Martz – Le visioni di Martz

Martz inizia ad aver bisogno di allargare i propri spazi. Le tavole del fumetto e le immagini delle vignette, per quanto restino la sua passione, vogliono respirare. Incomincia l’avventura in dimensioni più ampie. Una volta toccata, la bianca prateria deve essere coperta. Cosi, su scarti urbani, giunge a presentare il suo nuovo mostro. Il suo pasticcio. Le sue turbe. Le sue grandi vignette…

Comunicato stampa

LE VISIONI DI MARTZ

Martz inizia ad aver bisogno di allargare i propri spazi. Le tavole del fumetto e le immagini delle vignette, per quanto restino la sua passione, vogliono respirare. Incomincia l'avventura in dimensioni più ampie. Una volta toccata, la bianca prateria deve essere coperta. Cosi, su scarti urbani, giunge a presentare il suo nuovo mostro. Il suo pasticcio. Le sue turbe. Le sue grandi vignette...LE VISIONI DI MARTZ.

La premessa
Autodidatta, inizia a disegnare sin dalla più tenera età. La maestra lo punisce perché pensa che i suoi disegni non siano frutto della sua fantasia, bensì delle copiature. Per anni disegna e fa caricature di amici e professori per puro piacere solipsista. Solo in seguito ad un prolungato periodo di malattia, che lo costringe a stare paralizzato su un letto, si accorge di quanto la china migliori i sui stati d'animo fungendo magicamente da psicanalisi. La compagnia di un gatto gigante, della china e di un diario disegnato, lo aiutano a non impazzire, a rendere sempre più una necessità il piacere di vedere il nero ricoprire il bianco.

5/2005
Convinto da ben tre muse, partecipa con un fumetto al progetto URB AL del Comune di Torino. Una volta rotto il ghiaccio inizia a infestare la città con locandine per concerti e serate musicali. Collabora con altri vignettisti e fumettisti a sostegno di una radio libera di Torino.

12/2008
Conosce la realtà del The Magdalena Projet, un progetto internazionale di teatro al femminile, la compagnia Teatro Lila e inizia a lavorare a entrambi i progetti come bozzettista di scena. Per diversi spettacoli oltre a raccontare con le sue bozze, disegna oggetti di scena, alcuni visi degli attori e tutto ciò che, trasformato in bianco e nero, riacquista nuova cupa luce.

12/2009
Inizia la collaborazione con il giornale trimestrale Polvere. Concentrandosi su temi sociali li racconta tramite le tavole del fumetto. Contemporaneamente inventa un suo personaggio a cui dà vita su strisce di tre vignette ognuna.

P.S.: la maestra non si sbagliava, copiava!