Morden Gore – Cancelli non confini

Informazioni Evento

Luogo
PIAZZA GIUSEPPE GARIBALDI
Piazza Giuseppe Garibaldi , Macerata, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/08/2015

ore 18

Artisti
Morden Gore
Curatori
Veronica Vitali
Generi
arte contemporanea, personale
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Il progetto artistico prende vita conseguentemente all’opera di restauro dei Cancelli storici di Piazza dell’Annessione.

Comunicato stampa

Il progetto artistico prende vita conseguentemente all'opera di restauro dei Cancelli storici di Piazza dell'Annessione. È dall'importanza storica di questo monumento che origina necessariamente l'esigenza di rivalutare un'area della città sotterranea e, dunque, più contemporanea. Non a caso la scelta ricade proprio sulla Street Art, capace di innescare un'inedita connessione fra arte e territorio, nonché di cogliere l'essenza dell'urbanità attuale.
Cancelli, non confini nasce come intervento di riqualificazione del sottopassaggio pedonale che collega Piazza dell'Annessione, e i suoi storici Cancelli, alle zone limitrofe, ricreando un'area piacevole e luminosa agli occhi dei passanti.
Non si è più al cospetto di gigantesche raffigurazioni o dei graffiti tipici dei writers, ma si è immersi in un giallo intenso in cui quattro enormi frasi fluttuano sospese in lunghi corridoi, apparentemente senza fine. E quattro sono gli idiomi che esprimono lo stesso concetto: l'italiano, l'inglese, lo spagnolo e il cinese per affermare che i cancelli di una città non sono barriere o delimitazioni che circoscrivono un luogo, bensì strutture aperte a chiunque voglia vivere una città nel rispetto e nell'unione come esseri umani di un unico Paese.
Interessante è l'aspetto ludico che quest'opera mostra: ad un primo sguardo appaiono lettere distorte, prive di logica e proporzione, disarmoniche nel complesso visivo. Tuttavia solamente da un unico punto di fuga diviene possibile scoprire l'intera frase e coglierne il senso velato. Una sorta di anamorfosi ottica che il passante è invitato ad individuare e fotografare.
La locuzione “Cancelli, non confini” racchiude in sé un certo senso di immediatezza, sia per la sua semplicità comunicativa, sia per il significato pungente e ironico che esprime. La scelta delle lingue non è casuale, diviene emblematica degli avvenimenti odierni, è una chiara testimonianza della necessità di cambiamento culturale e di una maggiore integrazione sociale.
Macerata diviene portatrice di queste esigenze, culla di un progetto artistico che ha ragion d'essere nell'interpretazione del territorio e del relativo contesto storico con l'intento di offrire al pubblico cittadino un'immagine della città tutt'altro che statica, ma viva e culturalmente in fermento.