Pasquale Galbusera – Viaggio di sola andata

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA DEL PALAZZO - ENRICO COVERI
Lungarno Guicciardini 19, Firenze, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato dalle 11 alle 13 e dalle 15:30 alle 19. Chiuso lunedì e giorni festivi. Domenica su appuntamento

Vernissage
09/02/2019

ore 18,30

Artisti
Pasquale Galbusera
Curatori
Maurizio Vanni
Generi
arte contemporanea, personale
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In mostra una selezione di 30 opere tra sculture lignee, dipinti e serigrafie che richiamano il suo percorso creativo e artistico degli anni Duemila.

Comunicato stampa

Con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana dal 10 febbraio al 30 aprile 2019 la Galleria del Palazzo Coveri ospiterà la mostra “Pasquale Galbusera. Viaggio di sola andata”, a cura di Maurizio Vanni, e prodotta da MVIVA. Si tratta della terza tappa dell’esposizione itinerante dell’artista lombardo, dopo quelle tenutesi in Italia al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art e in Argentina a La Abadía – Centro de Arte y Estudios Latinoamericanos a Buenos Aires, che anticipa quella che si terrà sempre quest’anno al MAC – Museu de Arte Contemporânea da Universidade de São Paulo in Brasile. Per la sede fiorentina, Pasquale Galbusera ha scelto di far conoscere al pubblico una selezione di 30 opere tra sculture lignee, dipinti e serigrafie che richiamano il suo percorso creativo e artistico degli anni Duemila.

Il suo fare arte corrisponde a un immaginario e sorprendente viaggio che lo ha portato ad esplorare tecniche e materiali differenti. Come scrive Maurizio Vanni: “Galbusera intende il viaggio come desiderio e necessità di aprire la propria mente a qualcosa che non sta comodamente davanti ai suoi occhi, come una costante tensione verso la conoscenza nell'intraprendente, eccitante e imprevedibile abbandono all’inesplorato”. Una investigazione emozionale ed esperienziale dunque che lo ha visto mettersi completamente in gioco, sospinto da quella libertà espressiva e da quella lucida follia che gli permettono di indagare le dimensioni dell’ignoto.

Quello di Galbusera è un viaggio di sola andata, un tragitto che non conosce esitazioni o incertezze nel suo desiderio di conoscenza. La sua può essere considerata un’arte “umanistica” e non naturalistica. Se l'uomo, direttamente o indirettamente, è quasi sempre presente nelle sue iconografie, la natura è solo allusa attraverso un’ossessiva ricerca di sintesi. Forme, materiali, superfici, spazio e luci sono pianificati senza mai tenere in considerazione il dato fenomenico, ma al tempo stesso pare evidente una insistita relazione con l’essenza di una realtà personale che si apre in tempi differiti di fronte agli occhi del fruitore. In particolare nella scultura, Galbusera accetta la sfida del confronto con il Tutto, si relaziona con il diverso da sé attraverso una grande e naturale predisposizione all’adattamento a situazioni imprevedibili e razionalmente inspiegabili. “Nelle sue opere – sottolinea Vanni – non percepiamo mai un atteggiamento di astrazione, un desiderio di pura sperimentazione della materia o del segno, della luce o del colore, ma piuttosto una volontà precisa di sintesi e di indagine sull’uomo e attraverso l’uomo”.

Durante il vernissage che si terrà sabato 9 febbraio 2019 alle ore 18:30 sarà presentata la prestigiosa monografia in due volumi “Pasquale Galbusera. Viaggio di sola andata” (760 pagine, 1.000 illustrazioni) su tutta l’opera dell’artista lombardo realizzata dalla casa editrice Skira con testi di Maurizio Vanni.

Note biografiche di Pasquale Galbusera
Nasce a Bernareggio (MB) nel 1943. Si forma sotto la guida di artigiani esperti del legno e di eccellenti ceramisti, all’interno di varie fondazioni e gruppi di artisti negli anni Sessanta e Settanta a Milano, dove si respira un’energia culturale rivoluzionaria. All’inizio degli anni Settanta, la prima esposizione di disegni e acquerelli. Nel 1976, a Palazzo Litta a Milano, la prima esposizione di quadri ad olio su tela e olio su carta. Nello stesso anno viene realizzata la prima scultura in legno.
Gli anni Ottanta sono fondamentali per la produzione di Galbusera: dà forma alla prima scultura in bronzo e approfondisce la tecnica della ceramica e dei bassorilievi in legno d’acero; cerca un confronto con altri legni anche attraverso sperimentazioni legate alla simbiosi di due essenze diverse; aumenta le dimensioni delle sculture riservando massima attenzione all’interazione tra volume, spazio, luce e colore. Gli anni Novanta inaugurano una lunga serie di successi internazionali e sono caratterizzati da lavori sempre più intraprendenti con l’utilizzo di materiali diversi come il bronzo, l’ottone, la porcellana e il vetro, insieme alla ricerca condotta su nuovi legni.
Il Duemila si apre con una impensabile sfida alla forza di gravità, con sculture monumentali imponenti e un tortuoso confronto creativo con l’olivo. Di questo periodo sono le sperimentazioni su tessuto. Il nuovo millennio si contraddistingue, inoltre, per una grande produzione sacrale, un viaggio nella spiritualità contemporanea, in cui Galbusera non viola la sacralità dello spazio e dell’oggetto ma aggiunge a un alfabeto già autorevole lettere nuove, complementari e compatibili con quelle esistenti. In questo ambito si inserisce nel 2005 la suggestiva e totale ristrutturazione, tramite opere lignee e arredi liturgici, della Cripta di San Francesco nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola ad Assisi. Nel 2017, l’Arcivescovo di Danzica Sławoj Leszek Głódź affida a Galbusera l’incarico di realizzare il progetto per l’arredo liturgico della nuova cattedrale che sarà dedicata a San Giovanni Paolo II.

Galleria del Palazzo Coveri. Firenze- Lungarno Guicciardini, 19
“Pasquale Galbusera. Viaggio di sola andata” a cura di Maurizio Vanni