Ojalá! Storie dell’Islam ispanico

  • ISOLAB

Informazioni Evento

Luogo
ISOLAB
Castello 3865 (30122), Venezia, Italia
Date
Dal al

Da Martedì a Venerdì | 14 - 19
Sabato e Domenica | 11 - 19

Vernissage
01/04/2017

ore 18

Artisti
Chiara Ferronato, Joan Alvado
Curatori
Vinca L Gilbert-Dascent
Uffici stampa
LIGHTBOX
Generi
fotografia, doppia personale
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Una mostra fotografica di Chiara Ferronato e Joan Alvado. A cura di Vinca L Gilbert-Dascent.

Comunicato stampa

Ojalá! Storie dell’Islam ispanico è una mostra fotografica che presenta i lavori della fotografa italiana Chiara Ferronato e del fotografo spagnolo Joan Alvado. L’installazione è a cura di Vinca L Gilbert Dascent (Regno Unito).

L’esposizione sarà visitabile dall’1 al 23 aprile presso ISOLAB, centro di ricerca fotografica e laboratorio creativo nel cuore di Venezia, a pochi passi dall’Arsenale. Il vernissage ufficiale di Ojalá! Avrà luogo sabato 1 aprile alle 18:30, con una serie di conversazioni con i fotografi venerdì 7 aprile alle 18:00.

Il titolo della mostra – Ojalá! – è una parola spagnola che deriva dall’arabo Inshallah, che significa “magari” o “a Dio piacendo”. L’installazione presenta immagini dai progetti a lungo termine Figlie di Al-Andalus di Chiara Ferronato e Musulmani cubani – Fede tropicale di Joan Alvado.

Figlie di Al-Andalus si focalizza sull’estetica di alcune donne residenti nel sud della Spagna nate da genitori convertitisi all’Islam o che sono autonomamente divenute musulmane in seguito. Il lavoro mostra come queste donne vivono in armonia con l’ambiente circostante e incorporano una possibile coesistenza di cultura islamica ed europea, mettendo in discussione presunti confini culturali e ruoli di genere. Chiara cattura le ragazze in scene di vita familiare, di preghiera, di lavoro e tempo libero, offrendo una rappresentazione alternativa all’immagine diffusa di figure femminili musulmane rese esotiche o marginalizzate.

Musulmani cubani – Fede tropicale si concentra sulla neonata comunità islamica di Cuba. I musulmani residenti a Cuba sono per lo più di prima generazione e vivono in relativo accordo accanto alla grande maggioranza di cubani non musulmani. In un’epoca di grandi cambiamenti per l’isola caraibica, Joan offre spunti di riflessione su un fenomeno giovane, ma in continua espansione, grazie a un approccio innovativo sull’Islam e sulla stessa Cuba che rompe stereotipi visivi e si interroga su questioni di identità, fede e tradizioni.

Figlie di Al-Andalus è apparso su pubblicazioni online e di carta. Ha ricevuto diverse menzioni d’onore ed è stato tra i progetti vincitori al LuganoPhotoDays “Women Photographers” in Svizzera nel 2016, oltre ad essere stato esposto al Bursa Foto Fest di Bursa (Turchia) presso la Whitebox Gallery, PUBLIKA a Kuala Lumpur (Malesia) e alla Art Gallery NaKarshike di Mosca (Russia).

Musulmani cubani – Fede tropicale è stato menzionato in vari premi di fotografia ed è stato esposto internazionalmente, è stato pubblicato online e su carta da testate come CNN e Newsweek. Nel 2016 la storia ha vinto il premio New FNAC Photography Talent award in Spagna. L’ultimo viaggio a Cuba di Joan ha beneficiato del sostegno tecnico di Leica Gmbh.

Ojalá! è un’osservazione festosa degli effetti interculturali della fede in società nelle quali le credenze di pochi non sono quelle condivise dalla maggioranza, ma possono ancora essere parte di un dialogo e una coabitazione pacifici.

L’installazione presso ISOLAB combina fotografia, tessuti, oggetti, video e audio per narrare le storie dell’Islam ispanico in Andalusia e a Cuba. Il progetto è prodotto da ISOLAB e Hurricane Arts Projects.