Open Borders

Informazioni Evento

Luogo
MARE CULTURALE URBANO
via Gabetti, 15 - 20147 , Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
25/09/2016

ore 18,30

Contatti
Email: sguardimigranti@gmail.com
Generi
fotografia, collettiva
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“Open Borders” è un progetto collettivo, autofinanziato, che racconta per immagini (oltre che attraverso azioni di collaborazione e coinvolgimento) le migrazioni e l’emergenza creatasi con la chiusura delle frontiere in Europa.

Comunicato stampa

DOMENICA 25 SETTEMBRE A MARE CULTURALE URBANO ALLE ORE 18.30
INAUGURA LA MOSTRA FOTOGRAFICA “OPEN BORDERS” CON LA TAVOLA ROTONDA “RACCONTARE I CONFINI. TRA TESTIMONIANZA E RAPPRESENTAZIONE” A CURA DI WITNESS JOURNAL, PRIMO APPUNTAMENTO DI “WJ INCONTRA”, CICLO DI INCONTRI DEDICATI AL GIORNALISMO DI INCHIESTA NELL’ERA DELL’INFORMAZIONE DIGITALE.

domenica 25 settembre 2016, ore 18.30 - tavola rotonda
“Raccontare i confini. Tra testimonianza e rappresentazione”
da domenica 25 sett. a domenica 2 ott. 2016, dalle ore 11.00 alle 24.00 - mostra fotografica
“Open Borders”, di Cosimo Calabrese, Giorgos Christakis, Pierfrancesco Lafratta, Fabio Viola
mare culturale urbano, via G. Gabetti 15 - Milano
ingresso libero

Domenica 25 settembre 2016 alle ore 18.30 a mare culturale urbano in via G. Gabetti 15 inaugura la mostra fotografica “Open Borders”, progetto collettivo dedicato alle migrazioni e alle frontiere in Europa, con la tavola rotonda “Raccontare i confini. Tra testimonianza e rappresentazione”, a cui prenderanno parte Cosimo Calabrese e Pierfrancesco Lafratta di Witness Journal (primo mensile di foto-giornalismo online in Italia), due degli autori delle opere in mostra; Alessandra Lanza, docente all’Università Bocconi e consulente di comunicazione; Natascia Curto e Riccardo Tromba di NAGA, associazione che promuove e tutela i diritti di tutti i cittadini stranieri, rom e sinti; alcuni rappresentanti di Milano Senza Frontiere. A moderare l’incontro sarà Simone Keremidtschiev, giurista e co-fondatore di Milano Città Aperta, rivista online di fotografia dedicata alla città di Milano.
La mostra è visitabile, a ingresso libero, fino al 2 ottobre tutti i giorni dalle ore 11.00 alle 24.00.
La tavola rotonda è il primo appuntamento del ciclo di incontri mensili a ingresso libero “WJ INCONTRA”, ideato e curato da Witness Journal, con cui riflettere su cosa significhi fare reportage, giornalismo d'inchiesta e opere documentaristiche nell'era dell'informazione digitale e indagare il tema del documentario declinato nelle sue diverse forme, fotografia, video e audio. I relatori degli incontri saranno professionisti del settore che si confronteranno sul tema della narrazione documentaria, condividendo con il pubblico le proprie esperienze sul campo.

OPEN BORDERS, LA MOSTRA FOTOGRAFICA
“Open Borders” è un lavoro fotografico collettivo, completamente autofinanziato, dedicato alle migrazioni e alle frontiere in Europa, che valica la dimensione della sola informazione giornalistica: utilizzando un network di media indipendenti, “Open Borders” ha attivato una cooperazione attiva con progetti sociali di aiuto ai rifugiati ed è impegnato nella sensibilizzazione della società civile sull'emergenza umanitaria, sociale e politica in corso, divulgando immagini e informazioni raccolte sul campo.
“Open Borders” nasce dall'esperienza di Cosimo Calabrese, Giorgos Christakis, Pierfrancesco Lafratta e Fabio Viola, ideatori, fotografi e autori del progetto, che dal 21 febbraio al 1 marzo 2016 si trovavano tra Idomeni e Polycastro, al confine tra Grecia e Macedonia, per raccontare attraverso le immagini l’emergenza creatasi con la chiusura delle frontiere in Europa.
La libertà di movimento dei migranti nel nostro continente negli ultimi mesi ha subito delle forti limitazioni in seguito alle decisioni dei singoli stati e dell’Unione Europea stessa. Al di là della questione politica, ciò a cui si assiste è una tragedia umanitaria fatta di persone, uomini, donne, bambini e bambine a cui l’Europa non riesce a garantire nemmeno adeguate strutture di ricovero temporaneo. Sono queste le storie di cui “Open Borders” vuole dare testimonianza.

WITNESS JOURNAL
Witness Journal, primo mensile di foto-giornalismo online in Italia, è nato nel 2007. Basato su una piattaforma aperta al contributo di chiunque avesse la voglia e la capacità di raccontare storie attraverso le immagini, nel corso degli anni, WJ ha visto estendersi la propria redazione, fino a formare nel 2015 un gruppo che nel gennaio 2016 ha ampliato il progetto originale trasformandolo in un’associazione di promozione sociale. L’associazione Witness Journal oggi è formata da un gruppo di persone che si occupano a vario titolo di fotografia e giornalismo, con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura fotografica e dell’informazione attraverso attività editoriali, di formazione, la realizzazione di progetti integrati, lo scambio a livello nazionale e internazionale, considerando la fotografia uno strumento cruciale di integrazione e socializzazione. www.witnessjournal.com

IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI “WJ INCONTRA”, DA OTTOBRE 2016
Osservando il panorama odierno di quello che una volta veniva genericamente chiamato reportage, appare evidente come e quanto si sia ancora lontani dall'aver individuato forme e modelli di comunicazione capaci di veicolare l'informazione giornalistica d'inchiesta e di approfondimento attraverso la rete con la dovuta cura e sfruttando al meglio le peculiarità dei mezzi a disposizione. Da questa riflessione nasce l’esigenza di condividere esperienze di documentazione e discutere di temi critici come la credibilità dei mezzi di informazione e il valore di progetti indipendenti e partecipati dagli stessi autori, sia un utile e importante esercizio.

mercoledì 5 ottobre 2016, ore 18.30 - Spazio Tadini, via Niccolò Jommelli 24
Italia a Piedi. Il viaggio come forma di narrazione
incontro con Marcello Fauci - introduce Amedeo Novelli
Nel 2013 Marcello Fauci, fotografo calabrese, mmilanese di adozione, ha deciso di raccontare la crisi economica italiana con un viaggio a piedi da Milano a Crotone: armato solo di un notebook e una fotocamera compatta, Marcello ha trasformato un viaggio di quasi due mesi in un racconto dell’Italia da una nuova prospettiva. Un puzzle di vite e uno spaccato di umanità descritti su un blog e raccontati attraverso mostre e incontri realizzati negli stessi luoghi che Marcello ha attraversato. Un progetto interessante per i contenuti ma anche per la forma e i mezzi utilizzati, tutti a "costo zero".
dal 16 settembre al 16 ottobre 2016 presso lo Spazio Tadini Sony espone per la prima volta in Italia le fotografie vincitrici e finaliste del Sony World Photography Awards, il più grande concorso fotografico al mondo. Maggiori informazioni su www.worldphoto.org.

novembre - data e ora in via di definizione, mare culturale urbano, via G. Gabetti 15
Audiodoc: un viaggio nella documentazione sonora
L’incontro sarà incentrato sul linguaggio del documentario radiofonico: l’alternanza tra parole e suoni, l’uso dell’archivio, le sperimentazioni sonore in chiave narrativa saranno lo sfondo di un approfondimento sulla storia, il presente e le prospettive dell’audiodocumentario italiano e internazionale. Audiodoc è la prima associazione italiana di autori e autrici indipendenti di audio documentari, fondata nell’ottobre 2006 con l’obiettivo di promuovere la produzione, la diffusione e la sperimentazione del documentario sonoro, attraverso festival di ascolto, produzioni individuali e collettive, percorsi formativi e di ricerca, in collaborazione con soggetti che lavorano con il suono come mezzo di narrazione, inchiesta e creazione artistica, in Italia e all’estero.

data, orario e luogo in via di definizione
Il confine tra realtà e finzione nella fotografia e nel cinema documentario
con Roberto Roda, Enrico Maisto
Molta produzione del cinema contemporaneo si muove su un terreno di ricerca al confine tra finzione e documentario, con attraversamenti continui in entrambe le direzioni. Quali sono le potenzialità e le zone problematiche di queste contaminazioni? Prendendo spunto da alcune prassi di cineasti più o meno contemporanei, il regista Enrico Maisto cercherà di aprire alcune riflessioni sul tema del delicato rapporto tra verità e finzione nel cinema documentario, affiancato da Roberto Roda, studioso di etnografia e antropologia culturale, storico della fotografia e responsabile dell’Osservatorio Nazionale sulla Fotografia presso il Centro Etnografico del Comune di Ferrara.
In questo contesto, Roberto Roda presenterà l’opera dell’artista e fotografo Bruno Vidoni (Cento 1930-2001), i cui falsi reportage bellici (e non solo), realizzati spesso sotto lo pseudonimo di Roger Walker, sono entrati di diritto nella storia della fotografia italiana. Immagini in apparenza reali, costruite con assoluta perizia tecnica e spiccata vena ironica e che hanno però sempre contenuto qualche prova della menzogna. La leggerezza impiegata da prestigiose riviste nella pubblicazione di queste fotografie, regolarmente smascherate da Vidoni, sottolinea come la credibilità delle notizie diffuse dai media rappresenti un elemento decisivo in merito alla rappresentazione della “verità” nell’odierna società delle immagini. L’incontro sarà l'occasione per mostrare anche materiali inediti rintracciati recentemente nell'archivio Vidoni.