Mosaico: contemporaneità di una arte antica

Informazioni Evento

Luogo
ISTITUTO ROMENO DI CULTURA E RICERCA UMANISTICA - PALAZZO CORRER
Campo Santa Fosca (Cannaregio) 2214, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
02/10/2018

ore 18

Curatori
Marino Tagliapietra
Generi
arte contemporanea

Presso la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, sarà inaugurata la mostra intitolata “Mosaico: contemporaneità di una arte antica

Comunicato stampa

Martedi, 2 ottobre, ore 18.00, presso la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, sarà inaugurata la mostra intitolata “Mosaico: contemporaneità di una arte antica” firmata da Daniela Scurtulescu e suoi invitati.
In mostra saranno esposte oltre alle opere dei Maestri mosaicisti Giovanni Cucco e Annie Ricciardi anche opere di allievi del corso di Mosaico di Venezia organizzato dalla Associazione Culturale Italia – Grecia.

Il mosaico, termine che deriva etimologicamente da “musa” da cui trae origine “opus musivum”, ha origini antiche.
Lo stendardo di Ur scoperto in Mesopotamia e datato 2700-2500 a.C. è il più antico oggetto apparentabile ad un mosaico portatile anche se non si può parlare dell’uso di tessere visto che il materiale usato (gusci di conchiglie, elementi di pietra, di madreperla e di argilla) preventivamente spianato è stato ritagliato e scontornato per creare le varie immagini.
Il più antico pavimento in mosaico attualmente conosciuto risale all’VIII secolo a.C. se si considerano gli esemplari di Gordion (Asia Minore), ma anche questa opera non contiene tessere musive ma ciottoli di diverso colore accostati in modo tale da ottenere innumerevoli motivi geometrici.
I mosaici della Basilica di San Marco a Venezia con la loro estensione di circa 8400 metri quadri, pavimento sectile compreso, sono sicuramente l’opera musiva più estesa in Europa in un unico manufatto.
Nell’Ottocento il mosaico risorge a Venezia con la rinascita delle vetrerie di Murano, che producono paste vitree per tessere musive di grande qualità, come quelle medievali, tali da consentire il continuo lavoro di reintegrazione dei mosaici veneziani ed anche quelle di altre regioni che importano da Venezia materiale per mosaico.
Fino alla metà del Novecento a Venezia esistevano circa una ventina di laboratori di artisti artigiani musivi che via via come per altre attività artigiane in Città si sono ridotte forse a poche unità.

Daniela Scurtulescu si è laureata nel 2008 alla Università d’Ovest di Timişoara, Facoltà di Design e Arti, Dipartimento di Pittura, gruppo professor Carol David. Nel 2008-2010 ottiene presso la stessa università il master su “Fonti di immagine e le risorse della pittura contemporanea”.
Tra il 2011-2012, a Roma viene attratta dall’arte musiva e partecipa a un corso con i maestri mosaicisti Gianfranco Romani e Alba Cioci, dove apprende il metodo indiretto.
Attualmente ha una borsa di studio per la ricerca e per la formazione post-laurea "Nicolae Iorga" dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, grazie alla quale porterà a compimento il proprio progetto artistico dal titolo Mosaici di Ravenna e Venezia fondamento della pittura contemporanea.
Nel 2018 a Venezia frequenta il corso di Mosaico organizzato dalla Associazione Culturale Italia – Grecia e tenuto dal Maestro e restauratore mosaicista Giovanni Cucco, ove apprende la tecnica diretta, e realizza la sua opera “Acanthus”, che viene esposta presso la prestigiosa mostra Spazi Aperti dell'Accademia di Romania a Roma.

La mostra è organizzata dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia in partenariato con l’Associazione Culturale Italia – Grecia e potrà essere visitata fino al 15 ottobre 2018 presso la Piccola Galleria dell’Istituto sita in Cannaregio 2212 – 30121 Venezia.