Matteo Civitali nella Cattedrale di Lucca
Con il volume Matteo Civitali nella Cattedrale di Lucca. Studi e restauri prosegue alla Fondazione Ragghianti di Lucca la rassegna di incontri dedicati all’arte promossa dall’istituzione dedicata al critico d’arte Carlo Ludovico Ragghianti.
Comunicato stampa
Con il volume Matteo Civitali nella Cattedrale di Lucca. Studi e restauri prosegue alla Fondazione Ragghianti di Lucca la rassegna di incontri dedicati all’arte promossa dall’istituzione dedicata al critico d’arte Carlo Ludovico Ragghianti.
Dopo la conversazione tra Gillo Dorfles e Aldo Colonnetti sull’estetica dell’arte e l’incontro di sintesi e bilancio delle manifestazioni del centenario della nascita del critico d’arte lucchese, giovedì 2 febbraio alle ore 17.30 presso la sala conferenze del Complesso monumentale di San Micheletto di Lucca, il professore Aldo Galli, professore associato di Storia dell’Arte Moderna presso l'Università degli Studi di Trento e noto specialista di scultura quattrocentesca, presenterà il volume dedicato alla produzione artistica dello scultore lucchese Matteo Civitali, presso la Cattedrale San Martino di Lucca.
Il lavoro, curato da Antonia d'Aniello e Maria Teresa Filieri con testi di Francesco Caglioti, Gabriele Donati e Massimo Moretti, è edito da Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull'arte, in coproduzione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ed è il sesto volume della collana dedicata agli interventi di restauro ed agli approfondimenti sulla storia dell'arte lucchese.
Ad anni di distanza dall’esposizione Matteo Civitali e il suo tempo. Pittori scultori e orafi a Lucca nel tardo Quattrocento, realizzata al Museo nazionale di Villa Guinigi nel 2004, le curatrici hanno ritenuto opportuno tornare sull’argomento anche alla luce dei risultati dei recenti restauri.
Questo volume può essere dunque considerato una sorta di completamento e di approfondimento di temi lanciati dalla mostra, offrendo al contempo risultati e considerazioni emersi dai restauri e indicando ulteriori linee di approfondimento.
Formatosi in ambito fiorentino, l’artista, con tecnica raffinata, spiccata sensibilità per l'ornato e soprattutto agli effetti psicologici nelle figure, lavorò a Lucca soprattutto per la Cattedrale, dove eseguì, fra l'altro, il monumento di Pietro da Noceto (1472), l'altare di S. Regolo (1484) e la cappella del Santo Volto (1482).
A partire dalla seconda metà del secolo XV, il Civitali e la sua bottega furono i protagonisti, nell’ideazione e nel progetto, del rinnovamento dell’assetto interno della Cattedrale pervenendo ad una unitarietà degli apparati decorativi attraverso medesimi materiali, stessa impaginazione compositiva e motivi simili realizzati in scultura e riproposti in pittura con medesime scelte cromatiche e imitative dei materiali costruttivi. Attorno a Matteo ed al suo entourage familiare, ruotarono infatti artisti con i quali attuò consuetudine di attività comuni come attestano i documenti e le opere stesse: pittori quali Baldassarre di Biagio, Vincenzo Frediani e Michele Ciampanti, scultori (Andrea da Carrara), legnaioli (tra cui Domenico di Zanobi), organari (Domenico di Lorenzo) e maestri vetrai come Pandolfo di Ugolino che tradusse nelle vetrate i cartoni del Frediani.
I recenti restauri diretti da Antonia d’Aniello e Maria Teresa Filieri e finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca hanno costituito l’occasione di ripercorrere le vicende materiali dei monumenti e i loro spostamenti rispetto alle originarie collocazioni ed hanno anche consentito di indagare nel dettaglio il virtuosismo dei partiti decorativi che, per la loro posizione, sono solitamente poco visibili e apprezzabili .
Dalle accurate schede che corredano il volume, curate da Gabriele Donati, emerge più che mai come il modello fiorentino fu una costante nell’attività del Maestro che nel suo percorso artistico dialogò vivacemente con l’ambiente artistico fiorentino nel quale si era formato e che manterrà come luogo privilegiato di aggiornamento culturale.
Fondamentale è anche la ricostruzione storica del ruolo eminente dell’ Operaro Domenico Bertini che offrì al Civitali l’occasione di rivestire all’interno del rinnovamento della Cattedrale un ruolo di prestigio, riflesso diretto dell’importanza e delle funzioni pubbliche che lo stesso Bertini, personaggio di alta levatura culturale in stretti rapporti con lo Stato pontificio ricopriva e aveva ricoperto.
A questo connubio è in parte dedicato il brillante saggio di Francesco Caglioti che approfondisce l’analisi della maturità artistica del maestro che nella Cattedrale di Lucca raggiunge i risultati più alti della propria carriera.
Il saggio curato da Massimo Moretti pone in evidenza le problematiche di carattere generale relative allo stato di conservazione ed alla descrizione delle indagini e degli interventi restaurativi, approfondendo i dati relativi alle tecniche esecutive che hanno dato conferma di quanto rilevato dalla storiografia e dalla ricerca dì archivio recente, accuratamente condotta da Laura Macchi.
Dettagli dell'evento:
Giovedì 2 febbraio 2012 ore 17.30 Sala conferenze del Complesso monumentale di San Micheletto
Fondazione Centro studi sull’arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
via San Micheletto 3, Lucca – Informazioni:0583/467205 [email protected].
Titolo:
Matteo Civitali nella cattedrale di Lucca. Studi e restauri
A cura di: Antonia d'Aniello, Maria Teresa Filieri con testi di Francesco Caglioti, Gabriele Donati e Massimo Moretti
Editore:
Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull'Arte, Lucca, 2011 in coproduzione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Collana: Quaderni della Fondazione - Studi e materiali 413 p., ill. e fot. b. e n. (20x29,7 cm.) (EUR 40,00)