Material

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO OLMEA
Via Pennati, 20900 , Monza, Italia
Date
Dal al

Francesco Arecco, Julia Bornefeld, Elisa Cella, Francesco De Prezzo, Ulrich Egger,
Cesare Galluzzo, Joys, Vincenzo Marsiglia, Elena Modorati.

A cura di Matteo Galbiati

Vernissage
30/11/2018

ore 19

Curatori
Matteo Galbiati
Generi
arte contemporanea
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La mostra MATERIAL riunisce a Monza nello spazio di Palazzo Olmea un’attenta selezione di artisti che, di diverse generazioni, hanno indirizzato l’esperienza della propria ricerca verso un’esplorazione peculiare delle potenzialità del materiale stesso che costituisce le loro opere, elevandolo a motore di senso in quanto indaga la poetica del loro sguardo.

Comunicato stampa

MAURIZIO CALDIROLA ARTE CONTEMPORANEA
in collaborazione con Palazzo OLMEA
presenta
MATERIAL
Francesco Arecco, Julia Bornefeld, Elisa Cella, Francesco De Prezzo, Ulrich Egger,
Cesare Galluzzo, Joys, Vincenzo Marsiglia, Elena Modorati.

A cura di Matteo Galbiati

30 novembre 2018 - 10 gennaio 2019
OPENING 30 novembre 2018 h19:00
Via Pennati (angolo G.B Mauri), 20900 Monza (MB)

La mostra MATERIAL riunisce a Monza nello spazio di Palazzo Olmea un'attenta selezione di artisti che, di diverse generazioni, hanno indirizzato l'esperienza della propria ricerca verso un'esplorazione peculiare delle potenzialità del materiale stesso che costituisce le loro opere, elevandolo a motore di senso in quanto indaga la poetica del loro sguardo. La materia del fare diventa, quindi, non mezzo secondario utile trovare forma o catturare elementi costituenti, ma si fa essa stessa portatrice primaria di un valore che, determinato dalle specifiche sue caratteristiche, affina, completa, specifica la sensibilità della visione agita dall'artista.
Nei 400 metri quadri dello spazio espositivo che accoglie la mostra, le opere degli artisti avranno modo di dialogare tra loro in un fluire continuo di suggestioni e di sensazioni che, in un percorso aperto e non precostituito, sollecitano la sensibilità del singolo spettatore. Le opere, infatti, con la diversa fisicità e la variegata plasticità delle forme, si estendono in un dialogo efficace con le facoltà aperte di un luogo de-strutturato, un luogo-non-luogo che, non predisposto ad accogliere l'arte e senza la consuete qualità di ambiente espositivo, impone le sue connotate caratteristiche, assecondando e favorendo le intrinseche espressività di questi autori. La materia e le sue forze e dinamiche prevale su ogni immagine e, dalla reciprocità dei confronti, scaturiscono nuovi e inediti scenari narrativi che avvolgono, con la propria connotante concretezza, le riflessioni di chi visita la mostra.
La scelta di accostare artisti giovani a maestri affermati vuole essere lo spunto per non imbrigliare il valore delle esperienze in gerarchie imposte e standardizzate, ma si cerca una soluzione di continuità tra i diversi spunti suggeriti dai percorsi individuali di ciascun artista che qui ritrovano un fondamentale punto di connessione con la comune e partecipata tensione espressiva indirizzata proprio da e sulla materia del fare. Riflessioni filosofiche, letture sui temi naturali, suggestioni multimediali e tecnologiche, scultura tradizionale ma con materiali inconsueti, forza e delicatezza, artificialità e naturalezza, riuso e invenzione sono tutti elementi che vivono le contraddizioni di questi lavori che collidono tra loro in una risonante armonia di grande impatto e di notevole imprinting estetico.
Il materiale principale comune a tutti è e resta la facoltà di suscitare pensieri, di imporre alla mente nuove considerazioni, di suggerire nuovi afflati poetici che rendono vive e attive le opere e non solo le vivono come oggetti di mera ammirazione passiva.

Matteo Galbiati