Manuel Bonfanti – Luoghi svelati

La mostra racconta il percorso di ricerca dell’artista che torna in Italia dopo l’esposizione di Riyadh.
Comunicato stampa
Il 19 agosto l’artista bergamasco Manuel Bonfanti inaugura la sua personale “Luoghi svelati” a Torri del Benaco, sulla costa veronese del Lago di Garda, curata da Donatella Bertelli, referente culturale del Comune di Torri del Benaco e Sergio Radici. Fino al 7 settembre si potranno scoprire le opere dell’artista, di ritorno in Italia dopo la mostra internazionale di Riyadh in Arabia Saudita (“Venice, Riyadh, and the Legacy of Marco Polo: A New Horizon Unfolds” a L’Art Pur Foundation). Ad ospitare la mostra (19 agosto-7 settembre) l’esclusiva sede del Polo Artistico culturale dell’Auditorium San Giovanni di Torri del Benaco, una chiesa del 1300 sconsacrata dal 1781 ad opera di truppe napoleoniche, affrescata , restaurata e adibita a spazio espositivo.
Qui l’arte di Bonfanti si svela e rivela attraverso diverse tecniche e opere, dalla scultura hi-tech in alluminio al video, dagli oli su carta alle tele, dalle terracotte ai vasi, che raccontano e sintetizzano il suo percorso di ricerca artistica degli ultimi vent’anni.
A dominare la scena il polittico su tela “Luoghi svelati”: l’incontro e scontro, dialogo e confronto tra due colori complementari come il giallo e il viola in sette tele affiancate, dall’equilibrio estetico vibrante, fatto di contrasti chiaroscurali e punti di luce energizzanti.
Attraverso la negazione di spazio e tempo, l’andare oltre i confini in uno spazio libero dove tornare a immaginare, le tele dell’ultima ricerca “In the middle of Now-Where” conquistano le pareti (e nominano ogni opera del ciclo). In mostra il dittico dal blu profondo e oceanico (cm 200x92, tecnica mista su tela, 2025) che ricorda la gigantesca tela presentata nel 2024 all’European Cultural Centre- Ecc di Venezia a Palazzo Mora, in concomitanza con la Biennale d’Arte Contemporanea. La ricerca “In the middle of Now-Where” prosegue nell’opera omonima, dove prende forma e si dissolve un frammento di paesaggio, in un fluire di bianco e grigio, su uno sfondo dominante giallo, come un fascio di luce avvolgente e luminoso (cm 185x165, tecnica mista su tela). Il colore è sempre protagonista dell’opera (cm 180x156, tecnica mista su tela, 2025) “In the Middle of Now-Where” in cui un verde avvolgente e mistico incontra tra mille sfumature e gradazioni la luce del bianco e giallo. Un assaggio della gigantesca tela - 33 metri quadri a tecnica mista, - in mostra a Riad è condensato nel potere del rosso vulcanico e delle sue sfumature (“In the Middle of Now-Where”, cm 190x130, tecnica mista su tela, 2025).
In esposizione il ciclo “Metamorfosi, in the middle of Now- Where”: olio su carta, tra cenni di figure e astrazione pura, in blu di Prussia su carta di Fabriano.
Cattura la vista la scultura in alluminio “Butterfly”- di oltre 2 metri, realizzata in alluminio composito, lo stesso materiale impiegato per la realizzazione di colossali antenne paraboliche, fino a 70 metri di diametro. Un gioco con la materia amplifica l’espressività artistica in una terza dimensione dall’anima hi-tech. Il video “Butterfly” di tre secondi a ripetizione, collocato nell’abside, cattura il battito d’ali di una splendida farfalla Pafia che si posa su un muro colorato, dal giallo al grigio.
Ceramiche e terracotte raccontano un’arte che plasma, tra contemporaneità e tradizione, l’arte ancestrale e primitiva della lavorazione dell’argilla. Quattro vasi “Kn” in terracotta e colla cemento giocano con dimensioni e forme, come oggetti grafici e materici, ispirati al volume “Kn” manifesto dell’arte astratta, dell’intellettuale Carlo Belli, del 1935. Un recupero della tradizione teorica dell’astrazione, della materia caratteristica del mediterraneo. Tra presente e storia, misticismo e desiderio di squarciare il proverbiale Velo di Maya per rivelare l’invisibile – tema della personale- la serie “Antichi Dei”, con sette quadri in terracotta (cm 16x16) fa emergere lo spettro di antiche divinità del pantheon olimpico greco-romano.
La mostra gode del patrocinio del Comune di Torri del Benaco, dell’Ente territoriale Interregionale Comunità del Garda, della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, della Pro Loco Torri del Benaco, del Museo Castello Scaligero e dell’Università Popolare di Verona- U.P.I.F. Supportano l’iniziativa Ciaccio Broker Insurance Group, [SETTECENTO] Hotel****] Eventi &Congressi e Taramelli.
“La pittura di Manuel Bonfanti si dispiega in ampie distese di colore, libere da confini, che avvolgono l'intera superficie della tela- commenta Donatella Bertelli- La figura umana si dissolve, lasciando spazio ad un mondo interiore, che invita l'osservatore ad un dialogo silenzioso e profondo con l'opera ".
“ Bonfanti nelle sue sculture utilizza un gioco di vuoti e pieni, creando composizioni che sembrano leggere e sfuggenti, ma allo stesso tempo molto significative. I segni incisivi e le figure simboliche presenti nella scultura invitano lo spettatore a riflettere sul rapporto tra spazio, materia e percezione” sottolinea Sergio Radici.