Milano Design Film Festival 2015
Torna l’appuntamento con l’architettura e il design sul grande schermo. La lente d’ingrandimento quest’anno è focalizzata sull’attualità, la sperimentazione e le trasformazioni epocali delle città e del territorio.
Comunicato stampa
TERZA EDIZIONE DI MILANO DESIGN FILM FESTIVAL.
LA VITA NEL PROGETTO.
To create, one must first question everything.
Eileen Gray
Dal 15 al 18 ottobre all'Anteo spazioCinema, torna l'appuntamento con l’architettura e il design sul grande schermo. La lente d’ingrandimento quest’anno è focalizzata sull’attualità, la sperimentazione e le trasformazioni epocali delle città e del territorio. Dagli sviluppi urbanistici in atto in Cina alle nuove colonizzazioni edilizie, dai modi di vivere sostenibile agli sconfinamenti della progettualità: la selezione degli oltre settanta documentari ha puntato sulla produzione cinematografica più recente. Non mancano gli omaggi alle indelebili figure del passato – Gio Ponti, Le Corbusier, Carlo Mollino, Alvar Aalto alcuni dei nomi – ancora attive nel nostro DNA progettuale.
Ed è proprio un omaggio ad aprire i quattro giorni del festival con la rilettura di una grande protagonista del Novecento: l’irlandese Eileen Gray, architetto e designer capace di sovvertire le regole sociali e progettuali con determinazione e sentimento creativo. The price of desire (Irlanda, 2014) di Mary McGuckian – première italiana, introdotta dalla regista per le proiezioni del 15 e 16 ottobre – non solo documenta l'iter progettuale della villa E1027 della talentuosa Gray, ma ci svela i retroscena e le dinamiche dei complessi rapporti con i vicini Jean Badovici, Le Corbusier e Charlotte Perriand. Attraverso la ricostruzione della regista si viene in contatto con la sua vita più privata e meno nota: il rapporto con la sua memoria, la sua fragilità, la propria femminilità e la malattia, che la porterà alla completa cecità. Ad approfondire la complessa figura della Gray, in programma anche il documentario Gray matters (Italia/Stati Uniti, 2014) di Marco Orsini, che ne ripercorre tutte le tappe della vita professionale. A sostegno della serata inaugurale Irlanda Expo Milano 2015 porta il proprio contributo e presenza.
“La scelta di aprire con The price of desire risponde a un duplice motivo. Innanzitutto per la sua attualità: la fine dei lavori di ristrutturazione della villa E1027 a Cap Martin Roquebrune in Costa Azzurra, che l’ha finalmente restituita al pubblico, ha coinciso con la realizzazione del film. Ma, anche perché Mary McGuckian ha saputo mettere in luce con una cura estetica tanto filologica quanto atemporale la difficoltà tutta femminile di confrontarsi con un mondo prevalentemente maschile spesso ostile e distante. Una storia secondo noi molto attuale.” Affermano Antonella Dedini e Silvia Robertazzi curatrici del festival con Porzia Bergamasco.
La contemporaneità attraversa tutta la programmazione di MDFF 2015. Di grande attualità sono anche Andermatt: Global Village (Svizzera, 2015) di Leonidas Bieri, Double Happiness (Austria/Cina, 2015) di Ella Raidel e Estate, a Reverie (Regno Unito, 2015) di Andrea Luka Zimmerman: tre mondi a confronto – Svizzera, Cina e Regno Unito – rivelano sogni, disincanti, illusioni e cancellazioni della memoria dei singoli e delle collettività.
L’attenzione all’uso del video come nuovo media culturale – intorno alla quale il festival dedica una Tavola rotonda la mattina di venerdì 16 dal titolo I nuovi linguaggi della comunicazione (3 crediti formativi per i giornalisti iscritti all’Albo) (allegato 1) – attraversa il programma con diversi esempi: dal precursore del time-lapse Organism (Stati Uniti, 1975) di Hilary Harris, al viaggio di ispirazione dadaista sulla progettualità di Adolf Loos The man with modern nerves (Austria/Lussumburgo, 1988) di Bady Minck e Stefan Stratil del 1988 fino al racconto epico restituito con un magistrale uso della macchina da presa tra realtà e immaginario di Le Saphir de St. Louis (Spagna/Francia, 2015) di José Luis Guerin.
Come per la passata edizione, MDFF propone una curatela extra territoriale per approfondire un tema specifico. Guest curator 2015 è Maria Luisa Frisa – Direttore del Corso di laurea in Design della moda e Arti multimediali dell'Università IUAV di Venezia – che per il festival presenta Modarama: Lo schermo della moda. “Ho selezionato nove film che esplorano gli immaginari che la moda è capace di mobilitare per raccontarsi e che allo stesso tempo narrano l'evoluzione delle forme progettuali e delle figure che animano questa disciplina. Si parte dal modernismo della tuta di Thayaht” – esaltata dallo stessto Thayaht e raccontata in un raro documento degli anni Venti in programma con il supporto di Vionnet come Film Partner – “per poi attraversare l'universo del tessile italiano con un singolare documentario di Antonioni. Poi le psichedelie anni Sessanta con la Polly Maggoo di William Klein; passando attraverso l’utopia dell’abito e dell’abitare di Superstudio per arrivare alla contemporaneità disegnata dall'immaginazione dei protagonisti dell'oggi: la realtà distopica messa in scena da Hussein Chalayan, le visioni di Prada, e ancora di Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli per Valentino con l’artista Giosetta Fioroni, universi della moda per i quali il rapporto con l'arte e le sue poetiche sono un potentissimo dispositivo dell'ispirazione; e infine la celebrazione della carismatica figura del direttore creativo con Raf Simons che affronta la sua prima sfilata per Dior”.
Confermati il patrocinio e il supporto del Comune di Milano che per la terza edizione sostiene concretamente il progetto, includendo il festival a pieno titolo nella programmazione culturale milanese. “Il Comune” scrive il sindaco Giuliano Pisapia nell'introduzione del catalogo MDFF 2015, “ha scelto di patrocinare e sostenere questo festival unico, che interpreta e rilancia la creatività milanese”. Anche Cristina Tajani, Assessore allo Sviluppo economico, Moda e Design del Comune di Milano sottolinea che “MDFF è una manifestazione che anno dopo anno si conferma un appuntamento importante per Milano, permettendo di far conoscere al grande pubblico l’esistenza di una continuità espressiva tra mondo del design, dell'architettura e della creatività e proponendo nuovi linguaggi narrativi. Oggi, grazie a Expo, la città è più internazionale e la sua apertura al mondo si riflette anche nella multiculturalità del festival, che permette ai giovani registi milanesi di confrontarsi con ciò che c’è di più innovativo nei processi e nelle modalità comunicative della moda, del design e dell’architettura”.
La terza edizione di Milano Design Film Festival trova ancora il supporto come Title Sponsor di IVM Group, azienda leader nella produzioni di vernici innovative per legno e polimeri. Una proficua collaborazione che ha permesso al festival di crescere e rafforzare la sua funzione di piattaforma di diffusione culturale.
Media Partner del festival è quest’anno Mediamond, la concessionaria di pubblicità delle testate stampa e digitali di Mediaset e Mondadori, la quale, proprio attraverso il suo network di brand e mezzi, amplifica la promozione dell’evento.
Tre i Festival Sponsor: Flos, Molteni&C e Samsung.
Proseguendo l’iter intrapreso nella passata edizione, Flos patrocina la proiezione del documentario di Elia Romanelli, L’anima segreta delle cose (Italia, 2014) su Tobia Scarpa e per l’occasione, contestualmente ai giorni del festival, dedica all’architetto una mostra personale nel suggestivo Flos Professional Space di Corso Monforte 15. Molteni&C sceglie il palcoscenico di MDFF per la première Amare Gio Ponti (Italia, 2015) di Francesca Molteni facendosi promotore di un progetto inedito che parallelamente alle riedizioni dell’azienda celebra la figura del grande architetto milanese.
Quest’anno si aggiunge ai supporter Samsung che – insieme a Icon Design – sostiene la proiezione del primo lungometraggio del regista svizzero Leonidas Bieri, Andermatt. Global Village. Il 27 ottobre al Samsung District prosegue la collaborazione con MDFF con una serata dedicata che proporrà un titolo tra i più acclamati del festival.
Per la prima volta nella compagine di MDFF entrano come Film Partner Artek con lo storico documentario di Ywe Jalander Alvar Aalto. Technology and Nature (Finlandia, 1987) dove si racconta l’anticipatrice visione organica del progettista finlandese. B&B Italia ha prodotto per l'occasione B&B Italia. La poesia nella forma. Quando il design incontra l’industria di 3D Produzioni che documenta la storia dell'azienda, soffermandosi sul valore creativo e produttivo del proprio patrimonio. Cassina in occasione dei cinquant’anni della Collezione LC, celebra le icone di Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, con il film di Valeria Parisi e Didi Gnocchi Le Corbusier 50. Storia di incontri che hanno rivoluzionato il design, ripercorrendone storia e innovazione. Marazzi, già supporter delle passate edizioni, affianca la proiezione di The W.I.N.D. House di UNStudio Architects (regia di A.P. Komen, Karen Murph, Olanda, 2015) immergendo lo spettatore nel dialogo tra committente e architetto. Riconfermata anche la partecipazione di Domus che presenta State of Design: un video che raccoglie una serie d’interviste fatte ai maggiori progettisti della scena contemporanea, molti dei quali scoperti dalla stessa testata, che rispondono alla domanda che cosa è il design?
Anche quest’anno si riconferma la collaborazione con l’Accademia di Architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana, con l’incontro organizzato da Marco Müller e Marco della Torre, durante il quale presenteranno i lavori realizzati dagli studenti dell’ultimo anno accademico insieme ai registi Ila Bêka & Louise Lemoine durante il workshop Filmare l’architettura. “Il punto di partenza di ogni film di architettura davvero utile: esplorare nel tempo uno spazio volumetrico, farne l’esperienza per meglio comprenderlo, leggendone il progetto architettonico attraverso il film.” spiega Marco Müller, titolare della Cattedra di Stili e Tecniche del cinema.
Altro progetto di respiro internazionale è Cycling Cities Tour ideato da Jord den Hollander: sei città internazionali a confronto raccontate attraverso un percorso in bicicletta. Il video sul circuito milanese realizzato con il supporto di Clear Channel e MDFF. L’installazione della proiezione simultanea dei sei video realizzati finora, resa possibile grazie al contributo di Domus, Biomega e 100x100 Design, sarà ospitata nello SpazioDomus. (Allegato 3)
ATM e Brera Design District sono due Institutional Partner che – in sinergia con MDFF – hanno sostenuto la copertura media in città.
Tra i Service Partner 100x100 Design, Bazzea, Chocolat, Maspes, Quaranta6, Ultrafragola Channel, Vitra partecipano a rendere ancora più confortevole e funzionale l’ospitalità all’Anteo spazioCinema.
Rinnovate le collaborazioni degli studenti del SAE Institute Milano e dell’Istituto Italiano di Fotografia che documenteranno con le immagini, i video e le interviste – attraverso i canali istituzionali di MDFF – tutto quello che accadrà nelle giornate del festival.
L'allestimento degli spazi che ospiteranno il festival all'Anteo spazioCinema viene affidato, anche per questa terza edizione, all'architetto Franz Siccardi.
Dopo l’Ordine degli Architetti, P.P.C. della Provincia di Milano anche l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha riconosciuto il valore didattico del programma di MDFF come aggiornamento per i professionisti iscritti all’Albo, con l’attribuzione dei crediti previsti dal decreto ministeriale DPR 137/2012.
A chiusura del festival due eventi in programma per la domenica 18: il debutto del cortometraggio Non solo pop corn di Max Rommel (Italia, 2015), vincitore del Short Film MDFF Award 2014 dal tema Milano. I luoghi dove mangiamo e sostenuto da Alessi, 3D Produzioni e MiCue Milano Design/MDFF e la performance olfattiva di Nasomatto durante la proiezione di The Nose - Searching for Blamage di Paul Rigter.
Tre eventi collaterali scalderanno l’attesa dell’inaugurazione. (Allegato 2)
7 ottobre. Live streaming dell’opening di Architectuur Film Festival Rotterdam con il film Concrete love. The Böhm Family di Maurizius Staerkle-Drux. All’Anteo spazioCinema.
8 ottobre. Per Water Design anteprima della proiezione London Afloat di Gloria Aura Bortolini. Al Castello Sforzesco.
9 ottobre. Durante il MiArch un omaggio al regista Harun Farocki (1944-2014) con la pellicola dedicata a Saurebruch Hutton Architects. Patio di Architettura / edificio 11 del Politecnico di Milano.