Massimiliano Gatti – Hanno memoria le querce

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Informazioni Evento

Luogo
BI-BOX
Via Italia, 38 - 13900, Biella, Italia
Date
Dal al

ven - sab - dom dalle 15 alle 19 - oppure su appuntamento

Vernissage
19/01/2018

ore 18

Artisti
Massimilano Gatti
Generi
fotografia, personale
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BI-BOx inaugura il 2018 con una mostra fotografica, in collaborazione con l’Istituto storico della
Resistenza, dal titolo: Hanno memoria le querce, un progetto artistico che si articola in una serie di
fotografie e un video.

Comunicato stampa

BI-BOx inaugura il 2018 con una mostra fotografica, in collaborazione con l'Istituto storico della
Resistenza, dal titolo: Hanno memoria le querce, un progetto artistico che si articola in una serie di
fotografie e un video. Il titolo è mutuato da un verso di una poesia di Luciano Gherardi che
suggerisce l'immagine delle querce come ultime portatrici della memoria degli eventi. Le fotografie
sono dell'artista pavese Massimiliano Gatti, mentre il video è a cura di Massimo Leonardi.
Massimiliano Gatti propone due gruppi di lavori sul tema della Resistenza, per i quali ha usato la
fotografia, il suo linguaggio abituale e il video. Nulla di retorico, piuttosto il tentativo di registrazione
oggettiva dei fatti, dei luoghi, delle persone, che hanno preso parte a quel particolare momento
storicamente situato dal 1943 al 1945. Il primo lavoro è costituito da una serie d’immagini
dell’interno della zona sotterranea di Villa Schneider a Biella. A uno sguardo inconsapevole
potrebbero apparire delle riprese, ben illuminate, di muri grigi di una zona non abitata di un edificio.
In realtà quei muri appartengono a una Villa Triste, una delle poche ancora presenti in Italia, oggi
diventata spazio della memoria. La palazzina, in stile Liberty, fu requisita durante gli anni della
Repubblica di Salò dalle forze nazi-fasciste per essere trasformata in quartier generale del comando
di Polizia Militare e per divenire luogo di torture e interrogatori.
Scrive Massimilano Gatti: “Nel mio progetto fotografico ho cercato di destrutturare
concettualmente questo luogo coercitivo, astraendo le forme architettoniche, da un punto di vista
estetico. Le pareti diventano diafane tracce, si aprono, ad una luce accecante, come spazi leggeri ed
BI-BOx Art Space
aerei, leggeri come il soffio della memoria, una memoria di fatti che ancora oggi sono attuali. Perché
chi è stato in quelle cantine, ha combattuto e sofferto affinché una casa rimanesse una casa.”
L’altro progetto in mostra è Hanno memoria le querce, composto dalle foto degli oggetti, le
immagini della natura, dei luoghi, le zone dell'Appenino Emiliano intorno a Sette Sorelle, nei pressi
di Castell'Arquato, dove si era costituita una tra le prime brigate partigiane dopo l’8 settembre 1943,
una formazione guidata dallo Slavo. E quindi un video, fatto a quattro mani con Massimo Leonardi,
in cui sono dei racconti di sopravvissuti: uomini e donne che hanno preso parte a quella storia. Le
querce sono alberi assai longevi, quelle nei boschi della Val d’Arda sono state testimoni di quei fatti.
La quercia rappresenta la forza, quella delle persone, dei testimoni che raccontano quelle vicende
personali e collettive.
Le fotografie realizzate da Massimiliano Gatti sono state autorizzate dalla Amministrazione
comunale nel 2013 e fanno parte di un più ampio progetto di mappatura delle “ville tristi” del Nord
Italia.
Nell'ambito della mostra il 9 febbraio alle ore 18 presso il salone di Palazzo Gromo Losa al Piazzo il
prof. Giovanni De Luna terrà una conferenza sul tema della Resistenza e una conversazione con i
due artisti, Gatti e Leonardi.
Si ringrazia Angela Madesani per il testo critico, l’Istituto Storico della Resistenza di Biella e Vercelli,
il Comune di Biella, Palazzo Gromo Losa SRL e la Fondazione CRB, il Museo della Resistenza
piacentina e Lasoaza per le cornici.