Più Spazio alla cultura con Pepsi – Nicola Andreace

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SANT'AGOSTINO
via Sant'Agostino 74016 , Massafra, Italia
Date
Il
Vernissage
27/09/2012

Ore 17.30

Artisti
Nicola Andreace
Generi
serata - evento, inaugurazione
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In occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio culturale “Più spazio alla cultura con Pepsi”, Nicola Andreace espone diverse sue opere dei periodi Umanesimo Tecnologico (1992-2005)
e Post Human (2006-2012).

Comunicato stampa

In occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio culturale “Più spazio alla cultura con Pepsi”, Nicola Andreace espone diverse sue opere dei periodi Umanesimo Tecnologico (1992-2005)
e Post Human (2006-2012). In quelle dell’Umanesimo Tecnologico, Andreace, analizzando le inesauribili problematiche contemporanee, auspica che l’uomo, non più automa e schiavo della macchina, torni ad essere al centro della creatività. In queste composizioni l’artista con uno sperimentalismo con cui crea stratificazioni dipinge il suo territorio con i simboli dell’evoluzione dalla civiltà contadina a quella tecnologica , ossia accosta personaggi dei suoi studi e della sua memoria – pieni di dignità ed orgogliosi della propria cultura e dei propri costumi- ad elementi ambientali, tecnici e scientifici, che denunciano la conversione industriale del mondo contemporaneo, teatro di violenze e disvalori. Nei lavori del “Post Human “ Andreace dà vita ad un racconto intrecciato fra “design” e pittura colta, assemblando immagini cromatiche e stralci di suoi manifesti, tra cui innesta, a volte, l’elemento “pop” di una corteccia reale di albero di ulivo, simbolo delle nostre radici mediterranee e delle nostre credenze sacre. Così, come per la biotecnica la scienza manipola e trasforma l’uomo in un oggetto modificabile, smontabile e riassemblabile, Andreace in Arte contamina , assembla vari linguaggi, materiali e tecniche per rielaborare concettualmente la struttura delle sue composizioni e registrare una nuova riflessione attiva e partecipata delle istanze artistiche e culturali della nostra realtà. ”Una realtà, scrive Antonello Iozzo, Direttrice della Rivista culturale Bluarte del Trentino” che divampa nei colori mediterranei, riportando alla luce il preludio di una speranza che accende la certezza di essere ancora l’essenza e il senso che muovono l’universo”. E Arturo Carlo Quintavalle annota “...Si evidenzia in Andreace la capacità precisa di mettere a contrasto la cultura storica delle avanguardie e di collegarla in una precisa consapevolezza delle architetture…Egli impiega un’interessante costruzione grafica, costituendo con l’impatto dei neri un sistema di rapporti di estrema evidenza…