Museo Multimediale delle Mura
Un progetto sperimentale del Comitato Mura di Padova per far rivivere il simbolico monumento cittadino grazie a suggestive installazioni e proiezioni multimediali. Coinvolte nell’iniziativa anche tre classi di studenti del liceo Modigliani.
Comunicato stampa
Padova, 12 settembre 2016 - Un museo virtuale, dove suoni e voci, immagini e giochi di luce, attraverso suggestive proiezioni multicanale, faranno rivivere i bastioni, le porte e le mura padovane. È il “Museo Multimediale delle Mura”, che da sabato 17 a domenica 25 settembre prossimi, come in una sorta di “son et lumière”, renderà nuovamente vivi gli spazi di quello che è il più esteso monumento storico della città (ben 11 chilometri) e uno dei suoi simboli più importanti, caratterizzandone da secoli la forma. Due le “stazioni” sperimentali protagoniste del progetto: tutti i giorni dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30, Porta Savonarola e il Bastione Impossibile si accenderanno di colori e di parole e si popoleranno di storie e di personaggi, per poi lasciare spazio al dialogo silenzioso del visitatore con le pietre “vive” (ingresso gratuito, a gruppi, ogni 30 minuti).
Il “Museo Multimediale delle Mura” è ideato e diretto dall’associazione Comitato Mura di Padova - attiva da quasi quarant’anni nello studio, nella valorizzazione e nella tutela dell’importante patrimonio Cittadino -, e vede l’importante sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Culturalmente 2015” e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova. Alla sua realizzazione hanno collaborato Tam Teatromusica, il liceo artistico “Amedeo Modigliani”, il CIRGEO-Centro interdipartimentale di ricerca di Geomatica dell’Università di Padova, Rosin355 e Italia Nostra-sezione di Padova.
Il progetto sperimentale si caratterizza per la portata innovativa, coniuga creatività e intenti didattici, coinvolgimento emotivo e rigore scientifico, e vuole essere la prefigurazione di un museo “diffuso”, estensibile ad altri spazi delle cinta: una proposta concreta per il futuro della città e delle sue mura, un monumento ancora poco conosciuto da cittadini e turisti. Interrotte da brecce, rase al suolo in alcuni tratti, circondate o sormontate da edifici, le mura rinascimentali più estese d’Europa giunte fino a noi, ancora resistono e si conservano, rimanendo saldi testimoni di cinque secoli di storia della città.
Se al Comitato Mura si devono l’idea generale, la cura dei contenuti storici e iconografici e la scrittura, al team under 35 di Tam Teatromusica è spettato il compito di costruire la narrazione, con la realizzazione ad hoc di strumenti audiovisivi e multimediali, secondo i modi espressivi che contraddistinguono la storica compagnia padovana, che inglobano e amalgamano documenti e testimonianze, cartografia storica e accurati rilievi, disegni e rappresentazioni tridimensionali, parole, suoni ed effetti teatrali, in un gioco continuo e coinvolgente fra passato e presente. Le vicende storiche delle mura, e in particolare dei due siti che ospitano la sperimentazione, saranno raccontate attraverso le testimonianze “dal vivo” dei personaggi che ne sono stati protagonisti, impersonati da un attore: dal doge Andrea Gritti al capitano generale dell’esercito veneto Bartolomeo d’Alviano, iniziatori dell’impresa, a Giovanni Maria Falconetto, architetto della porta, fino a un testimone del tragico bombardamento del 1944 al Bastione Impossibile. La narrazione, come le vicende delle mura, arriva fino ai nostri giorni. Spiccano fra i materiali impiegati i rilievi con il laserscanner di Porta Savonarola e del Bastione Impossibile, realizzati appositamente dal CIRGEO dell’Università di Padova, che della porta ha ricavato anche un preziosissimo modello 3D.
Coinvolti nel percorso, avviato a inizio anno, anche 45 studenti del liceo “Modigliani”, all’interno di un’esperienza di alternanza scuola lavoro: da un lato hanno contribuito all’iniziativa con idee fresche e creative, dall’altro hanno conosciuto un monumento “fragile”, dalle caratteristiche singolari, di cui si sono fatti “tutori”. Sotto la guida degli insegnanti e del gruppo di lavoro, i ragazzi hanno ideato il logo del Museo e hanno collaborato alla progettazione dell’app per smartphone “MMM Padova” (poi realizzata dalla giovane startup padovana Rosin355), agli storyboard delle due installazioni, oltre a produrre alcuni rendering 3D. I loro elaborati saranno esposti, nei giorni di apertura del museo, nella storica aula “1914” del ricreatorio “Raggio di Sole”.
E saranno proprio loro, i giovani studenti, ad accogliere i visitatori del Museo durante i giorni di apertura.