Max Mondini – Echi silenziosi
Installazione site-specific dell’artista Max Mondini in collaborazione con Lorenzo Falesi e curata da Valentina Muzi, sesto progetto ospitato all’ex-Edicola, lo spazio espositivo dell’associazione Giallo Menta in via Quinto Settano a Siena.
Comunicato stampa
ECHI SILENZIOSI è il sesto intervento artistico nello spazio espositivo ex-Edicola gestito dall’associazione Giallo Menta. Si tratta di un’opera site-specific che connette l’edicola con l’ambiente circostante, il quartiere del Petriccio, enfatizzando il suo ruolo di segno e centro nevralgico del processo di rigenerazione urbana a base culturale di questa area, all’interno del quale si inserisce l’intervento.
“Nel silenzio che oggi avvolge quelli che un tempo erano snodi imprescindibili della vita quotidiana, riaffiorano echi di voci nuove e coraggiose, intenzionate a ridestare memorie sopite per reinterpretarle e farle proprie. È proprio in questa “sospensione” che l’artista Max Mondini ha cercato le testimonianze più autentiche del territorio, esplorandone le molteplici sfumature e trasformandole in un segnale luminoso — quasi un faro urbano — capace di orientare una rinnovata idea di collettività.
Nasce così Echi Silenziosi, un progetto espositivo che vede la collaborazione attiva di Lorenzo Falesi, giovane artista senese e autore del nuovo intervento sull’esterno dell’ex-Edicola. Le ripetizioni della Tag PE richiamano l’identità del quartiere del Petriccio, nella zona nord di Siena, riaffermandone la presenza attraverso il linguaggio diretto e immediato della street art. Un gesto che supera la ribellione estetica e si fa dichiarazione di appartenenza: le lettere, disseminate sulle quattro pareti della struttura, diventano un manifesto pubblico che restituisce centralità alla comunità di quartiere all’interno del dibattito cittadino.
Il dialogo con Falesi ha permesso a Mondini di penetrarne più a fondo le specificità, cogliendone tanto le potenzialità quanto le criticità grazie anche al confronto con i ragazzi del CAG. Sebbene si tratti di una periferia urbana, il Petriccio rivela una gioventù attraversata da un’attitudine underground che emerge nei gusti musicali, nel vestiario e nelle forme di socialità quotidiana. A incarnare visivamente questo dualismo senese intervengono due tavole da skate che, spogliate della loro funzione sportiva, diventano superfici alternative su cui prende vita un’immagine sospesa tra figurazione e astrazione.
Attraverso la selezione e la rielaborazione di immagini generate dall’intelligenza artificiale, l’artista conferisce forma concreta a racconti, intuizioni, visioni e desideri maturati durante il suo periodo di lavoro a Siena. Le figure prodotte dall’AI vengono decostruite e ricontestualizzate, generando interrogativi e stimoli capaci di attivare nuovi spazi di riflessione.
A fare da cornice all’intera installazione è un dispositivo luminoso che pulsa seguendo il ritmo silente ma pulsante di una traccia rap. Lampi di luce traducono così in forma visiva l’energia del quartiere, accompagnando l’immaginario del pubblico.
Come una notizia in prima pagina, il lavoro si propone come invito — e talvolta come provocazione — a osservare il territorio con uno sguardo rinnovato.”
Valentina Muzi
Il progetto si completa con un testo curato da Valentina Muzi, in cui l’artista Max Mondini, Lorenzo Falesi e Giallo Menta aps spiegano il loro punto di vista sulla rigenerazione delle edicole abbandonate, che divengono luoghi di incontro e di cultura, e la loro centralità nelle periferie urbane.
Max Mondini - artista
(Parma, 1990), vive e lavora tra Civitella in Val di Chiana (AR) e Milano.
Formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) e l’Accademia di Firenze, il suo lavoro si divide tra l’attività artistica e la professione di Art Advisor presso gallerie, collezioni e musei italiani e stranieri. Nel 2015 diventa Office Manager dello Studio Alberto Garutti, riprendendo la sua attività espositiva nel 2017.
Ha partecipato a mostre e residenze in gallerie, spazi indipendenti e Musei, tra i quali: Palazzo della Triennale (Milano, 2012), Effetti Venturi, Museo del Novecento (Milano, 2013), Toast Project Space (Firenze, 2020) Centro per l’Arte Contemporanea Museo Luigi Pecci (Prato, 2020), La Portineria PAC (Firenze, 2020), L’Armonia, Manifattura Tabacchi (Firenze 2020/2021), Galleria Eduardo Secci (Firenze, 2021), in-Edita 2 (Forte Marghera, 2021), Biennale di Monza (Monza, 2021), Spazio Volta (Bergamo, 2022), Fondazione Pistoletto/città dell’arte (Biella 2022), Ibrido, Manifattura Tabacchi (Firenze 2022), In Habitat (Verona 2023), MA Project (Perugia 2023). Ha vinto il premio come miglior artista emergente al Talent Prize (Roma, 2021) e la menzione speciale al Carapelli for Art (Firenze, 2020).
Dal 2021 scrive articoli per la rivista d’arte Les Nouveaux Riches.
Valentina Muzi - curatrice
(Roma, 1991) è laureata in Studi Storici – Artistici presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza, laureandosi in Storia dell’Arte Contemporanea e ha svolto il tirocinio formativo presso il MLAC - Museo e Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Ateneo, parallelamente ha frequentato un Executive Master in Management dei Beni Culturali presso la Business School del Sole24Ore di Roma.
Dal 2016 svolge attività di PR, traduzione di cataloghi, stesura di testi critici e curatela indipendente.
Dal 2017 svolge l’attività di giornalista di taglio critico e finanziario per riviste di settore. Attualmente è curatrice d’arte, redattrice di Artribune e coordinatrice del Magazine cartaceo Grandi Mostre.
L’ex-Edicola è un piccolo spazio architettonico abbandonato e in disuso da oltre 40 anni, e cioè da quando ha perso la sua funzione originaria di edicola. Dal 2023 Giallo Menta aps ha tra le sue azioni lo sviluppo di progetti culturali con l’obiettivo di trasformare questo spazio e farlo divenire di nuovo elemento attivo, una rinascita che avviene grazie ai progetti di rigenerazione urbana attraverso interventi di arte contemporanea.