Maurizio Galimberti – 12 scatti Polaroid

Informazioni Evento

Luogo
AV ART GALLERIE - FONDAZIONE ARTEVISION 1
Via Santa Giulia 14, Torino, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 19.00
domenica dalle 10.00 alle 13.00

Vernissage
25/11/2011

ore 18

Patrocini

Epson

Artisti
Maurizio Galimberti
Curatori
Telemaco Rendine
Generi
fotografia, personale
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La Fondazione Artevision, espone in anteprima torinese il calendario Epson 2012 intitolato “Passato Contemporaneo” realizzato con le immagini dell’artista-fotografo Maurizio Galimberti i cui “mosaici di Polaroid” fanno ormai parte del mondo del collezionismo d’arte internazionale.

Comunicato stampa

"Passato Contemporaneo" 12 scatti Polaroid di Maurizio Galimberti per il Caledario EPSON 2012

La Fondazione Artevision di Torino, dal 25 novembre al 04 dicembre 2011, espone in anteprima torinese il calendario EPSON 2012 intitolato "Passato Contemporaneo" realizzato con le immagini dell'artista-fotografo Maurizio Galimberti, i cui "mosaici di Polaroid" fanno ormai parte del mondo del collezionismo d'arte internazionale.

Nato nel 2000 per celebrare i grandi nomi della fotografia italiana, il Calendario Epson, che rappresenta per tutti gli appassionati della fotografia d'autore e dell'arte in genere un pezzo da collezione, festeggia quest'anno la dodicesima edizione.
L'artista-fotografo Maurizio Galimberti firma il Calendario Epson 2012 "Passato Contemporaneo" caratterizzato da sei immagini singole e altrettanti "mosaici di Polaroid".

Artista originale ed eclettico, Galimberti si definisce "un pittore contaminato dalle avanguardie, un musicista, un pianista, a volte gli spazi delle mie immagini sono l'ossessiva ricerca del ricordo vivido e magico della musica di Arturo Benedetti Michelangeli mentre suona Chopin a Lugano, nel mitico concerto del 1975 cui assistetti da ragazzo insieme a mio padre."
Le dodici immagini racchiuse nel Calendario Epson provengono dall'archivio storico dell'artista e rappresentano i suoi ricordi, le esperienze e il percorso professionale dal 1994 al 2001: realizzate con Polaroid, prendono vita in scatti singoli o in quei mosaici di immagini che caratterizzano la produzione artistica dell'autore.
Peculiare dell'artista è infatti la realizzazione di figure e paesaggi a mosaico, oltre che in foto singole, che manipola in modo personale in fase di sviluppo con una tecnica che vuole ribadire la centralità del dato emozionale e di quello creativo, alla base di ogni opera d'arte.

Inizia il 25 novembre anche il workshop con l’autore un’occasione unica per carpire dal vivo segreti, emozioni, esperienze e narrazioni della sua poetica e di come attraverso l’arte della fotografia sia riuscito a raccontare, con un linguaggio unico, 15 anni tra “Passato e Contemporaneo”.

Un grande fotografo e le stampanti Epson creano un'opera da collezione.
Il Calendario Epson viene prodotto in 1.300 copie numerate, realizzate incollando a mano le 15.600 foto stampate in originale con Epson Stylus Pro 7890 e inchiostri UltraChrome su carta Epson Premium Glossy Photo Paper (un rotolo immaginario lungo più di 5 chilometri e mezzo), così da renderlo un oggetto destinato a un numero limitato di appassionati: tecnologia e lavoro artigianale si incontrano in un'opera d'arte unica, che permette di toccare con mano la bellezza delle immagini e allo stesso tempo dare una misura concreta della qualità di stampa offerta da Epson.

Le immagini del Calendario 2012 riproducono fedelmente i colori del passato poetici ma contemporanei, come li definisce lo stesso Galimberti. Guardiamo ad esempio la fotografia del mese di giugno "Casorati house" che l'autore racconta così: "Ero a New York vicino al Queensborough Bridge, notai all'improvviso attraverso i vetri di questo piccolo bar di periferia le due figure, e quando scattai, una, girata la testa, mi regalò un equilibrio compositivo incredibile".

Oppure il mosaico di Polaroid raffigurato in "Yellow Dance", l'immagine di luglio, che ci porta nelle caotiche strade di New York con i tipici taxi gialli in "una specie di danza tra la mia fotografia, i taxi di New York e gli spazi della città. E ancora una volta la musica è protagonista, il giallo dei taxi è nel mio sentire il materializzarsi di note musicali in equilibrio ritmico tra loro".