Massimo Cristaldi – Suspended

Informazioni Evento

Luogo
FOTOTECA SIRACUSANA
Largo Empedocle, 9 , Siracusa,
Date
Dal al

Tutti i giorni17:00 - 20:00 lunedì CHIUSO

Vernissage
10/06/2023

ore 18,30

Artisti
Massimo Cristaldi
Curatori
Salvatore Zito
Generi
fotografia, personale
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Mostra personale fotografica del fotografo Massimo Cristaldi.

Comunicato stampa

Si inaugura sabato 10 giugno 2023, alle ore 18:30, presso la Galleria di Fototeca Siracusana, la
personale fotografica del fotografo Massimo Cristaldi intitolata “SUSPENDED”, una selezione di scatti
selezionati dal più ampio lavoro pubblicato nell’omonimo libro edito daEditore Gente di Fotografia nel
2021, disponibile in Fototeca durante tutto il periodo della mostra.
Scrive Sandro Iovine, apprezzato critico di fotografia, a proposito di “Suspended”:
- Quando si pensa alla Sicilia le prime immagini che vengono in mente, a seconda del pregiudizio che
ci attanaglia, sono quelle di una terra assolata dal mare splendido, piuttosto che di donne velate di nero
che si aggirano in paesi in cui l'omertà si incarna in uomini con la coppola in testa e la lupara sulla spalla.
Niente di tutto questo (per fortuna) appare nelle immagini di Massimo Cristaldi. Qui protagonista è il
tempo, un tempo sospeso, come sospesi sono i paesaggi che ci presenta dove tutto sembra ricordare
vestigia di un recente incompiuto passaggio dell'uomo. Quelli che possiamo vedere sono luoghi immersi
nell'assenza. Assenza di cura per ciò che l'uomo ha fatto in passato, assenza di una conclusione per opere
iniziate e mai terminate. È un tempo che non c'è quello che fotografa Massimo Cristaldi, o meglio un
"tempo interiore" che cristallizza, in un presente continuo, le ferite dello spazio e propone "deliranti
proiezioni nel futuro"-.
SUSPENDED è la visione di un fotografo che vuole esprimere il disagio comune a tanti siciliani che
vivono in questo tempo “sospeso”, mentre assistono all’impoverimento della propria terra e delle risorse
di un patrimonio soggetto, suo malgrado, alle incurie del tempo, oltre a quelle umane.
Massimo Cristaldi usa la fotografia per stigmatizzare con abile capacità narrativa indolenze e abusi che
l’autore trasforma in visioni surreali, quasi metafisiche a cui ci si è assuefatti, così come all’idea di
accettare “normalità” che tali non sono. Niente di nuovo, ma non per questo i tentativi di ridestare le
coscienze sono inutili, ce ne fossero. Le voci che invocano un destino più giusto per questo Sud del
mondo non devono tacere perché non basteranno mai.
Ingresso libero o su prenotazione nei giorni di chiusura