Piero Addis e Jeff Spees – Under Pressure

Informazioni Evento

Luogo
SITEROOM
Via Giorgio Washington, 106, Milano, MI, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal lunedì al sabato 10:00-13:00 | 14:30-19:00

Vernissage
12/11/2025

ore 18

Artisti
Piero Addis, Jeff Spees
Uffici stampa
MARIA GRAZIA VERNUCCIO
Generi
arte contemporanea, personale

Under Pressure, mostra che mette in dialogo le opere scultoree di Piero Addis con i dipinti di Jeff Spees, in una riflessione intensa sulla fragilità umana, la trasformazione e la crisi ambientale.

Comunicato stampa

Inaugura il 12 novembre 2025 presso SITEROOM in Via Washington 106 a Milano, Under Pressure, mostra che mette in dialogo le opere scultoree di Piero Addis con i dipinti di Jeff Spees, in una riflessione intensa sulla fragilità umana, la trasformazione e la crisi ambientale. Il titolo Under Pressure assume molteplici significati: richiama la forza fisica e simbolica dei processi creativi, ma anche le pressioni — interiori e collettive — che segnano la condizione umana contemporanea.

Piero Addis: Waste Side Story

Piero Addis presenta una nuova serie di sculture realizzate attraverso la tecnica sperimentale della cera persa applicata alla plastica (plastica persa), fondendo bottiglie e contenitori di plastica schiacciati in alluminio solido. I suoi oggetti diventano memorie umane, resti di vita quotidiana che raccontano al contempo fascinazione e catastrofe. Il titolo ironico Waste Side Story, che gioca sul celebre musical West Side Story, utilizza l’ironia per affrontare le contraddizioni della nostra epoca, segnate da consumi eccessivi e da una crescente incapacità di gestire i propri rifiuti. Addis esplora il paradosso dell’essere umano contemporaneo, sempre più alienato e soffocato dai propri scarti. Per Addis “Recuperare, conservare i rifiuti, trasformarli, lavorarli. Nulla è indegno di essere sacralizzato nell’opera d’arte. Andy Warhol diceva che gli scarti sono probabilmente brutte cose, ma se riesci a lavorarci un po’ sopra e renderli belli o almeno interessanti, c’è molto meno spreco”.

Jeff Spees: Oceani e Espressionismo Astratto

Jeff Spees è artista e professore di medicina all’Università del Vermont. I suoi dipinti si ispirano profondamente al mare e alla pittura espressionista astratta della Bay Area di San Francisco. Le sue tele, caratterizzate da colori vibranti e pennellate fluide, evocano correnti marine, flussi e movimento continuo, immergendo lo spettatore sotto la superficie dell’oceano. Il suo lavoro entra in dialogo ideale con artisti come Richard Diebenkorn, Mark Rothko e Franz Kline, ai quali Spees si ispira per l’intensità emotiva e la forza formale. La sensibilità cromatica che richiama Rothko e il gesto libero che risuona con Kline si fondono nella sua pittura, dando voce all’energia e alla vitalità del mondo marino. La sua duplice esperienza tra arte e scienza si traduce in una pratica che unisce osservazione, empatia e profonda coscienza ambientale.

Una riflessione condivisa su ambiente e condizione umana

Al centro della mostra Under Pressure vi è una preoccupazione comune: la necessità urgente di proteggere l’ambiente e di riflettere sulla fragilità dell’esistenza umana. Addis trasforma lo scarto in forma permanente, Spees cattura l’incessante dinamismo del mare. Addis scolpisco la trasformazione. Spess dipinge l'immersione. Addis parte dal rumore e dalla pressione. Spess dall'osservazione. Ma si incontrano nella stessa corrente - il mare, il respiro, la memoria della materia. Entrambi esortano a ripensare il nostro rapporto con la natura e con noi stessi.

«Accogliere Under Pressure nello spazio di Siteroom significa ospitare l’oceano in una stanza – sostiene Maria Grazia Vernuccio, founder di Siteroom -. È un privilegio raro assistere all’incontro tra due personalità così diverse, eppure complementari: Piero Addis e Jeff Spees. Due artisti che, da prospettive lontane — la scultura e la pittura, la Sardegna e il Vermont, la materia e la luce — condividono una stessa urgenza: trasformare la pressione in forma, la memoria in materia, il silenzio in linguaggio visivo. Il progetto Under Pressure non è solo una mostra, ma un dialogo profondo tra due ricerche che si specchiano. Siteroom è un luogo piccolo, intimo, essenziale. Ma, come nella famosa canzone che parla del “cielo in una stanza”, anche qui ci sarà un oceano - un oceano fatto di immagini, di pensiero, di emozioni sospese.»