Nina Canell

Informazioni Evento

Luogo
KAUFMANN REPETTO
Via Di Porta Tenaglia 7, Milano, Italia
Date
Dal al

tuesday – saturday 11 am / 7.30 pm

Vernissage
03/04/2019

ore 18

Artisti
Nina Canell
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Mostra personale

Comunicato stampa

kaufmann repetto è lieta di presentare Metallurgic Weather, la prima mostra personale dell’artista svedese Nina Canell presso gli spazi della galleria.Seppur radicato all’interno di una pratica di natura principalmente scultorea, il vocabolario artistico di Canell si sviluppa attorno a forme processuali indeterminate di trasformazione. L’energia, gli stati e le forme mutabili attraverso le quali essa si manifesta, sono per l’artista (da più di un decennio) aspetti fondanti della sua investigazione dei connettori e dei conduttori, tra corpi, nello spazio e nel tempo.L’impiego da parte dell’artista di un’ampia gamma di materiali, siano essi sintetici o organici (dalla fluttuazione dei livelli di ossigeno, all’alterazione delle lunghezze d’onda e della temperatura, fino all’utilizzo di materiali di recupero), risulta in una distintiva sintassi scultorea, all’interno della quale traspare una morfologia della materia anti-gerarchica. Per Canell il mondo tangibile si mostra come un paesaggio costellato da una moltitudine di fenomeni intangibili, la quale intangibilità altro non è che una questione di registri, di modalità di percezione o del semplice scorrere del tempo. Non è casuale dunque che la densità e la materialità di elementi comunemente intesi come impalpabili – l’aria, l’elettricità o l’atmosfera – siano elementi ricorrenti (se non centrali) all’interno del suo operare e del suo pensiero. In Metallurgic Weather Canell presenta un nuovo corpo di opere – Polyethylene Feel (2019) – nate da una prolungata sperimentazione con le infinitesimali biforcazioni di particolati caricati elettrostaticamente sulla superficie di plastica polietilenica (la forma più comune di plastica, utilizzata principalmente nella produzione di sacchetti, pellicole, geomembrane, contenitori e bottiglie). Per rendere queste micro-cariche visibili, l’artista si serve di un pulviscolo di rame conduttore e del suo espandersi sulle superfici in intricate trame determinate dalla presenza di impronte, capelli, tracce dei processi di produzione meccanica e pieghe.Invisibile a occhio nudo, l’elettricità statica ricopre la quasi totalità delle cose, dai pavimenti ai telefoni, modificandosi senza soluzione di continuità con il contatto tra le superfici, accumulandosi e disperdendosi in relazione al comportamento degli ioni. Anche nel caso di Moody (2019) tracce di cariche elettriche di origine naturale si mostrano per mezzo di sfere parafulmini allineate verticalmente in una colonna dai riflessi bianchi e violacei. L’opera, allo stesso tempo di natura contestuale e mitologica, allude allo sbilanciamento metallico interno, al sentire barometrico umano e al ruolo dei metalli nell’attrazione atmosferica.nina canellmetallurgic weatheropening 3 aprile, h. 18
kaufmannrepettovia di porta tenaglia 7 milano +39 027209433155 walker street new york +1 9173883580Come un velo di particelle elettrostatiche copre gli oggetti e le superfici, cosí un’impercettibile patina di materia particolata riveste il tutto. L’opera Interiors (Condensed) (2019) offre un’azione forse ancor più sintetica: scampoli di tappeti circoscrivono gruppi intermittenti di comuni bicchieri di vetro contenenti aria coagulata (presumibilmente il materiale con la più bassa densità esistente) – l’atmosfera di uno spazio trasformato in un solido cristallino. L’opera da risalto alle proprietà essenziali e concrete dell’aria – respirata ininterrottamente, ma non per questo percepita – evidenziando ciò che, al di fuori del nostro range visivo, è spesso relegato all’inesistente. Le sculture di Nina Canell ci invitano a prestare attenzione agli elementi, compresi come forze attive, creando cortocircuiti visivi e concettuali tra fattori considerati agli antipodi – interno ed esterno, visibile e invisibile, polvere e congegno. In quanto tale, il titolo della mostra – Metallurgic Weather – non si riferisce a un singolo stato, ma a uno o più stati conflittuali che articolano gli aspetti del clima e dell’umore, le nostre azioni sensoriali primarie, e la contraddizione tra spazi positivi e percezione del negativo.Nina Canell (1979, Växjö, Svezia) vive e lavora a Berlino. A Canell sono state dedicate mostre personali allo S.M.A.K., Ghent; Kunstmuseum St.Gallen, San Gallo; The Artist’s Institute, New York; Arko Art Center, Seoul; Moderna Museet, Stoccolma; Hamburger Bahnhof, Berlino; e Camden Arts Centre, Londra. Ha partecipato alle biennali di Venezia, Sydney, Lione e Liverpool ed è stata inclusa in mostre collettive a Museo Tamayo, Città del Messico; The Museum of Modern Art, New York; Palais de Tokyo, Parigi; Witte de With, Rotterdam; e a Fridericianum, Kassel. L’opera di Canell è attualmente parte di Luogo e Segni, curata da Martin Bethenod e Mouna Mekouar, a Punta della Dogana – Fondation Pinault, Venezia.