Maurizio Cattelan – Seasons

Informazioni Evento

Luogo
GAMEC - GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via San Tomaso 53 24121 , Bergamo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

SEDI, ORARI DI APERTURA E MODALITÀ DI ACCESSO

GAMeC
Via San Tomaso, 53 – Bergamo

Ex Oratorio di San Lupo
Via San Tomaso, 7 – Bergamo

lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 15:00-19:00
sabato e domenica: 10:00-19:00
martedì chiuso

La biglietteria GAMeC chiude alle 18:00
Ultimo ingresso all’Ex Oratorio di San Lupo: ore 18:30

Nota Informativa – Accesso all’Ex Oratorio di San Lupo

Per accedere all’Ex Oratorio di San Lupo è obbligatorio essere muniti di biglietto. Il biglietto va ritirato esclusivamente presso la biglietteria della GAMeC.

L’ingresso all’Ex Oratorio di San Lupo è consentito a un massimo di 15 persone per turno, con una durata di visita pari a 5 minuti per ciascun turno.

Palazzo della Ragione
Piazza Vecchia, Bergamo Alta
martedì-venerdì: 11:00-18:00
sabato e domenica: 10:00-20:00
lunedì chiuso
Ingresso gratuito

Vernissage
06/06/2025

ore 10.30 su invito Palazzo della Ragione

Piazza Vecchia, Bergamo Alta

Artisti
Maurizio Cattelan
Uffici stampa
LARA FACCO P&C
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra Seasons di Maurizio Cattelan (Padova, 1960) si sviluppa come un percorso visivo nella città di Bergamo che stimola una riflessione profonda sulla ciclicità della vita e della storia, sulle generazioni, sull’ascesa e sulla caduta dei valori e sulle trasformazioni dell’individuo e della società.

Comunicato stampa

La mostra Seasons di Maurizio Cattelan (Padova, 1960) si sviluppa come un percorso visivo nella città di Bergamo che stimola una riflessione profonda sulla ciclicità della vita e della storia, sulle generazioni, sull’ascesa e sulla caduta dei valori e sulle trasformazioni dell’individuo e della società.

Il titolo della mostra è un chiaro riferimento alle stagioni, simboli universali di passaggio e rinnovamento: un invito a riflettere sul divenire del tempo, ma anche un’esortazione a vivere la realtà nella sua complessità e drammaticità attraverso l’arte, che non si limita a rappresentare il mondo, ma lo interpreta, lo problematizza e lo trasforma.

Quattro le sculture presentate, in un percorso che si snoda in altrettante sedi: un’opera di recente produzione nella Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione – dal 2018 sede estiva del museo nel cuore di Bergamo Alta –; due nuovi lavori nella sede storica della GAMeC, in via San Tomaso, e nel vicino Ex Oratorio di San Lupo; e un’installazione site-specific per lo spazio pubblico, realizzata grazie alla collaborazione con il Comune di Bergamo.

A giocare un ruolo significativo nel percorso sarà l’immagine dell’aquila – animale simbolo della montagna e della natura incontaminata – divenuta, sino dall’antichità, espressione di potere, dominio e brama espansionistica. L’opera allestita nell’Ex Oratorio di San Lupo grazie alla collaborazione con Fondazione e Museo Diocesano Adriano Bernareggi sfiderà questa tradizione simbolica, presentando l’aquila nella sua forma più pura e vulnerabile.

Il secondo lavoro prodotto per la mostra a Bergamo riflette su un potere che non si concretizza mai ed esplora la tensione tra l’ambizione di costruire e conquistare e l’impossibilità di agire in un contesto che limita ogni azione. Realizzato in vetro, il lavoro suggerisce un potenziale atto di ribellione che non riesce a prendere forma; un desiderio di rottura che non si compie, una rivoluzione senza esito.

Il terzo lavoro è un’installazione ideata da Maurizio Cattelan per uno dei luoghi più noti della città. L’intervento intreccia riferimenti alla storia nazionale e locale, al ruolo dei monumenti e alla crisi dei valori, stimolandouna riflessione critica sulla complessità del tempo presente. L’opera è anche un inno gentile alla ribellione e un invito a riconsiderare i valori dell’unitàalla luce dei cambiamenti sociali e storici in atto.

L’ultima opera all’interno del percorso ci spinge a riflettere sul nostro rapporto con la marginalità, la giustizia, la decadenza, ma anche sul senso di libertà che, talvolta, i più deboli e vulnerabili possono incarnare. Realizzata in marmo, la scultura crea un potente contrasto con lo spazio espositivo, e mette in discussione il nostro rapporto con le strutture di potere e i valori sociali.

Seppur presentati in modo indipendente, i quattro lavori, in stretto dialogo tra loro, sono specchi del nostro vissuto, portatori di un messaggio che non riguarda solo il passato, ma interroga il presente e il futuro della nostra società e di ognuno di noi. Essi divengono i simboli di una riflessione più ampia sulla nostra esistenza e sulle nostre responsabilità nei confronti dell’ambiente e della comunità.

A completare l’esposizione sarà una campagna di comunicazione che, insieme a una serie di affissioni stradali, coinvolgerà anche il Kilometro Rosso di Bergamo, per il quale l’artista ha immaginato una declinazione speciale – site-specific – dell’identità visiva del progetto, appositamente pensata per i portali del celebre muro rosso progettato da Jean Nouvel.

Parte del programma Il Biennale delle Orobie – Pensare come una montagna, con la direzione artistica di Lorenzo Giusti, Seasons sarà aperta al pubblico fino al 26 ottobre 2025.