Open Studio Maggio

Informazioni Evento

Luogo
CRIPTA747
Via Catania 15/F , Torino, Italia
Date
Il
Vernissage
29/05/2019

ore 18

Generi
serata - evento
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Cripta747 è lieta di presentare i lavori realizzati in Studio degli artisti in residenza.

Comunicato stampa

Open Studio Maggio
Residenti: Furlani-Gobbi (Italia), Fabien Marques (Francia), Ruben Patiño (Spagna), Kay Schuttel (Paesi Bassi)

Cripta747
via Quittengo 41/b - Torino
Mercoledì 29 maggio 2019
dalle h. 18,00

Cripta747 è lieta di presentare i lavori realizzati in Studio dagli artisti Marco Furlani e Jonathan Gobbi, Fabien Marques, Ruben Patiño e Kay Schuttel durante il mese di maggio.

Die Furlani-Gobbi Sammlung è un progetto che Marco Furlani (Trento, 1983) e Jonathan Gobbi (Piacenza,1983) stanno portando avanti attivamente dal 2015. Nata dalla fascinazione per Alexander von Humboldt e per il concetto di “Naturgemälde”, così come da alcune riflessioni contenute negli scritti dell’esploratore riguardanti la rappresentazione della natura e nei diari di viaggio, la Sammlung prende la forma di una collezione (sammlung, appunto, in tedesco) di oggetti che ruotano attorno a diversi elementi del progetto principale. Gli artisti si ritrovano così, anche, nella posizione di collezionisti e curatori di oggetti e documenti di volta in volta creati da loro oppure trovati. Durante la residenza a Cripta 747 Furlani e Gobbi hanno sviluppato una linea di ricerca incentrata sull’idea di archivio e di display come luogo in cui la collezione viene organizzata, considerando questi aspetti in relazione alle dinamiche attivate dallo spettatore stesso nell’atto di consultazione.

Fabien Marques è nato a Pau, Francia, nel 1982. Nelle sue opere l'artista indaga territori e luoghi nascosti o che rimangono esclusi dalle narrazioni ufficiali. Il suo lavoro è quasi sempre frutto di collaborazioni con professionisti e studiosi che lavorano in ambiti diversi da quello delle arti visive come per esempio archeologi, storici, scienziati o artigiani; in particolare, in residenza, la sua ricerca si è sviluppata a partire dalle attività di controllo dei potenziali rischi connessi alla comparsa di nuovi alimenti portate avanti dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte che ha sede a pochi passi da Cripta747. La storia del cibo attraverso i secoli mostra come le abitudini alimentari siano cambiate nel corso del tempo. Evoluzione dei gusti, innovazioni tecniche e apertura a nuovi ingredienti hanno orientato il nostro gusto verso sapori più “esotici”. Ciò nonostante, il processo di introduzione di nuovi alimenti è da sempre subordinato a protocolli di controllo e la paranoia sulla possibile diffusione dei batteri e sulla proliferazione di malattie legate a questi cibi hanno portato ad una maggiore protezione del patrimonio alimentare e della salute, tant'è che, a fronte della crescente importazione di nuovi prodotti alimentari nei nostri mercati, l’Unione Europea ha recentemente stabilito normative più restrittive in materia. Le questioni legate alla sorveglianza e alla sicurezza alimentare sono tematiche quanto mai attuali in un'economia globalizzata, ed è difficile non pensare a questi fenomeni anche in relazione alla fase di tumulto e incertezza che oggi caratterizza la politica europea in materia di immigrazione.

Ruben Patiño è un artista e musicista spagnolo. La maggior parte dei suoi lavori incorporano la dimensione temporale e sviluppano strategie in risposta al suono e allo spazio sfruttando in particolare le proprietà scultoree del suono sintetico e il potenziale creativo audiovisivo dei software di programmazione. La sua ricerca si concentra soprattutto sull'analisi di quei formati espositivi in grado di annullare i confini e le distinzioni tra le categorie di evento pubblico, concerto e installazione e di creare esperienze multi sensoriali che, distorcendo la percezione dello spazio e del tempo, coinvolgono direttamente il pubblico. Come parte di una ricerca basata sull'esplorazione di alcune fontane della città di Torino, in occasione dell'open studio, Patiño presenta una nuova composizione di musica elettronica. Un'opera sonora che mette in relazione l'invisibile e il misterioso creando un collegamento tra gli spazi sonori illusori e l'esperienza site-specific.
Kay Schuttel (1985) vive e lavora a Amsterdam. Il suo lavoro esplora l'evoluzione del vocabolario gestuale e corporeo nell'intersezione tra coreografia e arti visive. La ricerca dell'artista analizza i codici sociali e le regole non scritte che influenzano le nostre abitudini e i comportamenti quotidiani, concentrandosi sugli aspetti performativi e sulla formazione di nuovi movimenti, posture e linguaggi generati dall'evoluzione dei dispositivi di comunicazione e di documentazione e dai rituali quotidiani mediati dalle nuove tecnologie. Schuttel decostruisce, astrae e riassembla i tratti essenziali di questi comportamenti - gesti, movimenti, linguaggio e interazioni – per poi mettere in scena delle situazioni in cui queste componenti decontestualizzate vengono eseguite in forme alterate o in contesti diversi dall'originale e osservare lo scarto tra realtà e finzione. On demand è il progetto realizzato dall'artista durante la sua residenza a Cripta747. Schuttel utilizza il corpo come strumento (performativo) e contemporaneamente esplora gli aspetti partecipativi e il ruolo assunto dallo spettatore. La performance che ne deriva consiste in una coreografia che coinvolge 6 giovani danzatori torinesi ed è accompagnata da una traccia audio (composta da Ruben Patiño) che può essere ascoltata grazie agli speakers del telefono.

Le ricerche degli artisti in residenza a maggio sono accompagnate da un approfondimento curato da Giulia Mengozzi (Bologna, 1987) assistente del curatore Marco Scotini e coordinatrice del festival Teatrum Botanicum – Emerging Talents presso il PAV Parco Arte Vivente di Torino. Dal 2018 fa parte di ALMARE, associazione che si dedica alle pratiche contemporanei che utilizzano il suono come mezzo espressivo. Ha collaborato con riviste come Arte e Critica, Diorama e DARS Magazine e realtà quali BASE Milano, Standards, Associazione Barriera, Marsèlleria Permanent Exhibition e Viafarini (Milano). Nel 2012 ha partecipato a documenta13 nell'ambito del progetto Maybe Educational come student assistant del collettivo di artisti ...AND AND AND.

Cripta747 Studio è un programma di studi d’artista nato nel 2017 con l’obiettivo di promuovere la mobilità internazionale, la permanenza in città di artisti, curatori e ricercatori di tutto il mondo e la crescita del tessuto culturale e produttivo del territorio. Ogni anno Cripta747 mette a disposizione tre studi, luoghi di lavoro aperti e condivisi, svincolati dalle più rigide dinamiche dell'esposizione in cui i residenti possono sviluppare nuove idee instaurando un dialogo con gli altri artisti in studio e con il pubblico. Grazie alla collaborazione con alcuni istituti di cultura, fondazioni pubbliche e private e con gli atenei torinesi, gli artisti, durante la fase di ricerca, possono accedere al ricco patrimonio storico, archivistico e bibliotecario torinese e i loro progetti possono arricchirsi e strutturarsi a partire dai luoghi, dalle vicende o da personalità che, in epoche diverse, hanno caratterizzato la città. Il programma di studi è però influenzato anche dalla vocazione produttiva che contraddistingue il quartiere in cui ha sede. La vicinanza a laboratori artigiani, storiche fabbriche a conduzione familiare e aziende innovative contribuisce attivamente a dar vita a un contesto stimolante e aperto alla sperimentazione in ambito produttivo.

Cripta747 è un'organizzazione non-profit per l'arte con sede a Torino; un luogo di ricerca e produzione dove le pratiche artistiche si confrontano con il dibattito in corso. Dal 2008 raccontiamo la realtà contemporanea attraverso forme e linguaggi in continua evoluzione con un’attenzione particolare alle esigenze del contesto, per restituire al pubblico una visione autentica e inedita.

Cripta747 Studio Programme è un progetto di Cripta747 realizzato con il supporto di Fondazione CRT.