Maria Passano – Tatto e luce

Informazioni Evento

Luogo
MUSEI DI STRADA NUOVA - PALAZZO ROSSO
Via Giuseppe Garibaldi 18, Genova, Italia
Date
Dal al

da martedì a giovedì: 9-19; venerdì 9-23; sabato e domenica 10-19: lunedì chiuso

Vernissage
08/06/2012

ore 18

Artisti
Maria Passano
Curatori
Lidia Schichter
Generi
fotografia, personale
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La mostra nasce dall’incontro tra GenovaFotografia, Lidia Schichter, da anni impegnata in progetti di integrazione ed accessibilità alla cultura da parte di persone disabili, in particolare non vedenti, e la fotografa Maria Passano, che dal 2006 collabora con l’Istituto David Chiossone.

Comunicato stampa

La mostra nasce dall’incontro tra GenovaFotografia, Lidia Schichter, da anni impegnata in progetti di integrazione ed accessibilità alla cultura da parte di persone disabili, in particolare non vedenti, e la fotografa Maria Passano, che dal 2006 collabora con l’Istituto David Chiossone.
Per anni Maria accompagna i suoi amici non vedenti nei loro viaggi per la città, spesso proprio con Lidia: insieme visitano i musei, i palazzi storici, le mostre. Lidia racconta, i non vedenti ascoltano e conoscono attraverso le loro mani; Maria li guarda e, grazie alla sua macchina fotografica, cerca di fermare e di comunicare a noi tutti i tempi, i modi e le emozioni di quei percorsi.
Per anni quelle fotografie rimangono chiuse in un cassetto: oggi le mostriamo, con l’orgoglio di dimostrare come i musei genovesi si siano da anni aperti e arricchiti anche grazie a queste non spettacolari ma straordinarie collaborazioni, e pure per ringraziare tutti coloro che forse con gli occhi vedono meno di noi, ma riescono a farci capire come una “visita”- atto spesso consumato nella fretta e nella superficialità - possa davvero rappresentare un momento di profonda conoscenza.

Lidia Schichter, curatrice della mostra:
"Questa mostra nasce da un cassetto.
Da quasi vent’anni mi occupo di accessibilità alla cultura per persone disabili, in particolare non vedenti. Tutto è iniziato con dei viaggi già di per sé fantastici: dall’Austria all’Islanda, dal Sud Africa all’Australia fino alla scalata del Monte Sinai, fatti in compagnia di coppie non vedenti. Che mi hanno insegnato a descrivere – e forse a ri-vedere – il mondo, dalle pareti delle tombe più sperdute dell’antico Egitto fino agli spazi sconfinati del deserto. E che sono diventate i miei maestri.

Alla fine anche Genova è diventata parte di quel viaggio, fatto insieme a giovani, famiglia, bambini, anziani, che per diverse ragioni (di carattere terapeutico o per raggiungere una migliore autonomia) frequentano l’Istituto David Chiossone.

Sempre insieme ai miei maestri non vedenti di volta in volta nascevano piccole o grandi innovazioni che rendevano sempre più tattili i percorsi, sebbene accompagnati da una descrizione verbale il più possibile suggestiva.
Il viaggio genovese entrava nei musei, nei palazzi storici, nei parchi, nel cuore e nella storia della città.

Il cassetto è quello di Maria Passano con la quale da anni condividiamo l’esperienza. Mi aveva fatto vedere alcune fotografie scattate durante le uscite, che teneva “nascoste”: non erano solo importanti per il ricordo del momento ma a mio parere coglievano il silenzio che avvolge un non vedente mentre concentra il proprio pensiero nell’esplorazione tattile e nell’ascolto descrittivo. Uno sguardo speciale che guarda da un’altra parte, che guarda lontano mentre tocca vicino. Che ascolta disegnando nel pensiero ciò che le parole gli fanno immaginare. Che trasmette, anche se solo in parte, il senso del conoscere per chi non vede, al di là delle parole di un’esperienza.

Per chi già ha sperimentato il percorso di Dialogo nel Buio (straordinario percorso multisensoriale in totale assenza di luce sotto la guida di ragazzi non vedenti proposto dall’Istituto David Chiossone in Piazza Caricamento fino al 1 luglio) tutto questo sarà un po’ più facile da comprendere: l’importanza di toccare, di sentire i profumi, l’acqua che scorre, i rumori del traffico, di perdersi nel buio allontanando ogni paura con la voce di chi ti parla … Per tutti gli altri, questa mostra costituirà, speriamo, oltre un momento autonomo di riflessione, anche uno stimolo per nuovi incontri con i protagonisti di queste esperienze.

BIOGRAFIE

Lidia Schichter studia medicina senza poi laurearsi e si specializza in Omeopatia e Medicina Psicosomatica all’Isituto Riza di Milano.
Per qualche anno durante gli studi frequenta sale operatorie e reparti di psichiatria da cui nasce anche una breve pubblicazione sulla rivista sperimentale di Freniatria relativa alla Schizofrenia. Studia la L.I.S. (Lingua Italiana dei Segni).
Lavora e collabora a progetti di integrazione ed accessibilità alla cultura da parte di persone disabili per e con E.N.S. (Ente Nazionale Sordomuti), Cepim (Sindrome di Down), Istituto Chiossone, U.I.C.I. (Unione Italiana Ciechi) e altri.
Rappresenta Happy Vision, azienda leader in progettazione di orientamento per persone non vedenti, a livello nazionale.
Scrive i testi di audioguide descrittive dedicate a persone non vedenti tra cui Euroflora 2007, Galata Museo del Mare e Villa Serra di Comago.
Collabora alla realizzazione del film “Rosso come il Cielo”, ispirato alla storia di Mirco Mencacci, non vedente, famoso sound disegner del cinema italiano (la cui esperienza contribuì alla revisione della legge sull’inserimento dei bambini ciechi nella scuola pubblica) e del documentario “Altri Occhi”, storia quotidiana di due bambini ipovedenti.
Maria Passano è nata e vive a Genova.
Ha iniziato la sua formazione fotografica nel 1986 alla scuola “Donna Fotografa” di Giuliana Traverso.
Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali col Team Donna Fotografa in varie città italiane. Suoi lavori sono stati esposti a Palazzo Ducale, al Galata Museo del Mare, a Palazzo Doria Spinola; sue fotografie sono conservate all’Accademia Carrara di Bergamo nella sezione “Fotografi Italiani”.
Nel 2006 inizia la collaborazione con l’Istituto David Chiossone Onlus.
Pubblicazioni: "Il quadro della memoria", frutto di una ricerca socio-antropologica. Genova, Erredi Grafiche, 2006; " Ali invisibili", racconto fotografico sugli anziani della residenza dell’Istituto Chiossone di Corso Armellini, Genova, Erredi Grafiche, 2008; "La calamita", esperienze di tecnica fotografica per non vedenti. Blurb.com, 2009; "Io lavoro!", sull’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down. Genova, ed. a cura della Provincia, 2010