Progetto A-HEAD di Angelo Azzurro Onlus – Oggetti d’artista

Informazioni Evento

Luogo
BORGO RIPA
Lungotevere Ripa, 3 00153 , Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
21/12/2019

ore 20.30

Generi
serata - evento
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L’Associazione Angelo Azzurro Onlus festeggia dieci anni di associazionismo al servizio della mente attraverso l’arte.

Comunicato stampa

l’Associazione Angelo Azzurro Onlus festeggia dieci anni di associazionismo al servizio della mente attraverso l’arte. L’appuntamento è per sabato 21 Dicembre dalle ore 19.30 per una serata evento nella splendida cornice di Borgo Ripa a Roma, insieme al progetto A-HEAD, e in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale Fiore del Deserto, con la quale Angelo Azzurro ha intrapreso una collaborazione per sostenere i disturbi psichiatrici fin dall’adolescenza.
L’artista Barbara Salvucci presenterà il progetto “Oggetti d’artista” firmando delle creazioni a sorpresa, per sostenere l’Associazione Angelo Azzurro Onlus costituita nel 2009 con lo scopo di sviluppare principalmente i progetti individualizzati di assistenza domiciliare, riabilitativa, visite specialistiche psichiatriche per adulti e neuropsichiatriche per bambini, mediante un’equipe multidisciplinare composta da medici specialisti, psichiatri, psicologi, neuropsichiatri infantili, nutrizionisti, operatori della riabilitazione, educatori professionali, infermieri, logoterapeuti e neuro-psicomotricisti. Angelo Azzurro dispone inoltre di un servizio per il DSA, servizio riabilitativo rivolto ai bambini affetti da disturbi specifici di linguaggio e apprendimento, coordinazione motoria.

Durante la serata di beneficienza del 21 Dicembre presso Borgo Ripa a Roma, verrà presentato inoltre il progetto hour interview (www.hourinterview.eu) di Mauro Giovanni Piccinini: “Intervista senza intervistatore” degli artisti Luca Guatelli, Gianfranco Grosso, Saverio Todaro e Luca Centola, quest’ultimo in collaborazione con il MUSMA di Matera. Artisti e musicisti si uniranno per sostenere la lotta alla stigma della malattia mentale, mirando a valorizzare la Onlus Angelo Azzurro e il progetto A-HEAD che rappresenta il motore dell’Associazione: la “chiave di volta” è interpretare la fragilità e la complessità umana attraverso l’arte. La serata sarà animata da due Dj di fama internazionale Flavia Lazzarini, una delle prime donne Dj italiane, e Miz Kiara, la prima Dj donna a girare i piatti in Kosovo.
Si esibirà anche Carlo Alberto Mezzavilla, musicista di musica elettronica molto legato all’Associazione Angelo Azzurro.
La ricerca artistica di Barbara Salvucci (www.barbarasalvucci.com), a sua volta, è sempre aperta. Parallelamente alle tecniche della scultura e della formatura attraverso l’utilizzo di vari materiali quali gesso, legno, resine e metalli, Barbara non ha mai abbandonato il disegno a inchiostro di china e l’incisione calcografica, sempre molto presenti nella sua produzione artistica. Barbara Salvucci ha esposto in importanti sedi nazionali e internazionali tra cui la Biennale di Venezia, il CSV Cultural Center di New York e l’American University di Washington DC.

Attraverso il progetto A-HEAD, e varie iniziative dedicate all’Arte contemporanea, Angelo Azzurro mira a sviluppare un percorso ermeneutico e conoscitivo delle malattie mentali attraverso l’arte, sostenendo in maniera attiva gli artisti che collaborano ai vari laboratori che da anni l’associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali, sostenendo pazienti e familiari in condizioni di disagio fisico, psichico e sociale di tutte le età.
Oltre a Barbara Salvucci hanno aderito al progetto A-HEAD altri artisti come Tiziano Bellomi, Giovanni Calemma, Luca Centola, Gianfranco Grosso, Luca Guatelli. Data la natura benefica del progetto, con A-Head la cultura, nell’accezione più ampia del termine, diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.
Ufficio Stampa - Barbara Speca
[email protected]
Cell. 339 68 22 542
Si ringraziano: Casale del Giglio-Azienda agricola, Gabriella Bolero Fashion Designer e Carlo Alberto Mezzavilla per il suo intervento musicale. Un grazie speciale va anche a: Piero Gagliardi, curatore d’arte, Mina Welby per il suo prezioso sostegno ad Angelo Azzurro Onlus, APS Il Fiore del Deserto per il supporto a Caty Spada e a Francy Scaffardi e Workshop Roma-Original PARTY per il sostegno alla serata.

Carlo Alberto Mezzavilla,, nato il 20 Giugno 1985. Diplomato al liceo scientifico, ha in seguito conseguito il diploma di laurea in “Tecniche di prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”. Appassionato di musica, ai tempi del liceo amava la musica punk e nel 2002 ha partecipato al primo rave party dove ha incontrato la musica elettronica, che rappresenta “l’unico legame con il mio passato”, dice Carlo Alberto aggiungendo: “Desidero ringraziare di cuore Angelo Azzurro per avermi sostenuto nel percorso che ho affrontato, perché ci sono riuscito anche grazie ai professionisti che fanno parte di questa Onlus”.

APS Il Fiore del Deserto è un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2001, dopo una lunga esperienza maturata dalla sua fondatrice, Vittoria Quondamatteo, in Africa subsahariana e in America Latina nel realizzare interventi di promozione e di tutela rivolti prevalentemente a minori. Tradurre queste esperienze in Italia, a Roma, ha significato adottare una diversa chiave di lettura delle forme di emarginazione, disagio e fragilità presenti nel territorio romano e ridisegnare interventi rivolti al sostegno e alla tutela di minori in situazioni di difficoltà. L’inizio ha significato sperimentare l’accoglienza in una struttura residenziale dove, accanto a questa, vi fosse un prendersi cura complessivo della persona e attività laboratoriali socializzanti.
Negli anni le strutture residenziali sono diventate tre e sono affiancate da appartamenti per la semiautonomia in quanto il progetto di sostegno individuale dei minori vuole accompagnarli alla maggiore età e oltre questa in un processo che vede l’empowerment e la capacità di autogestione come obiettivi finali.
L’A.P.S. Il Fiore del Deserto lavora in rete con le istituzioni pubbliche e con altri organismi del Terzo Settore, a questi si affianca la storica collaborazione con l’Associazione Italiana Nomadi dell’Amore (AINA Onlus) che ha gestito interventi in PVS e che dal 2010 gestisce un villaggio-famiglia in Kenya (http://www.aina-onlus.it).