QUI arte contemporanea QUI

Informazioni Evento

Luogo
EDIEUROPA QUI - ARTE CONTEMPORANEA
Piazza Cenci 56, Roma, Italia
Date
Dal al

dalle 11.00 alle 19.00 Chiuso lunedì e festivi

Vernissage
26/11/2012

ore 11

Generi
arte contemporanea, collettiva
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In mostra circa 40 opere dei massimi rappresentanti dell‘arte moderna, che furono i promotori dell’astrazione negli anni sessanta.

Comunicato stampa

La Galleria Edieuropa, presenta dal 27 novembre al 26 gennaio 2013 la
mostra – QUI arte contemporanea QUI – circa 40 opere dei massimi
rappresentanti dell‘arte moderna, che furono i promotori dell’astrazione negli anni
sessanta: Alviani, Accardi, Afro, Battaglia, Boille, Burri, Capogrossi, Carrino,
Castellani, Ceroli, Colla, Consagra, Dorazio, Vedova, Fontana, Hafif, Lorenzetti,
Mastroianni, Mochetti, Melotti, Kounellis, Leoncillo, Pasmore, Paolini, Pascali,
Perilli, Sadun, Sanfilippo, Schifano, Scanavino, Strazza, Scialoja, Turcato, Uncini e
Verna.
Gli stessi artisti che crearono e animarono la rivista ‘QUI arte
contemporanea’ dal 1966 al 1977, nella storica sede di via del Corso, poi Galleria
Editalia, che tra incontri e dibattiti, divenne un centro culturale e di confronto vitale,
ospitando alcune tra le mostre più interessanti del momento.
Alla storia della rivista, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, in
collaborazione con Editalia, - dal 19 ottobre al 27 gennaio 2013 – dedica una mostra
per ricordare il contributo offerto alla conoscenza dell’arte contemporanea italiana
dalla rivista “QUI arte contemporanea”, che Editalia ha pubblicato dal 1966 al 1977.
L’occasione è il sessantesimo anniversario della casa editrice, fondata da Lidio
Bozzini nel 1952 e sin dagli esordi interessata ai cataloghi e alle monografie di artisti
contemporanei.
La rivista fu pensata e voluta inizialmente da un gruppo di artisti: Capogrossi,
Colla, Leoncillo, Fontana Pasmore e Sadun, ai quali si affiancarono giovani critici
quali Marisa Volpi, Giovanni Carandente, Lorenza Trucchi e Alberto Boatto.
Convinti che l’arte fosse il mezzo migliore per raggiungere la sensibilità della
gente, vollero uno strumento per sviluppare un senso critico tra le mode del
momento, caratterizzate da un linguaggio completamente nuovo. Nell’editoriale del
primo numero di 'QUI arte contemporanea' di luglio del 1966, erano già chiare le
intenzioni: “La rivista si propone di aprire una zona per così dire ossigenata, ai fatti
salienti nuovi o non sufficientemente conosciuti dell’arte di oggi. Il suo scopo è dunque quello di individuare e segnalare consapevolmente le ideazioni originali ed
autentiche, nell’ambito di un linguaggio artistico internazionale…”.
Come racconta Achille Bonito Oliva nel filmato in mostra, “QUI arte
contemporanea era un luogo mentale, un punto di riferimento che già dal titolo si
capiva che aveva attenzione anche per l’hic et nunc.”
La mostra in galleria vuole restituire lo spirito che caratterizzava quegli anni di
fermento, con una scelta di opere significative dagli anni ’60 agli anni ’80 e sarà
completata dal film di Nicolaj Pennestri, realizzato con Lea Mattarella, che illustra gli
anni della rivista attraverso le immagini e le testimonianze degli stessi artisti e dei
critici che vi parteciparono da protagonisti.