Omaggio a Piero Ruggeri

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA BIASUTTI & BIASUTTI
Via Alfonso Bonafous 7L, Torino, Italia
Date
Dal al

10-12.30 – 15.30-19.30 chiuso domenica e lunedì

Vernissage
14/03/2024

ore 18

Artisti
Piero Ruggeri
Generi
personale, arte moderna
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Venti opere che coprono un arco di tempo compreso tra il 1956 e gli anni 2000.

Comunicato stampa

La galleria Biasutti & Biasutti presenta una mostra dal titolo: “Omaggio a Piero Ruggeri”. Venti opere che coprono un
arco di tempo compreso tra il 1956 e gli anni 2000. Tra i dipinti in mostra: Natura morta grigia del 1956, Omaggio a
Charlie Parker e L’uomo nella cattedrale entrambi del 1957. Studio per due figure nel paesaggio del 1958, Studio per
il martirio di San Matteo del 1960 e Paesaggio giallo e rosso del 1962. Iridescenze 2 del 1975, Interno rosso con
figura e Collina nera del 1984. Una mostra che riassume una carriera artistica di oltre cinquant’anni, un omaggio ad
un esponente dell’informale italiano a quasi quindici anni dalla scomparsa.
Piero Ruggeri, nasce a Torino il 27 aprile del 1930. Si spegne il 14 maggio 2009 nella casa di campagna di Avigliana
dove ha vissuto e lavorato negli ultimi quarant'anni. Si diploma nel 1956 all'Accademia Albertina delle Belle Arti,
nello stesso anno viene invitato alla Biennale di Venezia. Nel 1955, 1957 e 1959, partecipa, nella città natale, a tre
edizioni di 'Italia - Francia'. L'opera di Ruggeri, che da subito assume un respiro internazionale, ben presto s'inoltra,
pur all'insegna di un linguaggio e di motivi peculiari, nell'informale, collocandosi nel cuore più autentico
dell'esperienza italiana, imperniata sulle attività dei gruppi di pittori attivi a Bologna, Milano, Torino. In seguito
assimila le nuove emergenze dell'espressionismo astratto, in cui è agevole individuare l'apertura a riferimenti europei e
americani. Del resto, Ruggeri è pittore 'colto', non solo per sensibilità vigile e continuo filtro del dibattito e delle
esperienze contemporanee, ma anche per rivisitazione critica, scavo e dialogo, ininterrotti fino ad oggi, con la lingua
della tradizione pittorica emblematicamente testimoniati dai tanti suoi dipinti che recano, nei titoli, un esplicito
riferimento a Tintoretto, Caravaggio, Rembrandt, Mattia Preti, Goya, Monet. Partecipa a numerose edizioni della
Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma. Vince i premi nazionali e internazionali tra cui: il Premio Morgan's
e Paint, Solomon Guggenheim New York, Marzotto, San Paolo del Brasile, Fiorino, Lissone, Villa S. Giovanni. Tra le
mostre personali sono da citare: la sala alla XXXI Biennale di Venezia, le antologiche di Palazzo Massari a Ferrara nel
1984, alla Villa Reale di Monza nel 1985, al Circolo degli Artisti a Torino nel 1986, al Liceo Saracco ad Acqui Terme
nel 1993, al Battistero di S. Pietro ad Asti, Galleria Comunale d'Arte di Cesena, e Casa del Mantenga a Mantova. A
Palazzo Bricherasio a Torino nel 1998, a Palazzo Sarcinelli Galleria Comunale d'Arte di Conegliano (Treviso) nel
2000, al Piccolo Miglio al Castello di Brescia nel 2006, a Palazzo Magnani, Reggio Emilia nel 2008. Una numerosa
serie di mostre personali e collettive vede le sue opere esposte, oltre che in Italia, in Francia, Austria, Svizzera, Belgio,
U.S.A., Brasile, Russia, Egitto, Australia, Pechino-Cina, Abu Dhabi-Emirati Arabi.
Nel 1995 è stato nominato accademico di S. Luca.