Monica Mazzone / Marta Ravasi – Regular Dreams

  • LA RADA

Informazioni Evento

Luogo
LA RADA
Via alla Morettina 2 secondo piano della Centrale Swisscom, Locarno, Italia
Date
Dal al

Si tratta della prima esposizione svizzera per entrambe le artiste e sarà visibile fino al primo maggio dal giovedì al sabato dalle 14 alle 19, con ingresso libero, e su appuntamento tutti i giorni, anche festivi, in via della Morettina 2, a Locarno. Apertura speciale anche i pomeriggi di Pasqua, lunedì di Pasqua e primo maggio.
Per informazioni e appuntamenti: [email protected] | +41 76 4391866 | +39 320 4866373.

Vernissage
30/03/2019

ore 18

Artisti
Monica Mazzone, Marta Ravasi
Curatori
Valentina Negri
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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La rada, spazio indipendente di Locarno, aprirà Regular Dreams, esposizione che ospita i lavori di Monica Mazzone e Marta Ravasi, curata da Valentina Negri.

Comunicato stampa

“Modern art, suffering from a permanet tendency to the constructive, an obsession with objectivity, stand isolated and powerless in a society which seems bent
on its own destruction” (John Reed Club, 1932)

La rada, spazio indipendente di Locarno, sabato 30 marzo alle 18 aprirà Regular Dreams, esposizione che ospita i lavori di Monica Mazzone e Marta Ravasi, curata da Valentina Negri.

Regular Dreams è stata pensata come dialogo tra i linguaggi delle produzioni delle due artiste, dove la geometria e la razionalità di Monica si confronta con la ricerca pittorica emotiva di Marta.
L’apparente disparità e diversità tra le produzioni sono sottese al tentativo ossessivo di ricerca della perfezione e della trasposizione materiale delle idee (tormentate) che accompagnano le artiste nella vita quotidiana.

Il lavoro di Monica Mazzone è frutto della ricerca che lei stessa conduce a partire dall’analisi della geometria e dalle regole che la governano; il fine è quello di traslare visivamente il pensiero che unisce spazio e opera sotto una sola identità, in un processo geometrico con delle regole precise, nella segreta aspirazione di creare una sorta di linguaggio visivo universale. L’applicazione di questo processo è esteso anche alle emozioni: Monica tenta di razionalizzarle e renderle comunicabili, dando così forma alla connessione fra sé stessa e lo spazio in cui si trova.
I risultati si materializzano, dunque, in sculture di alluminio dalle linee definite e armoniche che giocano sui dualismi pieno-vuoto, pesante-leggero; in certi casi sono accompagnate da pitture, superando e fondendo l'idea di scultura e pittura, bidimensionalità e tridimensionalità, dove - secondo Monica - “L'umanità trova la sua centralità in discipline come la matematica e la geometria, erroneamente ritenute spersonalizzanti”.

Per Marta Ravasi il punto di partenza è un'immagine figurativa che viene da lei manipolata nel tentativo di comprenderla e impossessarsene, occultandola e restituendola a chi guarda in una natura diversa.
Il flusso immaginativo emerge da oggetti ed eventi del tutto casuali, che esercitano su Marta un’ossessione che diviene necessità di rappresentazione; la trattengono e la respingono allo stesso tempo e la relazione con la pittura diventa un’esigenza espressa attraverso un tratto leggero e per certi versi effimero ma denso di significato, un processo definito da Marta come “portare avanti un flusso, far maturare qualcosa, è una serie di conseguenze mentali e fisiche. È il risultato di scelte imprevedibili”.
I colori si sovrappongono e si miscelano su vari livelli, creando cromatismi complessi dal carattere malinconico, difficili da ricreare e le tele suggeriscono sensazioni che oscillano tra l’intimità e il distacco.

Si tratta della prima esposizione svizzera per entrambe le artiste e sarà visibile fino al primo maggio dal giovedì al sabato dalle 14 alle 19, con ingresso libero, e su appuntamento tutti i giorni, anche festivi, in via della Morettina 2, a Locarno. Apertura speciale anche i pomeriggi di Pasqua, lunedì di Pasqua e primo maggio.
Per informazioni e appuntamenti: [email protected] | +41 76 4391866 | +39 320 4866373.
Monica Mazzone. Nata a Milano nel 1984, vive e lavora tra Milano e New York.
Ha esposto in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero, tra cui: NARS Foundation e The Border New York, Studio Maraniello Milano, Palazzo Reale Milano, MARS Milano, Merkur Gallery Istanbul, Galleria Giuseppe Pero Milano, Fabbrica del Vapore Milano, Fondazione Bandera Busto Arsizio, Satzyor Gallery Budapest, Museo Arte Contemporanea Lissone. Monica ha inoltre al suo attivo progetti curatoriali ed è membro attivo della redazione della rivista d’arte “E IL TOPO”.

Marta Ravasi. Nata a Lecco nel 1987, vive e lavora a Locarno.
Ha studiato pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e ha conseguito un MA in Fine Arts presso UAL, al Wimbledon College of Arts di Londra. Tra i suoi progetti la mostra personale: Violette di Marte, Fanta Spazio, Milano, 2017; finalista al Menabrea Art Prize, 7th Edition, Roma, 2018; la pubblicazione Paradise Parade – In my computer, Photodump, Link Editions, 2016