One remembers

  • CAREOF

Informazioni Evento

Luogo
CAREOF
Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 20154 , Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
07/05/2013

ore 14

Curatori
Elvira Vannini
Uffici stampa
SEC
Generi
incontro - conferenza
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Il progetto si sviluppa come un display in progress, che assume le forme dell’incertezza e dell’imprevedibilità come procedimento di sedimentazione di opere, idee e informazioni, seguendo una successione di appuntamenti didattici ed espositivi, coinvolgendo artisti, curatori e docenti NABA, ospitando workshop, lezioni, esercizi performativi, open studios e momenti di verifica sui percorsi di ricerca in corso.

Comunicato stampa

ONE REMEMBERS A PART OF WHAT ONE SAW AND FORGET THE REST
open studios | workshops | exhibitions | performances ...

a cura di Elvira Vannini

Gli spazi discorsivi dell’arte contemporanea sono completamente assorbiti all’interno dei processi di produzione e formazione artistica, in un continuo superamento disciplinare della distinzione tra teoria e prassi, pratica e formazione di soggettività, sapere e conoscenza. Studio visit, lectures, conversazioni pubbliche, reading performances, etc. dimostrano quanto sia importante oggi che gli artisti sappiano re-immaginare differenti luoghi di interazione critica rispetto a quelli imposti dal sistema. Un laboratorio basato su diversi tempi espositivi e che produce nuove temporalità è il punto di partenza per rovesciare l’idea un format statico e ordinato, a partire da differenti condizioni di produzione, e a favore di una mostra che si modifica, segue quella successiva, innesca effetti retroattivi e mentre cambia conserva il tempo della precedente. Il progetto si sviluppa come un display in progress, che assume le forme dell’incertezza e dell’imprevedibilità come procedimento di sedimentazione di opere, idee e informazioni, seguendo una successione di appuntamenti didattici ed espositivi, coinvolgendo artisti, curatori e docenti NABA, ospitando workshop, lezioni, esercizi performativi, open studios e momenti di verifica sui percorsi di ricerca in corso, condotto insieme agli studenti del Triennio in Pittura e Arti Visive e del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali, del Dipartimento di Arti Visive, Performative e Multimediali, diretto da Marco Scotini, NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano. É solo nel momento in cui questo processo di ripensamento viene avviato che la mostra inizia ad affiorare.

Partecipano: Eleonora Arosio, Giorgia Baroni, Michela Bona, Samantha Caligaris, Guendalina Cerruti, Francesca Pia Ciuffreda, Denise Faccioli, Lorenzo Fioranelli, Cecilia Maafs, Matteo Montagna, Alessandro Moroni, Federica Nazarian Namagardi, Giulia Pellegrini, Montserrat Perez Guzman, Raziel Perin, Leonardo Pondaco, Claudia Ponzi, Chiara Principe, Giulia Ratti, Camilla Salvatore, Giulio Scalisi, Riccardo Sossella, Gabriel Vincenzo Stockli, Erika Striani, Laura Trovò, Lia Tuia, Mauro Valsecchi, Niclas Winters, Francesca Maia Zorat, Marzia Zorzetto.

Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico e non necessitano di prenotazione.

martedì 7 maggio

ore 14:00 Open Studio Visit #1 [esposizione e studio visit collettivo con curatori]

ore 17:00 incontro con Andris Brinkmanis

ore 18:30 Et maintenant, baisson la voix et prudence! [Reading a cura di Caterina Iaquinta con Martina Brembati, Giulia Ferrarese, Cécile Gentili, Cecilie Hjelvik Andersen, Giulia Maiorano, Alessandra Piga].

Come scrive Mary Wigman, nella danza il primo stadio della misura dello spazio avviene nella dimensione interna del nostro corpo, in una formula non universale, ma localizzata e mutevole. Le sei voci presentate in questo reading riprendono estratti da pagine di diari, interviste, discorsi di alcune autrici e artiste del Novecento ma anche di testi personali e autografi, e rimettono in azione riflessioni sulle differenti declinazioni che lo spazio può assumere nella dimensione del pensiero femminile.

venerdì 10 maggio

ore 14:00 Open Studio Visit #2 [esposizione e studio visit collettivo con curatori]

ore 18:00 performances e a seguire evento a cura di Stefano Boccalini e Angelo Sarleti con ingredienti suggeriti dagli studenti.

lunedì 13 maggio

ore 14:00 Open Studio Visit #3 [esposizione e studio visit collettivo con curatori]

ore 17:00 Drawing as Fighting [workshop di Marco Bongiorni con intervento di Alberto Bettinetti - featuring Chiara Balsamo]

"Boxing: the sport or practice of fighting with the fists, especially with padded gloves in a roped square ring according to prescribed rules": un’ipotesi di accostamento tra l’attitudine del disegnatore e quella del fighter. Le due discipline sembrano avere in comune, nel concetto di “qui e ora” e della "teoria del flusso" di Mihály Csíkszentmihályi le proprie radici: entrambe le attività si sviluppano attorno a una serie di vincoli spaziali, temporali, percettivi e persino linguistici. Il workshop si struttura in una serie di esercizi artistici ed esperienziali liberamente tratti dal mondo della boxe e con la partecipazione di due pugili.

martedì 14 maggio

ore 18:00 It is not the camera but the filing cabinet [display dell’archivio video del DOCVA a cura di Chiara Balsamo, Lilia Di Bella, Elena Malara, Giulia Mengozzi, Marco Ornella, Giulia Polenta, Jacopo Rinaldi, Gaia Valentino, coordinati da Céline Condorelli].

Il video è analizzato a partire dalla sua natura mediale sia come forma metalinguistica che nei contenuti che lo caratterizzano. L’allestimento attiva l'archivio, lo estroflette e, aprendolo a differenti livelli di fruizione, ne mette in gioco gli elementi fondanti. Il display si tramuta all'interno del monitor in una forma flessibile in cui la temporalità del mezzo, la sua struttura fisica e i suoi linguaggi vengono rinegoziati e reinventati nel momento stesso della sua esposizione.

Il progetto prosegue dal 21 al 25 maggio nella sala video del DOCVA con Daydream Factory di Peter Friedl con il II anno del Biennio Arti Visive e Studi Curatoriali.

Che cos’è un daydream? Quando accade nel corso della nostra esistenza? Che cosa realmente significa? Daydream Factory intende essere una raccolta di materiale riguardante il sogno ad occhi aperti, attraverso il quale elaborare una nuova a-metodologia di pensiero e di formulazione di idee. Un collage di sogni ad occhi aperti tramutati nella forma del video, presentati nella loro complessità e all'interno di un unico discorso. Come uno sguardo attraverso il foro stenopeico di una camera oscura in cui il buio del sogno si trasforma in lucidità di visione.

NABA
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, è un’Accademia di formazione all’arte e al design: è la più grande Accademia privata italiana e la prima ad aver conseguito, nel 1980, il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Offre corsi di primo e secondo livello nel campo del design, del fashion design, della grafica, delle arti multimediali, delle arti visive, della scenografia, per i quali rilascia diplomi accademici equipollenti ai diplomi di laurea universitari. Nata per iniziativa privata a Milano nel 1980 per volontà di Ausonio Zappa, Guido Ballo e Gianni Colombo, ha avuto da sempre l’obiettivo di contestare la rigidità della tradizione accademica e di introdurre visioni e linguaggi più vicini alle pratiche artistiche contemporanee e al sistema dell’arte e delle professioni creative. Dal 2009, NABA è entrata a far parte di Laureate International Universities, un network internazionale di più di 65 istituzioni accreditate in 29 Paesi che offrono corsi di laurea di primo e secondo livello a 750.000 studenti in tutto il mondo.