Luminare luci doni e riflessi

Informazioni Evento

Luogo
GIARDINI VILLA
Via Mantova 27, Torino, Italia
Date
Dal al

aperto dal 22 novembre all’8 dicembre compresi dalle 10.30 alle 19.30
sempre aperto su appuntamento

Vernissage
21/11/2014

ore 18

Contatti
Telefono: +39 3383866356
Uffici stampa
EMANUELA BERNASCONE
Generi
serata - evento
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Protagonisti di questa esposizione sono specchi e luci realizzati quasi esclusivamente in olmo, un legno durissimo e resistente dai riflessi argentati.

Comunicato stampa

L’atelier Giardini Villa inaugura il 21 novembre la mostra Luminare Luci, doni e riflessi presentando nuovi arredi, sculture e oggetti nati da alberi di maestosa bellezza e trasformati dalle mani di Massimo Villa in originali oggetti dal cuore green ed ecocompatibile.

Protagonisti di questa esposizione sono specchi e luci realizzati quasi esclusivamente in olmo, un legno durissimo e resistente dai riflessi argentati che veniva usato per costruire mozzi, ruote e ingranaggi dei mulini. Valorizzando e assecondando le caratteristiche di questa pianta, Massimo ha realizzato punti luce, tronchetti portacandele, specchi di acciaio super mirror, alcuni in collaborazione con Mutabilis, ma anche taglieri e vasi con decori pirografati a mano.
Per arricchire gli oggetti si utilizzeranno solo candele artigianali colate a mano in bicchierini di vetro soffiato, dal laboratorio di Franca Tamietti. Candele molto ricercate, prodotte solo con finissima paraffina per uso alimentare inodore, molto compatte, di lunga durata, profumate con raffinate essenze naturali di legno di cedro, arancia speziata e the fumè.

Insieme a questa serie esclusiva di oggetti pensati per il Natale, l’atelier Giardini Villa, ospita anche le sculture e gli arredi che Massimo ha intagliato e costruito nel suo lavoro di giardiniere: un tavolo per mangiare insieme, una panca per chiacchierare, o una poltrona per leggere, magici oggetti dove il legno viene lasciato il più possibile "nudo" con aggiunte minime di metallo, tessuto, intrecci, inserti di malte speciali, vetro o pietra. Così da un albero ultra centenario sono nati tavolini e sgabelli dal suo tronco, specchi e lampade dai rami più grandi e cesti intrecciati per utilizzare anche i rami più sottili.

Per i visitatori della mostra ci sarà la possibilità di partecipare al contest C'era una volta un pezzo di legno: l'allestimento comprenderà 2 pezzi di legno grezzo particolarmente espressivi e importanti a cui tutti i visitatori sono invitati ad immaginarne l'uso…chi avrà l’idea più originale vincerà la realizzazione del suo progetto! Inoltre sabato 6 dicembre durante la mostra ci sarà un laboratorio di cesteria per un primo approccio alla tecnica tradizionale con la costruzione di un cestino tondo con manico, il corso è dalle 9.00 alle 17.00 circa per un massimo di 6 allievi su prenotazione via mail scrivendo a [email protected], il costo è di 60 euro.

Per chi sceglierà di regalare o portarsi a casa un po’ di consigli e segreti per il proprio giardino e per il benessere delle proprie piante, ci sarà la possibilità di regalare corsi di intreccio, di orto allegro o ancora un’ora di garden coach con Massimo.

REGALA UN CORSO DI INTRECCIO aperto a tutti gli appassionati di questa antica arte ma anche a chi per la prima volta si cimenta con la cesteria. Rami, giunchi, spighe e cortecce recuperate dai lavori di manutenzione, ma anche feltro, cuoio e carta per costruire oggetti dal sapore tradizionale come gerle e cavagne di ogni formato o pergole e staccionate in salice vivo e poi sedute, paraventi e paralumi. Il corso si svolge nell’arco di una giornata (6 ore), e ha un costo di 60 euro comprensivo di materiali.

REGALA UN CORSO DI ORTO ALLEGRO per imparare a coltivare verdure in terrazza o in giardino, a combinare e mettere insieme le piante e a recuperare gli stralci di orto e giardino per realizzare oggetti funzionali alla coltivazione ma anche esteticamente piacevoli. Il corso si svolge nell’arco di una giornata (6 ore), e ha un costo di 60 euro comprensivo di materiali.

REGALA 1 ORA DI GARDEN COACH per scoprire tutti i segreti di Massimo che vi aiuterà ad adeguare il giardino/terrazzo della vostra casa ai vostri tempi, gusti ed esigenze, senza stravolgere l'esistente ma valorizzando al meglio gli aspetti più interessanti. Massimo saprà consigliarvi riguardo la progettazione, la scelta botanica e la messa a dimora; fino a immaginare e costruire pavimentazioni, fontane e laghetti, casette e capanni, pergolati, sentieri e scale, recinzioni e aiole in legno, salice, pietra, acciaio corten, in armonia con il luogo e con i gusti e le esigenze dei proprietari. Il corso ha durata di o più ore al costo di 60 euro all’ora.

REGALA UNA CAPANNA O UNA CASA SULL’ALBERO: costruire una casa sull'albero è stato il sogno di molti bambini, assieme nido sicuro e voglia d'avventura. Si possono realizzare casette tra i rami costruite attorno all'albero ma sorrette da pali, in modo da non nuocere alla pianta permettendone la crescita; possono essere rifugio per bambini da montare assieme durante le vacanze usando il kit progettato da Massimo o vere piccole case arredate e attrezzate con elegante allegria. La capanna nel verde è un rifugio poetico per amori, giochi e pensieri. Può servire a prendere il tè con gli amici ma anche a scrivere, dipingere e ritirare attrezzi, vasi e la legna per l'inverno.

Difficile racchiudere Massimo Villa in una definizione: maestro di giardino? Garden coach? Scultore? Giardiniere? Questo e molto altro, il tutto condito da una sana dose di ironia e capacitò di passare in un attimo dal ruolo di insegnante, a quello di orticultore, un attimo prima lo si vede impegnato ad intrecciare una gerla per puro diletto mentre l’istante dopo sta realizzando i negozi di Dodo by Pomellato, una delle gioiellerie più rinomate al mondo.
Un’attenta conoscenza filologica e storica ha permesso a Massimo Villa nel 2011 di ricostruire, su di un progetto di Edoardo Santoro, il giardino medievale di Palazzo Madama a Torino, e la città ha così ritrovato l’Orto (hortus), il Bosco e il Frutteto (viridarium) e il Giardino del Principe (iardinum domini) grazie al recupero di fonti che risalgono addirittura al 1402, con i documenti che registrano le spese per l’ingrandimento dell’edificio durante il governo di Ludovico principe d’Acaia (1402-1418).
Mentre la sua visione e il suo elevato senso estetico hanno reso possibile un’intensa collaborazione con l’architetto Paola Navone per progetti di Pomellato, Poltrona Frau, Barovier e Toso e molti altri.