Mireille Baltar – L’Année du chien
Torna allo Studio d’Arte Interno l’artista francese Mireille Baltar che presenta per l’occasione oltre a un importante nucleo di 14 incisioni, tecnica per la quale è famosa nel mondo, anche circa quaranta ceramiche inedite.
Comunicato stampa
Torna allo Studio d’Arte Interno l’artista francese Mireille Baltar che presenta per l’occasione oltre a un importante nucleo di 14 incisioni, tecnica per la quale è famosa nel mondo, anche circa quaranta ceramiche inedite.
Nelle sale della galleria un allestimento suggestivo ci fa passare dalle grandi incisioni su cartone incorniciate, provenienti dal Musée du dessin et de l’estampe originale di Gravelines che ha da poco chiuso una sua mostra monografica, alle tavolette di ceramica incise e dipinte che, senza tradire lo stile onirico e inconfondibile di Baltar, tracciano un percorso emotivo sulla parete della galleria.
Nell’oroscopo cinese il cane simboleggia, intelligenza, sensibilità e lealtà, caratteristiche che distinguono anche i personaggi delle opere dell’artista, giovani donne dagli occhi brillanti, animali gentili, strani esseri metà uomini e metà animali allo stesso tempo ambigui e rassicuranti.
“Se si sorvola l’opera di Mireille Baltar – scrive Jacques Chatain – saltano subito all’occhio la sua profonda coerenza, la sua continua evoluzione e il suo personalissimo mondo”. Baltar si muove
sapientemente in un universo che solo apparentemente si rifà a quello delle favole: gli animali, il suo tratto e le ambientazioni tracciano in realtà un racconto più complesso insieme sentimentale e inquietante.
“Le sue immagini sono ancorate alla realtà e alle relazioni umane – spiega Virginie Caudron – ma, nello stesso tempo, trattando di sentimenti, si allontanano da una rappresentazione razionale, conforme alla ragione”. È l’inconscio a venire a galla nei suoi lavori e a fare riemergere ricordi, sensazioni e desideri che ci avvicinano all’artista e che ci fanno amare profondamente le sue storie.
Mireille Baltar è nata nel 1942 e si è formata come artista a Toulon dove ha studiato Beaux-Arts e filosofia. Determinanti per la sua crescita furono gli incontri con Friedlaender e Jacques Frélaut nel corso degli anni Settanta. Pittrice e disegnatrice, ha scelto negli anni come suo mezzo espressivo privilegiato l’incisione, materia che insegna al Paris Ateliers. A partire dal 1991 Mireille Baltar ha anche lavorato come illustratrice con Mardouk (testi di Jacques Chatain), realizzando 12 incisioni di cui 5 acquerellate.
Dal 1970 ad oggi ha esposto in Francia, Germania, Inghilterra e in Canada. Alcune sue opere fanno parte della collezione permanente del Centre Pompidou, della Bibliothèque nationale de France (Cabinet des estampes) e del Fond national d’art contemporain.
Nel 2017, il prestigioso Musée du dessin et de l’estampe originale a Gravelines, in Francia, le ha dedicato un’importante mostra monografica, esponendo una cinquantina di sue incisioni.
Da circa due anni Mireille Baltar si confronta anche con la ceramica, indagando il suo mondo onirico e inimitabile attraverso questo supporto inedito.
Chiara Pilati