto corrispondere un orario. Fino ad allora si usava l'ora solare locale (media o vera), che produceva uno specifico orario per ogni città. Ma Filopanti non trovò aiuto né negli stati nazionali né nelle istituzioni economiche. E così l’introduzione dei fusi viene attribuita a Sanford Fleming, che l’applicò alle ferrovie canadesi di cui era ingegnere capo. Filopanti morì in povertà nel 1894. Lo ricorda un viale di Bologna. Gli è stato dedicato un nuovo asteroide, 21687 Filopanti.
L’invenzione dei fusi orari
Con l’inaugurazione della prima linea ferroviaria che trasportava passeggeri, avvenuta in Inghilterra nel 1830, iniziava il secolo del treno, il bello e orribile mostro di Giosuè Carducci, il mostro [che] divorava la pianura di Francesco Guccini. Per tutto l’Ottocento, il treno rappresenterà il principale emblema del progresso con il suo connubio tra carbone e ferro, annunciando una nuova era basata sulla velocità e destinata a bruciare i ritmi del secolare mondo contadino. Luoghi che prima si raggiungevano in giorni di cammino si potevano raggiungere in poche ore e anche la misura del tempo divenne inadeguata. Trasporti marittimi e ferroviari, fabbriche, uffici, magazzini e banche, scuole ed eserciti sentivano la necessità di avere un tempo uniforme non solo per un’intera nazione, ma per tutta la Terra, perché la diversità dei tempi locali (differenti anche in paesi distanti pochi chilometri) creava una grande confusione.
Inventore di un tempo unico universale e di un’ora ufficiale, valida per l’intero globo, fu Quirico Filopanti che nel 1858, nel libro Miranda! A book on wonders. Hitherto unheeded, propose di usare un meridiano zero come riferimento e di dividere la Terra in ventiquattro fusi orari. Per il primo fuso il giorno locale comincerà quando suonano le sei del mattino... Per tutto il secondo fuso procedendo verso Occidente, il giorno civile comincerà un’ora dopo, e cosi via. Serendipity, ossia un’invenzione felice fatta per caso, o motivata dalle crescenti relazioni internazionali? Filopanti, come tutti gli uomini del Risorgimento, vedeva nel treno un veicolo importante per l’unione civile ed economica degli Stati della penisola. Egli nel 1847-48 si era occupato di progetti ferroviari; nel 1849 scriveva all’amico Giordani, che, mentre percorreva la valle del Reno cercando di sfuggire alle ricerche della polizia, cercava una via per una strada ferrata tra Firenze e Bologna per rompere l’ostacolo della catena appenninica; da Providence proponeva ancora allo stesso Giordani un problema sulle strade ferrate americane. È probabile quindi che Filopanti, quando era esule a Londra, fosse a conoscenza di come le grandi città inglesi si avviassero verso l’unificazione del tempo ferroviario e civile, di come lo stesso fosse distribuito in tutta l’isola mediante il telegrafo e gli orologi elettrici e soprattutto della discussione che si svolgeva sui giornali londinesi sull’istituzione di un tempo universale.
Fu seguendo queste discussioni che, forse, Filopanti maturò l’idea dei fusi orari. Il mondo fu lento a capire il valore della sua proposta, nonostante l’evidente praticità. L’International Meridian Conference del 1884 fece conoscere lo Standard time, i fusi americani, a tutto il mondo: erano nati il 18 novembre 1883 per regolare gli orologi di quasi 600 linee ferroviarie del nuovo continente. L’ora americana si diffuse rapidamente alle altre nazioni, ma solo pochi studiosi ricordarono chi l’aveva proposta per primo; come pure in Italia, dove il sistema dei fusi orari fu adottato il 10 agosto 1893.

“Converrebbe stabilire un sistema di coincidenza per le ore dei diversi luoghi; un sistema il quale fosse semplice e bello, condizione necessaria perché egli sia facilmente appreso; utile e comodo pei viaggiatori, e pei telegrafi, e che servisse ancora al nobile ed elevato intento di ricordare agli uomini, che, malgrado la necessaria distinzione da città a città, da nazione a nazione, essi non debbono considerarsi come attendati in campi rivali od ostili, ma quali membri di una sola grande famiglia.”

“quando un orologio ben regolato a tempo medio, universale o locale, batterà un’ora qualunque, tutti gli orologi del mondo [.] suoneranno in quel medesimo instante, ed indicheranno o quella stessa ora, od una qualche altra ora intera”.
Quirico Filopanti
L’universo, lezioni popolari di Filosofia Enciclopedica e
particolarmente di Astronomia

“Pronto sempre a prestare la modesta opera mia e, dove fosse bisogno, la vita a pro della Patria piccola, che è l’Italia, e della Patria grande, che è l’Umanità”, scrive di sé Quirico Filopanti. E d’altra parte il cognome che si è scelto (in realtà si chiama Giuseppe Barilli ed è nato a Budrio nel 1812) significa proprio “colui che ama tutti”. Il nome Quirico invece lo adotta in omaggio all’antica Roma. Questa aspirazione a un destino di pace, uguaglianza e libertà per tutti gli uomini è un po’ l’elemento che guida tutta la sua straordinaria e avventurosa vita.

A duecento anni dalla nascita di Quirico Filopanti, Enti e Istituzioni culturali bolognesi, propongono una serie di iniziative che si snodano lungo tutto il 2012 per ricordare e onorare questo eclettico personaggio, eroe risorgimentale, matematico e astronomo, inventore dei fusi orari, esploratore e divulgatore verso il popolo.

Nell’ambito di tali celebrazioni il Museo della Storia di Bologna organizza, dal 27 marzo al 29 novembre 2012, un ciclo di conferenze dedicato a Bologna capitale della misura del Tempo. Bologna, insieme a poche altre città nel mondo, come Greenwich, Jaipur, Ginevra, è un’autentica capitale mondiale della misura del tempo. Qui sono nati alcuni personaggi storici che hanno dato una forma precisa alla nostra organizzazione del tempo: Papa Gregorio XIII, per esempio, che nel 1582 riformò il calendario eliminando di colpo una decina di giorni per ritornare al passo con le stagioni; oppure l’astronomo Gian Domenico Cassini che nel 1655 inventò la meridiana di San Petronio, la più lunga del mondo. Infine ancora un altro bolognese, Quirico Filopanti, che quasi due secoli dopo, nel 1858, fu il primo a proporre al mondo i fusi orari. A lui è dedicata, a chiusura dell’anno che ne celebra il bicentenario della nascita, la tavola rotonda dal titolo Quirico Filopanti: patriota, scienziato e uomo politico bolognese.

PROSSIME CONFERENZE

martedì 29 maggio ore 17.30
Quirico Filopanti e gli anni dell’esilio
Mirtide Gavelli, Museo Civico del Risorgimento di Bologna

martedì 26 giugno ore 17.30
Dalla clessidra ai fusi orari
Giovanni Paltrinieri, Gnomonista, studioso della misura del Tempo

martedì 25 settembre ore 17.30
La meridiana di Cassini in San Petronio e altre meridiane bolognesi
Giovanni Paltrinieri, Gnomonista, studioso della misura del Tempo

martedì 23 ottobre ore 17.30
Quirico Filopanti e l’invenzione dei fusi orari
Gianluigi Parmeggiani, INAF Osservatorio Astronomico di Bologna

giovedì 29 novembre ore 17.30
Tavola rotonda Quirico Filopanti: patriota, scienziato e uomo politico bolognese
a chiusura delle celebrazioni L’infinito di tutti 1812-2012. Duecento anni dalla nascita di Quirico Filopanti
Al termine della tavola rotonda, esecuzioni di musica risorgimentale