Morden Gore – Cancelli non confini
Il progetto artistico prende vita conseguentemente all'opera di restauro dei Cancelli storici di Piazza dell'Annessione.
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Informazioni
- Luogo: PIAZZA GIUSEPPE GARIBALDI
- Indirizzo: Piazza Giuseppe Garibaldi - Macerata - Marche
- Quando: dal 08/08/2015 - al 31/12/2015
- Vernissage: 08/08/2015 ore 18
- Autori: Morden Gore
- Curatori: Veronica Vitali
- Generi: arte contemporanea, personale
Comunicato stampa
Il progetto artistico prende vita conseguentemente all'opera di restauro dei Cancelli storici di Piazza dell'Annessione. È dall'importanza storica di questo monumento che origina necessariamente l'esigenza di rivalutare un'area della città sotterranea e, dunque, più contemporanea. Non a caso la scelta ricade proprio sulla Street Art, capace di innescare un'inedita connessione fra arte e territorio, nonché di cogliere l'essenza dell'urbanità attuale.
Cancelli, non confini nasce come intervento di riqualificazione del sottopassaggio pedonale che collega Piazza dell'Annessione, e i suoi storici Cancelli, alle zone limitrofe, ricreando un'area piacevole e luminosa agli occhi dei passanti
Non si è più al cospetto di gigantesche raffigurazioni o dei graffiti tipici dei writers, ma si è immersi in un giallo intenso in cui quattro enormi frasi fluttuano sospese in lunghi corridoi, apparentemente senza fine. E quattro sono gli idiomi che esprimono lo stesso concetto: l'italiano, l'inglese, lo spagnolo e il cinese per affermare che i cancelli di una città non sono barriere o delimitazioni che circoscrivono un luogo, bensì strutture aperte a chiunque voglia vivere una città nel rispetto e nell'unione come esseri umani di un unico Paese.
Interessante è l'aspetto ludico che quest'opera mostra: ad un primo sguardo appaiono lettere distorte, prive di logica e proporzione, disarmoniche nel complesso visivo. Tuttavia solamente da un unico punto di fuga diviene possibile scoprire l'intera frase e coglierne il senso velato. Una sorta di anamorfosi ottica che il passante è invitato ad individuare e fotografare.
La locuzione “Cancelli, non confini” racchiude in sé un certo senso di immediatezza, sia per la sua semplicità comunicativa, sia per il significato pungente e ironico che esprime. La scelta delle lingue non è casuale, diviene emblematica degli avvenimenti odierni, è una chiara testimonianza della necessità di cambiamento culturale e di una maggiore integrazione sociale.
Macerata diviene portatrice di queste esigenze, culla di un progetto artistico che ha ragion d'essere nell'interpretazione del territorio e del relativo contesto storico con l'intento di offrire al pubblico cittadino un'immagine della città tutt'altro che statica, ma viva e culturalmente in fermento.
