Poesie d’amore… – Paolo Gubinelli

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DI CASA GIUSTI
via Martini, 18 , Monsummano Terme , Italia
Date
Dal al

9.00-14.00 /16.00-18.00 (chiuso il martedì)

Vernissage
06/12/2013

ore 17

Catalogo
Catalogo: a cura di Stefano Veloci
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Paolo Gubinelli
Curatori
Stefano Veloci
Generi
arte contemporanea, personale
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Dopo le mostre di Giuseppe Gavazzi, di Tommaso Levente Tani e di Umberto Buscioni, è questa la volta del maestro Paolo Gubinelli, chiamato a trasporre in dodici immagini (in questo caso sotto forma di delicati e lirici acquerelli) dodici poesie giovanili di Giuseppe Giusti scritte tra il 1832 e il 1836, che peraltro ci fanno scoprire l’aspetto romantico comunque presente nell’opera del poeta, sicuramente meno noto rispetto alla vena ironica che lo ha reso celebre.

Comunicato stampa

Si inaugura il giorno 7 dicembre 2013, presso il Museo Nazionale di Casa Giusti a Monsummano, la mostra Poesie d’amore... che si inserisce in un progetto avviato negli anni precedenti dalla direzione del museo, con l’obiettivo di ospitare artisti contemporanei chiamati a dialogare sia con gli spazi di ‘casa Giusti’ sia, soprattutto, con l’opera del grande poeta toscano che qui, nella prima metà dell’Ottocento, trascorse parte della sua vita.
Dopo le mostre di Giuseppe Gavazzi, di Tommaso Levente Tani e di Umberto Buscioni, è questa la volta del maestro Paolo Gubinelli, chiamato a trasporre in dodici immagini (in questo caso sotto forma di delicati e lirici acquerelli) dodici poesie giovanili di Giuseppe Giusti scritte tra il 1832 e il 1836, che peraltro ci fanno scoprire l’aspetto romantico comunque presente nell’opera del poeta, sicuramente meno noto rispetto alla vena ironica che lo ha reso celebre.
Paolo Gubinelli non è d’altra parte nuovo a simili esperienze, avendo avuto modo di lavorare con e su testi poetici di Alberto Bevilacqua, Tonino Guerra, Mario Luzi, Andrea Zanzotto, tanto per citarne solo alcune delle sue frequentazioni che lo hanno ugualmente visto a fianco di colleghi architetti e artisti che con la loro opera hanno segnato il Novecento (Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Alberto Burri, Piero Dorazio...).
Un’occasione questa che, peraltro, consente di tornare a visitare gli spazi del museo, nel tempo arricchitisi di arredi e opere d’arte a ricreare il clima romantico di quella dimora dove il poeta nacque nel 1809, peraltro testimonianza raffinatissima del gusto dell’abitare di una famiglia di agiati proprietari terrieri nella Toscana della prima metà dell’Ottocento