M.V.M. Morfogenesi Vuoto Maschera
Struttura apre al pubblico per la terza mostra del ciclo M.V.M. (MORFOGENESI / VUOTO / MASCHERA).
Comunicato stampa
Artisti in mostra: Costanza Alvarez De Castro, Massimiliano Amati, Camilla Ancilotto, Francesco Andreozzi, Cosimo Angeleri, Giulia Apice, Tatiana Balchesini, Orazio Battaglia, Giancarlino, Benedetti Corcos, Zaelia Bishop, Dario Bosio, Lucangelo Bracci, Anna Budkova, Matteo Bussotti, Andrea Carolini, Dario Carratta, Elio Castellana, Riccardo D'Avola Corte, Matteo Danieli, Marcello Del Prato (aka Crollame), Emiliano Durante Alberto, Domiziana Febbi, Albert Gadomski, Marco Galletti, Iulia Ghitta, Delfina Giannatasio, Alessandro Gianní, Ludovica Gioscia, Rodolfo Guzmán, Jennifer Hackett, Adelaide Innocenti, Karolina Liusikova, Franco Losvizzero, Lorenzo Lupano, Maria Mancini, Piero Meogrossi, Sara Nicomedi, Elia Novecento, Innocenzo Odescalchi, Jebila Okongwu, Lavinia Parlamenti, Chiara Pellegrin, Pepemaniak, Matteo Peretti,Ugo Piccioni, Maria Pia Picozza, Gio Pistone, Gino Piuccio, Theo Range, Tiziana Rivoni, Silvio Saccà, Maddalena Scuderoni, Eliseo Sonnino Di Laudadio, Daniele Spanó, Gregory Sugnaux, Lu Tiberi, Futura Tittaferrante, Daniele Tozzi, Yanxin Yu.
STRUTTURA, spazio indipendente di arte contemporanea, presenta la mostra collettiva VUOTO. Seconda del ciclo M.V.M. (MORFOGENESI / VUOTO / MASCHERA), la mostra presenta 27 opere di piccolo formato. Gli artisti sono stati invitati a presentare un'opera rappresentativa del concetto di VUOTO, secondo la loro ricerca e senza vincoli altri dalle misure massime dell’opera, stabilite in 60 centimetri per ciascuna sua dimensione.
M.V.M. si articola in quattro appuntamenti, costituiti da tre mostre fisiche e una finale digitale. Il ciclo, nella sua interezza, intende investigare le connessioni organiche presenti all'interno della scena artistica romana contemporanea, chiamando ciascun artista invitato non soltanto a confrontarsi individualmente con uno dei tre temi espositivi (M.V.M.), cosa che accade nelle tre mostre fisiche, ma anche a scegliere le opere di altri artisti partecipanti al progetto e ad elaborarne digitalmente le immagini per generare nuove opere ‘remixate’, che partecipano all’ultima mostra digitale. STRUTTURA intende in tal modo osservare come il prodotto di un pensiero individuale si trasforma nel momento in cui viene abitato da altre sensibilità.