Max Papeschi’s Freak Show

Informazioni Evento

Luogo
POLITECNICO DI TORINO- II FACOLTA' DI ARCHITETTURA - CASTELLO DEL VALENTINO
Viale Pier Andrea Mattioli 39, Torino, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 20.00

Vernissage
03/04/2013

ore 19

Contatti
Email: sd.architettura@polito.it
Sito web: http://www.maxpapeschiatorino.it/gallery
Artisti
Max Papeschi
Curatori
Telemaco Rendine, Caterina Musazzi
Generi
arte contemporanea, personale
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In una delle più belle residenze d’epoca di Torino e d’Europa, simbolo di storia e tradizione, si ripercorre l’arte eclettica dell’artista milanese attraverso tutti i suoi momenti tematici e formali più significativi.

Comunicato stampa

“Il circo è una specie di specchio in cui la cultura si riflette,
condensata e allo stesso tempo trascesa."
Paul Boussiac

Mercoledì 3 aprile 2013, alle ore 19, la Sala delle Colonne del Castello del Valentino di Torino apre le porte al “Max Papeschi’s Freak Show” una mostra antologica dell’artista, che svela la sua produzione degli ultimi quattro anni.

Forte di una carriera come regista teatrale e cinematografico, Papeschi mette in scena un vero e proprio "circo": un provocatorio spettacolo fatto di personaggi irriverenti, alterazioni simboliche e maschere mediatiche. Come artista figurativo il suo approccio con l’Art-World è stato d’immediato successo sia di pubblico che di critica, nazionale e internazionale. Le opere mostrano, attraverso uno stile politically scorrect, diretto e graffiante, una società globalizzata e consumista rivelandone le contraddizioni in maniera ironicamente realistica e scardinando la cultura di massa e le sue icone.

Fino al 15 aprile, in una delle più belle residenze d'epoca di Torino e d'Europa, simbolo di storia e tradizione, si ripercorre l'arte eclettica dell'artista milanese attraverso tutti i suoi momenti tematici e formali più significativi.

"Si alza il sipario su una produzione quadriennale, a partire dai primissimi lavori shock come Topolino Nazista e Ronald McDonald Macellaio passando per la serie di fotografie storiche in bianco e nero, rivisitate dall’artista, e quella dei Life, dove le immagini dei fatti che hanno cambiato il mondo nel secolo passato si susseguono incorniciate nelle copertine dell’autorevole rivista, per arrivare agli ultimissimi lavori, fotocollage in cui l’artista combina il corpo di figure di spicco che governano la Terra con volti di neonati bizzosi. Una provocazione che tende a puntare il dito contro l’ovvia incapacità dei leader mondiali di affrontare le questioni più complesse e vitali del globo, che ogni giorno, tristemente, ci dimostrano.
Con la sua prima mostra in terra polacca e l’enorme manifesto esposto nel centro di Poznan che ostentava una Minnie nuda con alle spalle una svastica, e che rovesciava in modo carnevalesco lo spettacolo dell’orrore diventato prodotto da pay per view, la stampa mondiale diede il via a un vero e proprio dibattito senza vincitori, tra schieramenti contrari e sostenitori accaniti. Ma soprattutto, in quel 2010 Papeschi dissotterrò nelle coscienze un passato indegno di questo nome, poiché troppo vicino e ardente, ed evocò una storia che il boom economico seguente cercò di coprire con l’abbondanza, il consumo, gli happy ending. Il packaging seducente venne piazzato al posto della morale, spazzando via la riflessione critica dalla mente della grande massa, ammaliata da pubblicità, prodotti nuovi e televisione, che soffocarono le domande e la memoria attraverso l’acquisto bulimico. La cultura ha cominciato in quel periodo la sua trasformazione in brand, la dittatura del prodotto ha ridotto il genere umano “senza la voce, oltre che senza gli occhi e senza i gesti”, cioè un popolo morto.
Il colorato circo di Papeschi è un “momento dell’assurdo”, possiede un linguaggio proprio, che sebbene si serva degli elementi della cultura contestuale, non manca di trasformarne il significato, di utilizzarli in modo nuovo, si impone come un sistema di comunicazione e significazione autonomo, utilizzando il suo palco per mettere in scena la realtà attuale: le maschere articolate dall’artista sono l’innaturale specchio della nostra storia, filtrata dalla dittatura delle immagini". (Clarissa Tempestini)

Max Papeschi's Freak Show
Dal 3 al 15 aprile 2012
orario: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 20.00
presso il Castello del Valentino - Sala delle Colonne (Viale Mattioli 39 ,Torino)
www.maxpapeschiatorino.it

La mostra è resa possibile grazie a:

Fondazione Artèvision
La Fondazione ha come mission la valorizzazione e divulgazione della Fotografia e delle arti visive, promuovere l’organizzazione e la gestione di progetti che ne favoriscano la conoscenza, lo sviluppo e lo scambio, progetta e realizza mostre espositive.
www.artevision.it

Caterina Musazzi è curatrice ideatrice e fondatrice dell’Associazione Culturale RenTHeArt© www.rentheart.com “affitta l’arte con il cuore”, con la quale dal 2007 porta avanti numerosi progetti artistici, culturali e sociali a Torino, sua città natale.
www.rentheart.com

Sponsor tecnici

Agrimontana
Agrimontana, fondata nel 1972 a Borgo San Dalmazzo nel cuneese, è l’azienda italiana leader di qualità nella trasformazione della frutta: dalle confetture alla frutta candita, dalle violette glassate ai marroni.
www.agrimontana.it

BIB’S
Negozio di abbigliamento fondato da Gin e Giuli Musazzi nel 1968 nel cuore di Torino in via Roma.
Da sempre all’avanguardia per i "giovani torinesi”. Si ricordano i mitici stivali “Camperos” i jeans a vita alta e i minipull.
www.bibstorino.it

Cà Marcello
Ca’ Marcello fu costruita nella seconda metà del 1500 dalla nobile famiglia veneziana dei Marcello. Nel grande parco, ricco di decine di essenze secolari, si trovano una torre colombaia, una peschiera e numerose statue a tema classico, allegorico e grottesco. L'arredamento totalmente originale e varie opere d'arte arricchiscono tutti gli ambienti interni.
www.camarcello.it

Domori
Domori produce e vende un’ampia gamma di cioccolato gourmet, destinato all’impiego per la pasticceria nell’alta ristorazione e alla vendita al dettaglio in negozi specializzati selezionati. Nata nel 1994, Domori ha sede a None, alle porte di Torino. Dal 2006, fa parte del Gruppo illy SpA.
www.domori.com

Maledetta Cartuccia
Attiva dal 2002, Maledetta Cartuccia distribuisce tramite internet cartucce, kit di ricarica e toner per stampanti.
www.maledettacartuccia.it

Mamy mousse
Una chef band che si contraddistingue per alta scuola, passione, fantasia. La cucina Mamy Mousse è attenta a cotture, materiali, materie prime,ambiente, territorio.Il cibo è quello vero, oltre alle mode, capace di parlare la lingua del gusto, del sapere e del sapore.Il motto: Buono da pensare, bello da vedere, buono da mangiare.
Il menù: cucina a domicilio, catering, allestimenti, scuola cucina e tutto ciò che il buon cibo fa desiderare.

Wirinform srl
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