Paolo Assenza – Geografie sopra l’orizzonte

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Via Ercole Bombelli 22, Roma, Italia
Date
Dal al

dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00, altri orari su appuntamento.

Vernissage
04/04/2018

ore 18

Artisti
Paolo Assenza
Curatori
Roberto Gramiccia
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra è il terzo appuntamento del ciclo Pittori, pittori, che segue la personale di Ennio Calabria, “Sum ergo cogito”, e quella di Valeria Cademartori, “La musica di Aleppo”.

Comunicato stampa

Mercoledì 4 aprile 2018, alle ore18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22 si inaugura la mostra di Paolo Assenza “Geografie sopra l'orizzonte” a cura di Roberto Gramiccia.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 20 aprile secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00, altri orari su appuntamento.

La mostra è il terzo appuntamento del ciclo Pittori, pittori, che segue la personale di Ennio Calabria, “Sum ergo cogito”, e quella di Valeria Cademartori, “La musica di Aleppo”.
“Pittori, pittori” è una proposta espositiva all’interno della quale il fil rouge che connette gli autori proposti è la pittura. L’intenzione è quella di rendere omaggio a un linguaggio universale e metastorico, indifferente alle insidie di un postmoderno che ha sacrificato le idee forti sull’altare di un relativismo al servizio del mercato e del business. Gli artisti selezionati rappresentano un esempio pregevole e qualificato della ricerca di autori appartenenti a diverse generazioni. A quelle di Ennio Calabria, Valeria Cademartori e Paolo Assenza seguirà la personale di Nicola Rotiroti.

“Geografie sopra l’orizzonte”, titolo della mostra di Paolo Assenza, è una raccolta di circa trenta elementi della sua recente produzione pittorica, presentata al Castello di Rivara. I dipinti di piccole dimensioni compongono una geografia immaginaria in cui una coreografia di bagliori, che si staglia su uno sfondo scuro, rinvia ad una visione di eventi cosmici, esplosioni e frammenti di tempeste. Attraverso questi accidenti il pittore cerca di tradurre l'immanenza del presente, e l'impossibilità, in questo momento storico, di strutturare un processo dialogico capace di individuare orizzonti tesi ad una restituzione di senso della realtà e della sua coscienza.