Per_formare una collezione (Intermezzo)

Informazioni Evento

Luogo
MADRE - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DONNAREGINA
Via Settembrini 79, 80139 , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì / Sabato
10.00 - 19.30
Domenica
10.00 - 20.00

Martedì chiuso

Vernissage
13/06/2014

ore 19

Artisti
Robert Filliou, Francesco Clemente, Cyprien Gaillard, Marisa Merz, Dennis Oppenheim, Vettor Pisani, Marisa Albanese, Gianfranco Baruchello, Tony Cragg, Gianni Piacentino, Nam June Paik, Mark Manders
Curatori
Alessandro Rabottini, Eugenio Viola
Generi
arte contemporanea, collettiva

ll terzo capitolo del progetto in progress dedicato alla costituzione progressiva della collezione permanente del Madre.

Comunicato stampa

Per_formare una collezione (Intermezzo) è il terzo appuntamento – dopo Per_formare una collezione #1 (inaugurato il 21 giugno 2013) e Per_formare una collezione #2 (inaugurato il 20 dicembre 2013) – che amplia e prosegue il progetto in progress dedicato alla costituzione progressiva della collezione permanente del museo Madre di Napoli.

La scelta del sottotitolo di questo capitolo intermedio, Intermezzo, che precede i prossimi, previsti per l’autunno 2014 e l’inizio del 2015, indica un momento di sintesi, approfondimento e condivisione dell’identità e della funzione della collezione museale quale strumento al contempo di educazione e di intrattenimento, narrazione multipla condivisa con gli artisti e il pubblico. La collezione del museo Madre è infatti assimilabile a una sinfonia ascoltata nel suo eseguirsi, a una proiezione cinematografica o a una messa in scena teatrale in continuo movimento, il cui intermezzo costituisce l’intervallo che ne puntualizza e riassume i passaggi e il metodo, prima di introdurre nuovi capitoli. Per_formare una collezione (Intermezzo) conferma le due direttrici principali che la collezione del Madre sta assumendo: da una parte racconto della storia della cultura d’avanguardia a Napoli e in Campania (fra arti visive, teatro, cinema, architettura, musica e letteratura) e dall’altra ricerca sul presente e prospettiva sul futuro, attraverso l’inclusione di artisti che rispondono, con le loro nuove opere, a questa storia, evocandone gli scenari ulteriori in cui il museo ripropone e rilegge attivamente la produzione artistica del passato e si fa “produttore” di nuova storia dell’arte.

“Theme Song For An Exhibition”, progetto di David Robbins
Il lancio della canzone avverrà il 13 giugno 2014

In concomitanza con la prossima mostra personale al Museo MADRE di Napoli (nell'ambito della piattaforma in corso Per_formare una collezione), l’artista e scrittore americano David Robbins ha realizzato una canzone pop, “Theme Song For An Exhibition” (“Sigla per una mostra”), in collaborazione con dei musicisti di Milwaukee. Il 13 di giugno “Theme Song For An Exhibition” sarà lanciata a livello internazionale e distribuita tramite un esperimento innovativo di cooperazione inter-istituzionale che comprenderà dieci dei più importanti musei d'arte americani ed europei .

“Theme Song For An Exhibition” è una canzone pop fresca, orecchiabile il cui contenuto lirico sollecita il nostro desiderio di fare cultura, e come tale è adatta a qualsiasi mostra in qualsiasi galleria o museo. L'ascoltatore è invitato a “Portare la cultura là dove vuoi che vada”, un messaggio positivo destinato a rafforzare il nostro senso di autonomia. “La storia scorre attraverso di te” è il ritornello di un’altra strofa.

Per condividere il messaggio della sigla, l'artista, in collaborazione con il committente, il museo Madre di Napoli, ha realizzato un consorzio di istituzioni artistiche simpatizzanti per lanciare la sigla online, durante la stessa settimana di giugno. Gli istituti partecipanti comprendono, al momento: ARC/Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi; Boston Center for the Arts, Boston; Centre d’Art Contemporain, Genève; Kunsthal Charlottenborg, Copenhagen; Contemporary Art Museum, Houston; IKON Gallery, Birmingham; MOCAtv, Los Angeles; Museum of Contemporary Art, Chicago; Serpentine Gallery, Londra.

Sull’utilizzo della canzone pop come concept art, Robbins spiega: “Sto usando le istituzioni artistiche per produrre e distribuire dei lavori nelle forme della cultura popolare che la cultura popolare stessa non sta realizzando. Collegare dei musei d'arte per creare una sorta di sistema di trasmissione infrange i rapporti tra contesti di arte alta e arte di massa, e li reimposta. Qualunque altra cosa possa essere, ‘Theme Song For An Exhibition’ è certamente cultura americana contemporanea – americana in quanto organizza orizzontalmente i contesti, invece che organizzarli in maniera europea, con l'arte ‘al di sopra’ e il divertimento ‘sotto’.” I mezzi di distribuzione – attraverso una sperimentazione aperta, condivisa, inter-istituzionale che cerca di raggiungere e allargare il pubblico per l'arte oggi – fanno parte dell’opera.

Titolo: “Theme Song For An Exhibition”, 2014
Durata 3 minuti e 15 secondi
Produzione musicale: Richard Galling e Evan Gruzis
Cantanti: Nicole Rogers ed Evan Gruzis
Testo: David Robbins
Ideata e prodotta da David Robbins

Nota biografica
Da tre decenni, in opere d'arte e scritti, David Robbins promuove con decisione il riconoscimento della sovrapposizione contemporanea tra i contesti artistici e di intrattenimento. La sua opera “Talent” (1986 ) è ampiamente riconosciuta come l’annuncio dell’inizio dell'età dell'artista come celebrità, e “The Ice Cream Sociale” (1993-2008), un progetto multi-piattaforma che comprendeva un episodio pilota per il Sundance Channel, una novella, installazioni, ceramiche, e una performance è stato citato da Hans Ulrich Obrist come anticipatore della “mostra allargata”. Progressivamente allontanandosi dal modello prevalente dell'artista contemporaneo professionista, ha individuato, promosso e dimostrato altre categorie di impegno immaginativo, preferendo l’appellativo “immaginazione indipendente” a quello di artista. Tra i suoi sei libri si segnalano: “The Velvet Grind: Selected Essays, Interviews, Satires 1983-2005” (2006), l’opera online “High Entertainment” (2009) e “Concrete Comedy: An Alternative History of Twentieth-Century Comedy” (2011), libro che ha fatto scuola. I suoi video e mobiles sono stati esposti al Whitney Biennial del 2014.