Post Disaster Rooftops Ep 02
Post Disaster è una piattaforma critica per sperimentazioni estetico-politiche che raduna artisti, progettisti e pensatori per produrre (e condividere) conoscenza sui meccanismi di disparità innescati dai flussi di produzione su scala globale.
Comunicato stampa
Post Disaster (http://www.postdisasterrooftops.com/) è una piattaforma critica per sperimentazioni estetico-politiche che raduna artisti, progettisti e pensatori per produrre (e condividere) conoscenza sui meccanismi di disparità innescati dai flussi di produzione su scala globale. La ricerca, di natura curatoriale e indipendente, si concentra in particolare sulla condizione dello scenario urbano mediterraneo ed ha luogo a Taranto, città simbolica delle contraddizioni interne al sistema socio-economico occidentale, siano esse di natura ambientale, economica o politica.
Gli episodi, chiamati Post Disaster Rooftops, sono ambientati sui tetti della città, con l’obiettivo di innescare un cambio collettivo di paradigma rispetto al valore d’uso dello spazio urbano. I tetti sono infatti intesi come gli unici spazi urbani ancora liberi dalle principali forme egemoniche di organizzazione dei flussi di vita e capitale. Piattaforme architettoniche che sfuggono a gran parte delle definizioni normative, e permettono uno sguardo pluridirezionale sui conflitti che interessano la città.
L’episodio 02, “A New Abnormal”, sarà ambientato nella città vecchia di Taranto nei giorni 14 e 15 settembre 2019. Il titolo si riferisce a una riflessione del filosofo ambientalista Glenn Albrecht, secondo il quale gli uomini sembrano essersi adattati, su scala globale, all’esperienza di una nuova a-normalità: una crescente condizione di disturbo di massa che produce un sentimento collettivo di alterità rispetto ai propri luoghi di riferimento. Sempre più spesso, paesaggi o territori una volta percepiti come familiari, risultano alterati da trasformazioni drastiche e veloci causate dall’azione umana.
A partire da territori come Taranto, il cui stress sociale ed economico è esacerbato da fattori ambientali di carattere non-locale, gli organizzatori si pongono le seguenti domande:
è possibile riconoscere l’architettura della città come una tecnologia eco-politica? Cosa dovremmo fare per alimentare intelligenze collettive in grado di opporsi alle principali dinamiche, globali e interconnesse, alla base di questa condizione?
In linea con le intenzioni multidisciplinari del progetto, questo secondo episodio raccoglierà contributi di diversa natura mediatica, tra cui lectures, conversazioni aperte, sound performances e installazioni spaziali. Proveremo ad affrontare questi temi attraverso un panel di ospiti provenienti da diversi campi di ricerca (studi urbani, filosofia, architettura, arte contemporanea). Tra questi: Paolo Patelli (architetto, artista e ricercatore che indaga le interazioni tra società, tecnologia e ambiente); Ethel Baraona Pohl (scrittrice, critica e curatrice), Canti Magnetici (progetto collettivo di ricerca musicale sperimentale, di Donato Epiro, Andrea Penso e Gaspare Sammartano); Studioconcreto (collettivo di ricerca fondato dall’artista Luca Cocliete e la curatrice Laura Perrone); Derek di Fabio e m (con una performance curata da takecare, progetto editoriale e curatoriale di Roberta Mansueto).
Il design di scenografie e allestimenti sarà realizzato da fabulism (Giulia Pozzi e Mirko
Andolina), con un intervento che riflette sulla precarietà del tessuto urbano e sociale della città.
Per sostenere l’importanza della interdisciplinarietà nell’affrontare i temi urbani, Post Disaster ha coinvolto Urbetc, piattaforma fondata da Caterina Laurenzi che offre una selezione di testi sullo spazio urbano, libera da vincoli tematici specifici. I libri selezionati saranno consultabili all’interno dell’installazione “Intermezzo”: postazione di lettura passante su progetto di Francesca Calvelli.
I luoghi dell’evento saranno i tetti di Palazzo Lo Jucco, nel cuore della città vecchia di Taranto, in via Duomo. Il punto di ritrovo per le due giornate dell’evento sarà la scultura abitabile concepita dall’artista Franco Carrino nella Piazza Fontana di Taranto.
Il programma prevede il raduno alle ore 17:00, seguito da un attraversamento della città per raggiungere insieme il luogo dove assistere e partecipare alle azioni previste dall’episodio. Gli incontri e le performance avranno inizio durante il tramonto e proseguiranno fino a sera.
Di seguito un programma dell’evento: Sabato 14 settembre
- H 17:00 / Incontro in Piazza Fontana, Taranto
- H 18:00 - 19:00 / A common world? / Paolo Patelli / lecture
- H 19:00 - 20:00 / Intervallo: rito etnobotanico
- H 20:00 - 21:00 / Disabitare il mondo. Dall'abitare poetico di Heidegger alle isole deserte di Deleuze / lezione filosofica di Sergio Solombrino a cura di studioconcreto (Luca Coclite, Laura Perrone)
Domenica 15 settembre
- H 17:00 - 18:00 / Erratic Orbits / Derek Di Fabio e Martina Allegra De Rosa / passeggiata performativa a cura di takecare (Roberta Mansueto)
- H 18:00 - 19:00 / How to Subvert Capitalist Surrealism / Ethel Baraona Pohl / lecture
- H 19:00 - 21:00 / Canti Magnetici (Donato Epiro, Gaspare Sammartano) / reading + sound performance
- H 21:00 / Gianvito Matarrese / food performance
Installazioni e allestimenti
- Urbetc (Caterina Laurenzi) / Intermezzo / postazione di lettura passante su progetto di Francesca Calvelli
- fabulism (Giulia Pozzi e Mirko Andolina) / Blu sfacciato / rooftop set-up design
Per maggiori informazioni e aggiornamenti riguardo a programma e luoghi, si può far riferimento all’evento Facebook “Post Disaster Rooftops Ep02”: https://www.facebook.com/events/2370147696432577/
Post Disaster è un progetto indipendente, aperto e permeabile, curato e promosso da PLSTCT (Gabriele Leo, Grazia Mappa) con la collaborazione di Gabriella Mastrangelo e Peppe Frisino.