Performing PAC Dance Me To The End Of Love
Comunicato stampa
In occasione del trentesimo anno dalla strage mafiosa di Via Palestro, l’edizione di PERFORMING PAC Estate 2023 è dedicata al rapporto tra arte contemporanea e memoria storica: l’idea è di raccontare - attraverso video, fotografie, installazioni, performance e una piccola mostra “flashback” con i materiali dell’Archivio del PAC - come la pratica e la ricerca artistica contemporanee abbiamo trattato la memoria non in quanto conoscenza della storia fine a se stessa, ma in quanto nesso, significativamente ed emotivamente carico, vissuto fra soggetti e vicende che trascendono la loro singolarità.
Per questa nuova edizione si parte dalla rilettura della mostra di Christian Boltanski, 6 septembres, curata da Jean-Hubert Martin al PAC nel 2005. Tra le principali chiavi di lettura dell’opera di Boltanski vi è proprio l’analisi del concetto di “tempo”, che inesorabilmente fluisce e in cui la memoria e il ricordo divengono i segni, le tracce, del fragile e instabile passaggio dell’uomo.
Il titolo di quest'anno, Dance Me To The End Of Love, è una citazione da una canzone di Leonard Cohen del 1984, brano ispirato al dramma della Shoah. In un’intervista Cohen spiegava: «La canzone è nata sentendo i racconti dei sopravvissuti dai campi della morte. Accanto ai forni crematori, in alcuni lager, un quartetto d’archi era costretto a suonare mentre si consumava questo orrore. Un orrore che sarebbe diventato il destino anche degli stessi musicisti. Suonavano quando i loro compagni morivano». Ma nei versi della canzone il dramma sembra scomparire nella missione salvifica e pacifica dell'arte come veicolo di memoria, capace di essere più forte di ogni crudeltà.
Artisti: Maja Bajevic, Christian Boltanski, Yael Bartana, Maurizio Cattelan, Clemencia Echeverri, Miguel Gomes, Douglas Gordon, Nicola Pellegrini e Ottonella Mocellin, Giulio Squillacciotti
Timeline con ricostruzione avvenimenti della strage di via Palestro: a cura di Simona Zecchi e Marco Bova