Mino Rosi – Attraverso il Novecento

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DEI PRIORI
Piazza Dei Priori , Volterra, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
18/06/2011

ore 17.30

Biglietti

Biglietto intero 5 euro Biglietto ridotto: 4 euro

Patrocini

Promossa dal Comitato Esposizioni 2011 composto da: Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Consorzio Turistico Volterra Valdicecina Valdera.

Artisti
Giorgio Morandi, Afro Basaldella, Renato Guttuso, Filippo De Pisis, Mino Rosi, Ardengo Soffici, Ottone Rosai, Lorenzo Viani, Carlo Carrà, Aligi Sassu, Giovanni Fattori
Curatori
Nicola Micieli
Uffici stampa
ILOGO
Generi
arte contemporanea, personale, collettiva, disegno e grafica, arte moderna

La mostra “Attraverso il Novecento. Mino Rosi: l’artista e la collezione da Fattori a Morandi” intende presentare al pubblico un’inusuale panoramica dell’arte del Novecento, vista attraverso le passioni e le opere di Mino Rosi (Volterra 9 giugno 1913 – Siena 17 maggio 1995), raffinato collezionista e equilibrato pittore dall’instancabile vena poetica.

Comunicato stampa

Da sabato 18 giugno – vernissage alle ore 10.30 - al 9 ottobre 2011, le sale del Palazzo dei Priori di Volterra (Pisa), ospitano la mostra “Attraverso il Novecento. Mino Rosi: l’artista e la collezione da Fattori a Morandi” curata da Nicola Micieli e promossa dal Comitato Esposizioni 2011 composto dal Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e Consorzio Turistico Volterra, Valdicecina Valdera. Una esposizione che intende presentare al pubblico un’inusuale panoramica dell’arte del Novecento, vista attraverso le passioni e le opere di Mino Rosi (Volterra 9 giugno 1913 – Siena 17 maggio 1995), raffinato collezionista e equilibrato pittore dall’instancabile vena poetica. La sua polivalente personalità offre l’occasione di delineare un quadro esauriente dei numerosi interessi artistici e culturali che hanno contrassegnato il contesto artistico toscano e italiano del Novecento, in particolare nel trentennio che va dagli anni Venti alla fine degli anni Cinquanta. L’artista Rosi, curioso di tutte le tecniche e attivo nei diversi settori della ricerca e dell’applicazione artistica (dal disegno all’incisione, dall’acquarello all’olio al pastello, dalla ceramica alla vetrata al mosaico), è stato anche un importante e attivo animatore artistico e culturale, svolgendo un ruolo fondamentale specialmente a Pisa e in Toscana nel trentennio ricordato. Nella sua storia di artista non è davvero possibile scindere il ragionamento sulle opere con quello sulle frequentazioni artistiche e le intraprese culturali, inclusa la componente collezionistica che è parte cospicua della raccolta “Mino e Giovanni Rosi” donata alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra ed oggi nucleo centrale della mostra. Il percorso espositivo presenta i nuclei cronologicamente scanditi delle sue opere esponibili (incisioni, disegni, dipinti, acquarelli, pastelli e piccoli mosaici) e le opere del Novecento toscano e italiano incluse nella collezione e in prestito da altri enti toscani, essendo la stragrande maggioranza di queste legate a un rapporto personale di Rosi con gli artisti, uno scambio, una frequentazione, una situazione di gruppo condivisa. Nello specifico le opere del Rosi collezionista e connoisseur d’arte comprendono dipinti, disegni, incisioni e sculture di artisti toscani e italiani, attivi nella prima metà del Novecento: Soffici, Rosai, Viani, Viviani, Bartolini, Mirko e Afro Basaldella, Carrà, De Pisis, Guttuso, Mafai, Morandi e Sassu, solo per fare alcuni dei tanti nomi presenti. Inoltre, per meglio comprendere le radici culturali e artistiche da cui è nata la passione di Rosi per l’arte, una piccola sezione sarà dedicata all’arte della fine dell’Ottocento e degli inizi del Novecento, che più si è rivelata significativa per Mino Rosi, partendo da album, disegni, incisioni e dipinti di Giovanni Fattori fino ad arrivare ai dipinti di Luigi e Francesco Gioli. Infine si proporrà una piccola, ma estremamente qualificata, rappresentanza delle opere d’arte antica raccolte da Rosi con estremo gusto, esponendo dipinti e disegni, ad oggi sconosciuti al grande pubblico, di artisti come Solimena, Cambiaso, Bernini, Pontormo e Salviati.